Ordine di sequestro preventivo da parte del GIP di Belluno. Il portale dedicato al disastro del 1963 http://www.vajont.info/ [NDR] è stato chiuso per alcune frasi all'indirizzo degli On. Domenico Scilipoti e Maurizio Paniz
Roma - L'ordine è stato diramato dal GIP di Belluno, per la chiusura preventiva del portale web vajont.info accusato di diffamazione dagli On. Domenico Scilipoti e Maurizio Paniz. Nel mirino è infatti finita una "metafora alpina" non meglio specificata, pubblicata dal webmaster del sito dedicato al noto disastro del Vajont.
Lo stesso GIP di Belluno ha ordinato ad un totale di 226 provider di inibire tutti gli accessi al sito da parte degli utenti tricolore. Era stato proprio lo studio legale di Paniz a rappresentare l'ex-sindaco di Longarone Pierluigi De Cesero in una precedente causa per diffamazione contro il sito.
I provider del Belpaese sono ora stati obbligati ad "inibire ai rispettivi utenti l'accesso all'indirizzo web vajont.info, ai relativi alias e ai nomi di dominio presenti e futuri, rinvianti al sito medesimo, all'indirizzo IP statico che al momento dell'esecuzione del sequestro risulta associato al predetto nome di dominio e ad ogni ulteriore indirizzo IP statico che sarà associato in futuro".
Sulla vicenda è intervenuto l'avvocato Fulvio Sarzana: "Al di là della vicenda giudiziaria specifica, delle responsabilità del titolare del portale che andranno accertate e della giusta tutela spettante in quel caso agli Onorevoli Scilipoti e Paniz, va detto che il consolidamento di questa prassi appare in grado di ledere gravemente i diritti all'informazione dei cittadini italiani".
Gli stessi netizen "potrebbero vedere scomparire dal mondo della rete interi quotidiani, blog, portali informativi, in virtù di una o più frasi ritenute lesive dei diritti di un singolo cittadino". Nel caso in oggetto, ad esempio, all'IP ora inibito del dominio corrisponde un server del provider USA GoDaddy, a cui fanno capo diverse centinaia di domini differenti da quello oggetto del provvedimento.
Nell'ottobre 2007, il webmaster di Vajont.info Tiziano Del Farra aveva deciso di auto-oscurare parte del sito, pubblicando l'ordinanza di sequestro del relativo dominio.
Cosi' punto informatico (dettaglio qui http://punto-informatico.it/3445394/PI/ ... zione.aspx) a la notiza è riportata da tutti i quotidiani on-line principali.
Questo il dettaglio tecnico: http://blog.bofh.it/id_419
Naturalmente chi è all'estero, non condizionato dai 226 provider tricolori, accede normalmente al sito.
E legge la frase incrimitata, che non sto a ripetere perché mi pare che sia riportata dai media in modo fedele,
solo con qualche asterisco sull'oggetto piu' discutibile di paragone.
Personalmente la battuta mi pare eccessiva. C'è modo e modo di dire le cose e capisco che i due parlamentari
citati come "guide apline" si sentano oggettivamente offesi, poverini.

Tuttavia battute come quella ne trovamo milioni in rete ed anche peggiori.
E non c'è peggior autogol che che denunciare la satira ed oscurare chi la pubblica.
Per direne una, quella atroce di Grillo su Prodi era atrocemente peggio, ma il Prof non lo mica denuciato chiedendo l'oscuramento del sito. Ma si sa c he la classe non è acqua e che signori si nasce.
E per i piu' scafati c'è sempre possibilità di cambiare proxy e dns, provando a scavalcare la censura di stato.
Ma solo chi è capace di fare cambiamenti alla configurazione senza deversene poi pentire.
O se usa le ultime versioni di firefox, la "navigazione" anonima dovrebbe bastare.
