flaviomob ha scritto:In Italia continuano ad affrontarsi due posizioni tendenzialmente ideologiche: per una il privato è il meglio possibile (concorrenza), per l'altra solo il pubblico assicura un controllo condiviso (democrazia).
Non discuto la validità e le ragioni dell'iniziativa privata: se un imprenditore decide di costruire qualcosa (acquedotto, fogna, centrale elettrica, appartamenti, scuola, rete telefonica, etc.) è giusto che chieda una somma a chi intende usufruirne. Il caso è ben diverso se si utilizzano strutture e capitali statali per guadagnarci nello stesso modo.
Ci sono servizi che una volta municipalizzati devono essere inalienabili. Casi estremi non mancano: uno viene fornito dalle popolazioni, in Sicilia, che sono servite da acquedotti privati e che si vorrebbero fossero municipalizzati; un altro è fornito dagli studenti che rinunciano al servizio pubblico e chiedono (ottenendolo) il rimborso per frequentare le scuole private (il caso della
"monnezza" campana, poi, è sotto gli occhi di tutti ... quelli che vogliono vederlo, a meno che non aprono gli occhi a seconda delle circostanze).
Mi sembra che in Italia si vada alla cieca o a dispetto contro lo Stato e contro la collettività, senz'altro per interessi di bottega (politica o religiosa) o personali: in un modo o nell'altro i cittadini sono bistrattati e considerati solo per pagare privilegi ad una minoranza!
La nostra furbizia o la nostra "bravura", poi, ci fa sposare solo le cause dei "vincitori"!