TRE QUESITI REFERENDARI

[carlo gualtieri]

Bocciare il porcellum per cambiare? l'ho già detto: la mia opinione é che un solo risultato offre una reale possibilità di mettere in campo quelle forze trasversali che potrebbero accordarsi su una legge elettorale seria; e cioé che i sì vincano, ma che il quorum non sia raggiunto per un soffio.
La lega minaccia ritorsioni in caso di referrendum valido e di vittoria del sì. Ma dal giorno successivo al referendum la ritorsione é utopica, Berlusconi non chiederebbe di meglio che andare a nuove, immediate elezioni. E se la maggioranza trasversale di cui parlavo si mettesse all'opera, Berlusconi la bloccherebbe immediatamente: basta un voto di fiducia (se gli dai la fiducia, rimane il porcellum al quadrato su cui si é pronunciato il popolo sovrano; se non gli dai la fiducia, il governo cade e si va a nuove elezioni).Siamo sicuri che ci convenga che non ci sia più, tra le forze di maggioranza, una dialettica interna?

[pianogrande]

Carlo.
La dialettica interna ci può essere anche all'interno di un partito (in particolare di un partito che si definisca Democratico).
Fermo restando che si parla di tendenza al bipartitismo e non al partito unico.
Noi ne siamo la dimostrazione più evidente.
Poi ci vuole la capacità di non essere paralizzati da questa dialettica.
Questo è più facile se i partiti non sono sessantadue.

[franz]

Sottolineo che i quesiti referendari sono TRE. Vi prego di spiegarmi perché ovunque si parla SOLO di un unico SI' (per chi lo vuole, anche obtorto collo), senza mai distinguere, entrando in merito alla domanda di ognuno dei TRE QUESITI.

se leggi i primi due questiti, come cavolo fai ad entrare nel merito?
Li hai letti? Sei in grado di entrare nel merito di quzell'incredibile ginepraio di commi?
Franz

[Loredana Poncini]

Si', sono in grado, Franz, secondo la sintesi, anche grafica, fornita da Massimo Amodio a www.costituentedemocratica.net ( l'admin magamagO l'ha trasposta dal forum in home page, aprendola ai commenti)

[franz]

Si', sono in grado, Franz, secondo la sintesi, anche grafica, fornita da Massimo Amodio a http://www.costituentedemocratica.net ( l'admin magamagO l'ha trasposta dal forum in home page, aprendola ai commenti)

E ti credi che 40 milioni di votanti siano in grado, vedendo per la prima vota il quesito di fare altrettanto?

Franz

[Loredana Poncini]

...sono TRE, proprio TRE, e pochissimi sanno perché...

[mario]

Io sono per il bipartitismo, il maggioritario, il collegio uninominale.
Il proporzionale ed il pluripartitismo li abbiamo già sperimetati negativamente.
L'Italia, chiunque vinca le elezioni, ha bisogno di governi stabili, E non si puo' riportare il paese nel caos solo perchè ci sono buone probabilità che vinca il nemico.
Questi non sono modi di ragionare.
Oltretutto il nemico ha già vinto. E se ha da vincere, vincerebbe anche col sitema attuale.
Io voterò si a tutti e tre i quesiti.

[franz]

Io sono per il bipartitismo, il maggioritario, il collegio uninominale.
Il proporzionale ed il pluripartitismo li abbiamo già sperimetati negativamente.
L'Italia, chiunque vinca le elezioni, ha bisogno di governi stabili, E non si puo' riportare il paese nel caos solo perchè ci sono buone probabilità che vinca il nemico.
Questi non sono modi di ragionare.
Oltretutto il nemico ha già vinto. E se ha da vincere, vincerebbe anche col sitema attuale.
Io voterò si a tutti e tre i quesiti.

Il problema è conciliare governbilità e rappresentatività.
Il collo di bottiglia è il sistema per cui la fiducia e la sfiducia al governo (esecutivo) è data dal parlamento (legislativo).
Per avere esecutivi stabili quindi qualcuno ritiene (per me a torto) di imporre il maggioritario nel parlamento.
La mia idea è che i due poteri, legislativo ed esecutivo, debbano essere autonomi, indipendenti ed eletti separatamente, a suffragio unversale, con due sistemi elettorali diversi. Le camere quindi non possono sfiduciare il governo.
a) il parlamento viene eletto su base proporzionale pura, senza alcun premio di maggioranza o soglia limite per entrare.
b) l'esecutivo viene eletto su base maggioritaria, con tutti quegli artifici che servono a garantire la sua omogeneità.
c) la Costituzione viene di consegueza modificata e vengono introdtti tutti quei criteri di check & balance che servono a bilanciare i due poteri, permettendo i reciproci controlli ed evitando gli abusi, assegnando compiti prcisi e separati ad entrambi.
d) La fiducia al governo è data dal popolo e non dalle camere; significa che anche la sfiducia verrà data dal popolo.

Facile a dirsi, difficile a farsi perché nessun sistema di potere cederà mai il suo potere ad altri in modo spontaneo.
Difficoltà a parte, questa per me è la strada maestra ed il resto sono tortuosità degne di azzeccagarbugli incompententi e interessati al puro mantenimento del loro sistema di potere.

Franz

[ranvit]

Anche a me piacerebbe e molto una separazione dei due poteri. Temo pero' che non sarà attuabile.

Ma ci sono altri Paesi al mondo con tale sistema?

Nell'attesa...meglio il bipartitismo.

Vittorio

[franz]

Ma ci sono altri Paesi al mondo con tale sistema?

Credo di poter classficare gli USA in questo sistema, per lo meno per quando rigurda i due poteri eletti sparatamente.
Come sappiano il parlamento americano non dà o toglie la fiducia al presidente usa (esecutivo) ma eventualmente puo' emettere una mozione di Impeachment. Il presidente a sua volta puo' porre il veto a leggi del legislativo.
Queste due cose fanno parte del check and balance.
La base è la elezione separata dei due poteri.

Franz