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Il governo della paura e dell'agonia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda pianogrande il 20/03/2017, 18:39

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:
Dalla sanità Arlecchino alle province che rialzano la testa, il paese rimane col suo tanfo di muffa, arretrato e non gestibile.


la responsabilità di quanto sta succedendo ha un nome e un cognome. Un supergiovane che doveva lasciare la politica se perdeva il referendum


Non colgo il collegamento.
Nel caso ti risultasse il contrario, ti informo che Renzi al referendum era dalla parte del SI'.
Ne sono sicurissimo; mi sono documentato.

Il fatto che non abbia lasciato la politica, vista la nullità delle alternative, è per me una gran bella notizia.
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda mariok il 20/03/2017, 19:03

Lo sport di trovare sempre qualcuno a cui dare la colpa sinceramente non mi appassiona.

Quello che mi preoccupa e mi deprime è piuttosto la constatazione che siamo messi male e che non si vedono vie d'uscita.
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda gabriele il 20/03/2017, 19:19

pianogrande ha scritto:Non colgo il collegamento.
Nel caso ti risultasse il contrario, ti informo che Renzi al referendum era dalla parte del SI'


Il problema è che non è così semplice. Renzi ha legato il destino del nostro paese al suo. Quello delle provincie ne è un esempio lampante. Se avesse voluto fare una riforma vera delle provincie, avrebbe fatto un percorso di modifica costituzionale a parte, come chiesero in molti, invece di legare il tutto in un "o me o niente".

Ciò dimostra solo bullismo di terz'ordine. 2 anni di esecutivo persi.

Vogliamo cominciare a discutere di politica? Togliamoci dai piedi questi pesi
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda mariok il 20/03/2017, 19:29

La vittoria del no sarà anche colpa del "bullismo di renzi".

Ma questo non assolve quelli che hanno cavalcato la personalizzazione di un referendum che ha perso ogni riferimento con il merito del quesito.

D'altronde la storia ci dice che senza le forzature renziane non si è venuti comunque mai a capo di niente.
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda gabriele il 20/03/2017, 19:55

È commovente la difesa di Renzi senza sé e senza ma. Decisamente, però, vedo l'Italia meglio senza di lui e il suo inconcludente rimanere a galla. Sarebbe meglio anche per il pd. Mi fermo qui, se no apro una ferita per me molto dolorosa
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda pianogrande il 20/03/2017, 21:08

gabriele ha scritto:È commovente la difesa di Renzi senza sé e senza ma. Decisamente, però, vedo l'Italia meglio senza di lui e il suo inconcludente rimanere a galla. Sarebbe meglio anche per il pd. Mi fermo qui, se no apro una ferita per me molto dolorosa


Purtroppo in questo paese il destino di essere inconcludenti è comune a moltissimi.

Tanto comune che tutto quello che si muove e respira viene considerato pericoloso e così, da Prodi a Renzi, quelli ancora vivi li hanno fatti diventare "inconcludenti" a forza di siluri che arrivavano da tutte le parti.

Adesso faccio come il mitico Di Maio: e poi non lamentatevi se c'è chi invoca la dittatura.
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda mariok il 21/03/2017, 11:46

È commovente la difesa di Renzi senza se e senza ma.

Io trovo invece irritante l'accusa a chiunque si rifiuti di associarsi al coro della sua demonizzazione di essere un suo difensore, addirittura commovente, "senza se e senza ma".

E' assolutamente legittimo pensare che l'Italia sarebbe migliore senza di lui, anche se una tale affermazione andrebbe motivata indicando lo scenario (quali forze politiche, quali leader) alternativo che si profilerebbe.

Ma il punto non è questo.

Ci vuole tanto a capire che quello che risulta a molti intollerabile non è la critica al personaggio, ma la bassa qualità di una criminalizzazione evidentemente di parte?

Esempi ormai ce ne sono ogni giorno.

Ieri a 8 e 1/2, dove ormai sono di casa travaglio e padellaro con il loro pieno di odio, un altro campione della buona cultura politica, giampaolo pansa, ha rilanciato la sua critica a renzi accusandolo di essere "cattivo, impulsivo e vendicativo". Alla domanda sul motivo di tali affermazioni, la risposta è stata: "perché lo ha riconosciuto lui stesso in una recente intervista".

E questa sarebbe la critica politica che dovremmo sostenere e dalla quale farci ispirare?

Altro esempio di oggi. Un articolo sull'espresso dal titolo:

Matteo Renzi e la Qatar connection
Aerei. Armi. Ospedali. Alberghi di lusso.
 Visite ufficiali e incontri riservati. 
C’è uno stretto legame tra l’ex premier italiano e la casa reale dell'emirato

http://espresso.repubblica.it/attualita ... mg00000001

Il titolo e l'occhiello fanno chiaramente pensare a chi sa quali interessi privati ed inconfessabili leghino l'ex presidente del consiglio agli emiri arabi.

Ma andando a leggere nell'articolo non si trova nulla di più che gli stranoti investimenti ed interessi arabi nell'economia occidentale, che vanno dalla Deutsche Bank al Credit Suisse, compagnie aeree ed alberghi di lusso.

Senza dubbio un fenomeno che riguarda tutte le democrazie occidentali e che desta preoccupazione, ma nulla che giustifichi l'affermazione secondo cui "Renzi, in un modo o nell’altro, si trova al centro di questa ragnatela, tra politica, alta finanza e diplomazia".

Penso che qualunque persona dotata di un cervello di medie dimensioni, non possa non porsi la domanda sul perché e soprattutto a vantaggio di chi buona parte dei media si siano dedicati con tanto impegno e costanza a quest'opera di denigrazione.

E' tanto campato in aria pensare che i reali beneficiari sono da un lato Grillo e la Casaleggio associati e dall'altro tutta una serie di vecchi arnesi della politica, corporazioni varie, burocrati e beneficiari di vecchie rendite di posizione, che, come è apparso in maniera lampante con il referendum, si sono alleati per difendere i propri interessi?

Poi, che Renzi avrebbe fatto meglio (innanzitutto per lui), dopo la sconfitta del 4 dicembre, a ritirarsi dalla scena, è tutta un'altra questione, ma che non rappresenta di per sé, come alcuni vogliono credere e far credere, la soluzione dei problemi di questo paese.
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Re: Il governo della paura e dell'agonia

Messaggioda pianogrande il 21/03/2017, 12:21

Mandare via Renzi (ma sopratutto quello che Renzi rappresenta) è la soluzione del problema dei conservatori di un regime basato, quello sì, sull'incocludenza.

Si vuole una politica pasticciona e fatta di vuote chiacchiere mentre i fatti si realizzano al di fuori del controllo democratico.

Una politica di facciata che non rompa le scatole a chi deve comandare davvero.

Terreno fertile per politici avventuristi, inaffidabili e assolutamente slegati dagli interessi del popolo come lo è stato Berlusconi e come rischia di diventare Grillo.

L'importante è essere lasciati in pace su quel fronte (quello del malaffare).

E allora becchiamoci un bel ventennio grillino; non sarà il primo e non sarà l'ultimo.
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