franz ha scritto:disallineato ha scritto:Nei posti pubblici l'esposizione di ciò che ha te disturba, non è imposto da nessuno.
Questo è da verificare. Se è vero che non ci sono obblighi allora la facoltatività non dovrebbe rendere impossibile per un cittadino chiedere la rimozione di cio' che non è obbligatorio. Per esempio nei lughi pubblici è esposta per legge la foto del presidente della repubblica. Non posso richederne la rimozione. Tuttavia per il simbolo religioso di cui parliamo credo che non ci siano leggi ma circolari (un modo molto subdolo di aggirare una legge senza passare dal parlamento).disallineato ha scritto:L'equiparazione con i talebani ed il burqa, mi sembra davvero fuori luogo, ma la prendo come una battuta infelice.
Il velo integrale o anche il niqab offendono la donna riducendola a semplice serva ubbidiente della comunità maschile. Inoltre, è anche contro le nostre leggi occidentali. Ed infatti,per fortuna, dopo il Belgio anche la Francia stanno ribadendo che indossare quegli abiti celando l'identità è un reato.
Quindi tu non avresti nessun problema se una legge (occidentale) vietasse come in Francia i simboli ed indumenti religiosi a scuola? Non solo Burka ma anche la nostra croce, secondo il modello francese della laicité de combat.
Nessun problema quindi se gli alti magistrati della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana, hanno stabilito che la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione alla “libertà di religione degli alunni” e dei genitori.
Per me i simboli religiosi vanno tolti da scuole, ospedali pubblici, tribunali, uffici amministrativi, seggi.
Mi pare questo il luogo giusto per discuterne, anche se con tutti i problemi che abbiamo mi sembra veramente un problema minore, pur di principio.
Franz
Cosa c'entra la croce con il Burqa lo sai solo tu. Io sono contrario a vietare l'esposizione di simboli religiosi, come è accaduto in francia. Io devo poter indossare, se voglio, simboli della mia religione, se non sono scabrosi o contrari alla pubblica decenza. Il burqa va vietato non tanto perchè è un simbolo religioso ( infatti non loè perchè appartiene solo ad alcune usanze tribali e non previsto obbligatoriamente dalla religione islamica) ma quantoperchè cela l'identità e quindi mete a rischio la pubblica sicurezza. Possibile che aancora dobbiamo chiarire questi elementari concetti? Si vuol mescolare il sacro con il profano. La pubblica sicurezza è una cosa, il credo religioso è altra cosa.
Bene ha fatto l'Italia aricorrere contro la sentenza della rimozione del crocefisso, perchè oltre ad essere un simbolo religioso (per i credenti) è sopratutto un simbolo della nostra storia. Noi abbiamo quelle radici, che ci piaccia o no. Ma ciò non significa obbligo di venerazione. Possibile che gli agnostici, atei o non credenti (solo una piaccia parte per la verità, la maggioranza delle persone non si sognano neppure di voler discutere su una cosa a cui non credono ) vogliano mettere su una guerra di religione su una "cosa" ( il crocifisso appunto) a cui ne sono refrattari ed indifferenti?
Tutta la discussione gira intorno ad un pezzo di legno che non ha mai impedito a nessuno di offenderlo, denigrarlo e sopratutto non ha mai imposto l'obbligo di sudditanza.
Secondo me ci si sono puntati ed intestarditi alcuni soggetti e stanno portando avanti una discussione che non serve a nessuno.Se venisse tolto e rimosso ( come temo avverrà fra un pò di tempo, quando il laicismo estremo prevarrà ) chi ci guadagna? Sei sicuro caro Franz, di stare davvero meglio quando entrarai in un luogo pubblico e non ci sarà il crocifisso? Ne guadagnerà la tua salute? Ti sentirai più libero? E in questo caso, più libero da cosa? Che cosa c'era che ti faceva sentire "schiavo" di Cristo, la sua esposizione sulla croce? Ti senti meno "offeso" se non ci fosse quel pezzetto di legno insignifiacnte per te e per tuti coloro che non sono credenti? Quel "cadaverino" è davvero fonte di scandalo?