da lucameni il 10/06/2012, 19:17
Si sicuramente l'Italia ha bisogno anche di infrastrutture dove c'è evidente carenza, oltre ad avere la necessità di manutenzione dell'esistente.
Il fatto è che in questi anni, complici lobby importanti, il nostro paese ha visto una colata di cemento immane e quindi mi pare giusto selezionare molto bene i luoghi deputati alle costruzioni e, appunto per la situazione esistente, tentare di riconvertire più possibile luoghi già devastati.
Si torna al punto iniziale. Parlare di crescita o parlare di infrastrutture non ha senso se non si specifica come, sulla base di quali sistemi contrattuali e progettuali, con quali soldi, dove e magari anche per chi.
Penso spesso che abbiamo un sistema ferroviario osceno ma poi si spendono miliardi di euro per opere monstre oggetto di inevitabili discussioni e contestazioni. E si continua a cementificare le nostre aree urbane estendendo non in verticale o recuperando ma sempre in orrizzontale, mangiando territorio e paesaggio. Questa è "crescita" e autentico sviluppo?
Per chi costruisce forse si, almeno nel breve periodo, ma alle fine dei conti non credo sia una crescita per l'Italia in quanto tale.
Ripeto: altrimenti dovrebbe essere "crescita" qualsiasi cattedrale nel deserto.
In merito poi ad altre discussioni su Pil, crescita e decrescita credo che siano appunto argomenti diversi che possono sfiorare la questione ma che non la comprendano.
Spesso tra coloro che parlano di questi argomenti non c'è alcuna intesa perchè intendono proprio cose diverse: microeconomia, macroeconomia e comportamenti individuali, libera scelta di come gestire le priorità della propria esistenza, finanza pubblica.
Metterci in mezzo la questione infrastrutture la ritengo una forzatura, visto che anche i fautori della "crescita" (anche quelli che non si pongono problemi sui limiti del nostro pianeta) possono concordare che ci sono ben altre priorità rispetto cementificazioni od opere enormi quando invece siamo carenti su tutto il resto e non ci possiamo permettere di foraggiare furbastri con i soldi dello Stato.
Se poi lo scrivono un Giavazzi-Alesina che penso siano lontani distanze siderali da un Latouche.....
In merito alle priorità ci sono da segnalare le parole di Capezzone. Da leggere quelle di oggi e quelle di ieri. Spero di ritrovarle da qualche parte. Sono tutte da meditare: la faccia tosta di questo figuro è da record.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)