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Prostituzione taciuta?

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Prostituzione taciuta?

Messaggioda ranvit il 28/10/2009, 16:41

Prendo spunto da uno scambio tra annalu e pagheca nel tred “Marrazzo” :
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Pagheca, so benissimo anch'io che nella valutazione dei fenomeni non c'è molta differenza tra uomini e donne, tanto più che le abbiamo viste e sentito tutti le madri dei violentatori che giustificavano in ogni modo il comportamento dei figli.
Il mio discorso si riferisce in special modo agli uomini, perché loro traggono il maggiore vantaggio da questo stato di cose, e spesso le donne seguono le opinioni maschili più retrive anche per acquiescenza e sottomissione.
Insomma, dato che in queste situazioni sono le donne a rimetterci (anche una Gregoracci, che deve "accontentarsi" di sposare un Briatore, mentre io preferirei insegnare alle ragazze come fare per essere Briatore, pur con tutto il disvalore del personaggio) io rivolgo la critica prima di tutto alle persone di sesso maschile.
Annalu

Cara Anna,
sinceramente non sono convinto che siano gli uomini a godere maggiormente di questo stato di cose. Arrivare a fare la bella vita a Kensington a 30 anni e senza neanche una specializzazione che non sia quella di mostrare il sedere puo' essere molto piu' comodo che doversi fare il mazzo per costruire un impero economico (per quanto attraverso truffe e raggiri). Cosi' come vincere alla lotteria un milione puo' essere molto meglio che doverselo sudare...
………………
pagheca
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Si parla spesso di povere ragazze e donne sfruttate e questo è sicuramente vero e condannabile senza esitazioni.

Ma non si parla mai, o quasi, della prostituzione volontaria di tante….tantissime donne. Qui a Salerno ho avuto modo di conoscere il fenomeno…..davvero impressionante il numero di giovani donne intorno ai 30 anni (ma anche tante quarantenni) semmai separate e con figli, che si prostituiscono (annunci sui giornali) diciamo occasionalmente.
Mi risulta del resto che tale fenomeno è presente con la stessa intensità in tutte le città italiane.

A occhio e croce parliamo di un numero di casi decisamente superiore a quello delle “lucciole”.


Mi piacerebbe conoscere il vs parere e quello di annalu in particolare.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda Stefano'62 il 28/10/2009, 17:22

Io penso ce ne siano tantissime anche tra le più giovani,che cresciute in questo mondo di plastica hanno sviluppato pulsioni arriviste e rampantiste tipiche delle persone più fredde e ciniche,senza pastoie sentimentali che possano mitigare la loro sete di denaro (o di potere),che è il movente comune che hanno con i loro alter ego maschili:i pescecani che infestano e condizionano (in negativo) l'economia mondiale,e rendono un posto peggiore questo nostro mondo.
Nelle università italiane pare accertato ce ne siano parecchie di queste squillo di medio bordo,destinate forse a fare una lussuosissima vita fatta di nulla.
Sono semplici femmine (le donne sono altro) che di femminile hanno solo il fisico,e non mi fanno meno pena dei loro clienti,che restano e resteranno sempre dei poveri sfigati che sono costretti a pagare ciò che i veri uomini hanno gratis.
Per quanto mi riguarda è un mondo a parte,ed è l'altra faccia della prostituzione,forse meno crudele di quella vissuta dalle vere schiave del sesso,ma non meno squallida.

Ciao
Stefano'62
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda Iafran il 28/10/2009, 17:54

ranvit ha scritto:Si parla spesso di povere ragazze e donne sfruttate e questo è sicuramente vero e condannabile senza esitazioni.

Ma non si parla mai, o quasi, della prostituzione volontaria di tante….tantissime donne. Qui a Salerno ho avuto modo di conoscere il fenomeno…..davvero impressionante il numero di giovani donne intorno ai 30 anni (ma anche tante quarantenni) semmai separate e con figli, che si prostituiscono (annunci sui giornali) diciamo occasionalmente.
Mi risulta del resto che tale fenomeno è presente con la stessa intensità in tutte le città italiane.

A occhio e croce parliamo di un numero di casi decisamente superiore a quello delle “lucciole”.


Mi piacerebbe conoscere il vs parere e quello di annalu in particolare.


