Dichiarazione congiunta di Cicchitto, Esposito e Quagliariello
"Quale copertura danno le strutture preposte al premier?"
Foto villa Certosa, Pdl contro i servizi
"E se invece fosse stato un fucile?"
Replica di Rutelli: "Verificheremo l'adeguatezza della sorveglianza del premier"
ROMA - E se su villa Certosa anziché l'obiettivo di un fotografo fosse stato puntato un fucile? Dopo gli scatti pubblicati da El Pais, a porre la domanda sono l'onorevole Fabrizio Cicchitto e i senatori Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello, membri Pdl del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza). I tre esponenti del Popolo della libertà affermano in sostanza che i servizi non garantiscono un'adeguata protezione al capo del governo. E le foto del premier con i suoi ospiti nella residenza sarda continuano a tenere banco anche nel giorno in cui si aprono i seggi per le elezioni europee e amministrative.
"Al termine della campagna elettorale riproponiamo il problema che non ci pare sia stato considerato in tutta la sua importanza e gravità: quale copertura, quale protezione hanno dato e danno al presidente del Consiglio le strutture dello Stato a ciò preposte, in primo luogo uno dei servizi segreti?", affermano in una dichiarazione congiunta i tre parlamentari del Pdl.
"La portata di questo interrogativo è facilmente intuibile se si prova a immaginare cosa sarebbe accaduto se a Villa Certosa sul presidente del Consiglio e i suoi ospiti invece dell'obiettivo di un fotografo fosse stato puntato un fucile a cannocchiale manovrato da un attentatore. Ciò - proseguono Cicchitto, Esposito e Quagliariello - senza considerare che quello stesso teleobiettivo potrebbe essere stato utilizzato per fotografare carte e documenti. Ciò vuol dire che il presidente del Consiglio fin qui non è stato sufficientemente protetto".
Quindi i tre esponenti del centrodestra passano alla vicenda dei voli di Stato: "Il presidente del Copasir Rutelli, su richiesta di alcuni parlamentari componenti del Comitato, ha chiesto informazioni relative agli ultimi dieci anni". E più tardi arriva la risposta di Rutelli: "Accerteremo con rigore e serietà sia la correttezza nell'utilizzo dei velivoli gestiti dai servizi di sicurezza nell'arco di tempo 1999-2009, sia l'adeguatezza della sorveglianza assicurata alle alte cariche e al premier".
(6 giugno 2009)
http://www.repubblica.it
Mi pare che sia difficile da proteggere un primo ministro che ha decine di ville ed insiste per ricevere ospiti di ogni tipo (dai premier di altri paesi alle minorenni) nelle proprie abitazioni private.
Se prendiamo ad esempio la sicurezza del presidente USA, essa è garantita alla Casa Bianca e a Camp David, cioè in speciali residenze. Lo stato americano investe soldi per la sicurezza delle residenze ufficilali, non per le abitazioni private del Presidente di turno. Tutto questo perché ovviamente un presidente puo' sentirsi nel mirino (soprattutto dopo l'assassinio di Kennedy). Ma altri primi ministri in europa girano tranquillamente senza problemi; chi va al lavoro in autobus, in bicicletta. Nessuno vive in speciali residenze blindate.
I premier vengono fotografati in mille occasioni.
Anche la Merkel è stata fotografata al mare (a ischia) con un teleobiettivo e nessuno si è chiesto "e se fosse stato un fucile?"
http://www.larassegnadischia.it/Risorse ... erkel.html
Sempre a proposito di Angela Merkel, il britannico The Sun ne pubblico' una foto presa in spiaggia .... non di faccia .... ed ironizzo' poi sui giochi di parole tra il deretano (bum) ed il Bundestag, creando un "bumdestag" sicuramente di pessimo gusto.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/arti ... 5917.shtml
Non mi risulta che Angela Merlel abbia querelato "The Sun".
Franz