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Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Messaggioda Iafran il 09/02/2013, 13:05

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02 ... di/494075/

Gas e luce, rincari scaricati sui consumatori per 1,6 miliardi
. . . .

Qui siamo i primi ad invocare l'intervento della authority per l'energia al fine di indagare sulla correttezza nelle azioni del privato. Poi, i servizi municipalizzati li demandiamo a coloro che vogliono solo "mietere a fine coltivazione". :x
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Re: Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Messaggioda ranvit il 09/02/2013, 13:39

Il pubblico può essere sotto controllo sempre: è eletto ed è pagato per amministrare la collettività, non per demandare ad altri ("compari" e simili) il suo impegno!

Ma và.... :lol: :lol: :lol:


PS E' ovvio che il privato cerchi di guadagnarci il piu' possibile anche con comportamenti border line....sono le autorità pubbliche e la Magistratura che devono controllare.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Messaggioda flaviomob il 09/02/2013, 13:51

In Italia continuano ad affrontarsi due posizioni tendenzialmente ideologiche: per una il privato è il meglio possibile (concorrenza), per l'altra solo il pubblico assicura un controllo condiviso (democrazia).
In realtà corruzione e malaffare mi sembrano in "par condicio" su entrambi i versanti, togliendo argomenti alle posizioni dei contendenti delle due parti. Ci sono municipalizzate efficienti e poco costose, così come ci sono privati che operano nel rispetto delle regole ed altri che massimizzano i profitti scaricando i costi sugli utenti (o che vincono appalti "in cambio di"...).
Un reale mutamento di sistema vorrebbe: una vera concorrenza anche nell'ambito pubblico, con municipalizzate e comuni virtuosi vs enti spreconi i cui dirigenti andrebbero subito privati degli emolumenti, multati ed esautorati, rimpiazzandoli , proprio con i più virtuosi. Per il privato, authority gestite da mezze calzette o peggio da collusi (vedi Agcom), prive di reali poteri o comunque limitate nel comminare multe ridicole, vanno tolte di mezzo per far posto a controllori efficaci ed indipendenti, con leggi e sanzioni adeguate.
Ultima modifica di flaviomob il 09/02/2013, 13:53, modificato 1 volta in totale.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Messaggioda Iafran il 09/02/2013, 13:52

Il pubblico può essere sotto controllo sempre: è eletto ed è pagato per amministrare la collettività, non per demandare ad altri ("compari" e simili) il suo impegno!

Ma và.... :lol: :lol: :lol:


PS E' ovvio che il privato cerchi di guadagnarci il piu' possibile anche con comportamenti border line....sono le autorità pubbliche e la Magistratura che devono controllare.


E perché non privatizzare anche le autorità pubbliche e la Magistratura!
Si completerebbe il cerchio ... (del potere assoluto di qualcuno)!
Mi sembra che ci si stia già pensando ...
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Re: Proposta operativa di liberalizzazioni (varie).

Messaggioda Iafran il 09/02/2013, 14:59

flaviomob ha scritto:In Italia continuano ad affrontarsi due posizioni tendenzialmente ideologiche: per una il privato è il meglio possibile (concorrenza), per l'altra solo il pubblico assicura un controllo condiviso (democrazia).

Non discuto la validità e le ragioni dell'iniziativa privata: se un imprenditore decide di costruire qualcosa (acquedotto, fogna, centrale elettrica, appartamenti, scuola, rete telefonica, etc.) è giusto che chieda una somma a chi intende usufruirne. Il caso è ben diverso se si utilizzano strutture e capitali statali per guadagnarci nello stesso modo.
Ci sono servizi che una volta municipalizzati devono essere inalienabili. Casi estremi non mancano: uno viene fornito dalle popolazioni, in Sicilia, che sono servite da acquedotti privati e che si vorrebbero fossero municipalizzati; un altro è fornito dagli studenti che rinunciano al servizio pubblico e chiedono (ottenendolo) il rimborso per frequentare le scuole private (il caso della "monnezza" campana, poi, è sotto gli occhi di tutti ... quelli che vogliono vederlo, a meno che non aprono gli occhi a seconda delle circostanze).
Mi sembra che in Italia si vada alla cieca o a dispetto contro lo Stato e contro la collettività, senz'altro per interessi di bottega (politica o religiosa) o personali: in un modo o nell'altro i cittadini sono bistrattati e considerati solo per pagare privilegi ad una minoranza!
La nostra furbizia o la nostra "bravura", poi, ci fa sposare solo le cause dei "vincitori"!
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