pierodm ha scritto:Pierodm non ha i dati sottomano, ma si fida di ciò che ha letto e sentito in numerose occasioni da parte di fonti ben informate e qualificate: le nostre tariffe, e i nostri prezzi per molti prodotti di generi vari, sono tra i più alti in Europa: generi, precisiamo, tra i quali molti anche solo commercializzati e non prodotti in Italia.
Mi meraviglio che Franz - gneralmente molto ben informato su dati e statistiche anche piuttosto stravaganti - non sia ben consapevole di questo - mi aspettavo anzi che mi aiutasse a precisare meglio i termini del problema proprio in questo senso.
Nemmneno io ho dati sottomano e a naso mi fido di quanto hai sentito. Quando appaio bene informato non è perché io abbia chissà quali conoscenze da sempre ma perché il piu' delle volte mi informo al volo accedendo a siti che so essere qualificati (istat, eurostat, oecd). So quindi dove cercare.
Nel caso di prezzi e tariffe procedo nel buio piu' assoluto. So che ISTAT elabora il famoso paniere ma esso ci racconta solo come varia, non la base. Un po' come dire che so che Luca è cresciuto di 1 cm e Giovanni di 2 ma non so quanto siano alti in partenza e non so come paragonarli a Franz e Kurt. Tuttavia 5 minuti con google, cercando "osservatorio tariffe italia" mi hanno condotto subito (è il primo link offerto) alle pagine dell'osservatorio dei prezzi (un sito del ministero dello sviluppo economico) da quale possiamo ricavare facilmente quanto costa l'acqua minerale a varese e palermo oppure una vistita pediatrica a roma o pisa, un'esame del sangue a napoli o alessandria. http://www.osservaprezzi.it/livelli/istat/livelli.asp
Purtroppo alla voce "servizi" non ci sono i servizi di cui discutiamo qui (acqua, luce, gas). O per lo meno non li ho ancora trovati. So che ISTAT elabora quei dati (uno dei 12 capitoli di spesa del famoso paniere riguarda proprio "abitazione, acqua, elettricità e combustibili") ma l'accesso ai dati non è amesso (solo le loro analisi vengono pubblicate).
Puo' essere interessante esaminare periodicamente queste statistiche http://www.osservaprezzi.it/approfondim ... /luglio_1/ e http://www.osservaprezzi.it/approfondim ... stiche.asp
oppure vedere questo documento, di cui ogni mese viene pubblicata la versione aggiornata.
http://www.osservaprezzi.it/documenti/n ... 201007.pdf
Sul fatto che da noi siano cari i prodotti fabbricati in Italia credo che sia vero e che le cause siano le seguenti:
1) il costo del lavoro lordo, tra i piu' alti.
2) il peso fiscale (IVA, imposte sugli utili)
3) i costi di trasporto.
4) il costo della burocrazia (adempimenti,autorizzazioni, carte bollate, procedre di giustizia)
Proprio parlando di trasporto, sentivo un pastaio di gragnano affermare che mandare lo stesso carico a Milano gli costa, con camion, circa 2000-2300 euro. Lo stesso carico mandato a Tokio (dove la pasta napoletana è apprezzata) gli costa 800 euro. Ovviamente via aerea.
Per quanto riguarda l'IVA per esempio il problema non è tanto l'aliquota (perché in europa è un'aliquota abbastanza standard) ma gli adempimenti che il ministero chiede (le registrazioni, i rendiconti periodici). Lo stesso dicasi per i sostituti d'imposta, cio' il fatto che sia il datore di lavoro a versare le imposte del dipendente, a fare il conguaglio sulla tredicesima. In altri paesi il lavoratore riceve uno stipendio da cui sono stati detratti solo i contributi. Le imposte le calcolerà, dichiararà e pagherà il lavoratore, l'anno dopo.
Questo puo' spiegare anche perché risultino care anche merci importate. Il costo di trasporto incide parecchio e l'Italia è bella lunga .... Il costo di gestione (iva, imposte, burocrazia) si fa sentire e va aggiunto al prezzo finale. Insomma 3 milioni di impiegati statali, quando forse ne basterebbero la metà, in una amministrazione informatizzata e sburocratizzata, si fanno sentire sui costi dei prodotti e dei servizi.
Franz