Robyn ha scritto:Dal momento che non ci sono attualmente le condizioni per aumentare i membri del senato si può fare una legge elettorale che non dà la maggioranza a nessun partito e che non assegni i seggi in modo arbitrario,per evitare che un partito possa fare riforme costituzionali a maggioranza semplice.Per ex una legge meno che proporzionale che tenda a premiare le liste minori a svantaggio di quelle maggiori e assegni una parte dei seggi dei sindaci alle liste minori il terzo il quarto arrivato e garantisca la rappresentanza alle minoranze linguistiche.Per quel che riguarda la critica che la riforma si presterebbe a stravolgere la prima parte con il processo legislativo questo rischio non dovrebbe esistere perche esiste la corte costituzionale che giudica la legittimità della leggi.Questa dovrebbe intervenire anche sulla libertà di informazione.L'informazione non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure
Questa sì che è una elegantissima suddivisione di "posti".
Per governare il paese e amministrare localmente, finiremo per lanciare gare di appalto per aziende private.
Quello che conta è avere la propria fettina di potere.
Il resto (i cittadini che chiedono di avere un governo) può andare a farsi benedire; ovviamente, in misura proporzionale all'adesione a varie religioni.
Quanto alle leggi costituzionali, per me, si può stabilire qualsiasi maggioranza ma, almeno per quelle, vorrei un referendum che richieda per l'abolizione la stessa maggioranza richiesta per l'approvazione da parte del parlamento; e quello si chiama cercare davvero un equilibrio.
Non è neanche giusto che una legge approvata dal 60 % (solo come esempio) del parlamento venga annullata dal 30 % (altrettanto esempio) degli elettori e senza quorum; si presta a troppe comode strumentalizzazioni.