(il parere di pagheca forse sarà difficile, con mio rammarico)

Io distinguerei fra chi si prostituisce per necessità, per sfamarsi materialmente (e includerei tutte le donne extracomunitarie) e le altre o gli altri che lo fanno per godere dei privilegi collegati al potere (o alla "cultura" del tempo, come ha detto stefano).
Un “baciamo le mani” di qua, una “leccatina di là” e ci si garantisce un futuro ultra roseo (si può passare pure alla storia come amante privilegiata o biografo personale del potente di turno).
Una cosa è sentirsi la vergogna addosso per quello che si è costretti a fare e un’altra cosa è andare fieri di “averci saputo fare”, quasi finendo per disapprovare chi fa dei distinguo o si lascia condizionare dalla morale.
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda franz il 28/10/2009, 18:10

Che la prostituzione sia taciuta (o meglio nascosta) fa parte delle regole del gioco.
Ricordo, nel caso, che dire le cose come stanno non significa condividere quello che succede.

Non credo che questo mondo di plastica, come dice stefano, sia causa particolare.
Forse il mondo moderno esaspera alcuni meccanismi di domanda ed offerta ma il fenomeno, lo sappiamo, esiste da millenni.
Solo che rispetto a 2000 anni fa, ai tempi della Maddalena, si era in tutto 160 milioni, mentre oggi siamo (a luglio 2009) 6,790,062,216. Uno più uno meno ... :-)

Se la stima di 40 milioni di prostitute nel mondo fosse esatta allora ne avremmo una ogni 85 donne.
Se prendessimo solo la classe di età tra 15 e 64 anni ne avremmo una ogni 55.
Non ho trovato stime mondiali sui "clienti" ma si puo' ipotizzare che quasi un uomo su due lo sia.
Le stime italiane parlano di 9 milioni di clienti e 70'000 prostitute (senza contare, immagino, la parte taciuta di cui paral Ranvit).
Da considerare che gli italiani maschi in età 15-64 sono 19 milioni e mezzo.
Come si vede la domanda prevale nettamente sull'offerta, in termini di persone coinvolte.
Tuttavia se prendiamo il dato mondiale allora in Italia dovrebbero essereci circa 350'000 donne dedite alla prostituzione, di cui 70'000 note e le altre 280'000 sarebbero quell parte "taciuta".

Chiaro che il fenemeno in 2000 anni si è ampliato e globalizzato.
Inoltre oggi con Internet, telefonini, macchine, motel, le cose hanno anche un andamento piu' industriale ma questo riguarda tutto il mondo agricolo, manifatturiero, del commercio.

Il problema è allora capirle queste regole.
Capire come mai per prima cosa esiste la domanda (e non da oggi).
E quindi comprendere come si organizza l'offerta, malgrado la repressione morale (anzi, grazie ad essa).
Capire come mai la grande domanda (un uomo su due) è nascosta e la poca offerta (una donna su 55) deve farsi vedere (senza esagerare) per essere trovata.

Ma la prima cosa da capire è la domanda.
Quella che spinge un uomo su due a cercare una prostituta.
Oggi come 2000 come 5000 anni fa.

In Italia:
http://www.repubblica.it/online/politic ... dadue.html

Nel mondo:
http://www.fotoup.net/000News/1555/un-l ... stituzione
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda mauri il 28/10/2009, 18:39

ranvit ha scritto:Ma non si parla mai, o quasi, della prostituzione volontaria di tante….tantissime donne. o


è cosa nota e non mi meraviglio del fatto sia taciuto e non se ne parli perchè si evitano i mormorii, le condanne
ci si può dare occasionalmente per denaro, necessità, per piacere e denaro o per piacere e basta
l'importante è che sia una scelta di chi si dà
è da condannare la costrizione, non chi è costretto ma chi costringe
poi chi lo fa di mestiere beh è un lavoro come un altro e allora deve pagare le tasse e farlo in luoghi sicuri, casa chiusa o ufficio, studio?
comunque tutti devono avere l'attenzione a non beccarsi malattie e non trasmetterle per rispetto verso se stessi e gli altri
i motivi?
premessa la spontanetà, metto tutti sullo stesso piano, donne/uomini
poi oggi anche le donne lavorano quindi hanno i soldi che prima avevano solamente gli uomini
piacere, desiderio, trasgressione, la solita minestra, arrapamento, semplice, senza implicazioni, immediato, senza se ne ma, completo, senza la timidezza e il rifiuto
oppure solo così, perchè se ne ha voglia
ci sono andato una volta ma non mi è piaciuto, avevo vergogna, non mi sentivo spontaneo nonostante la disponibilità e la pazienza gentile della signora, perchè ci sono andato? per provare cosa si prova, per verificare e affermare la mia virilità, perchè ero sfigato
ciao, mauri
mauri
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda franz il 28/10/2009, 19:57

mauri ha scritto:piacere, desiderio, trasgressione, la solita minestra, arrapamento, semplice, senza implicazioni, immediato, senza se ne ma, completo, senza la timidezza e il rifiuto
oppure solo così, perchè se ne ha voglia

Credo che mauri abbia centrato il bersaglio.
Io diversamente da lui non ci ho mai provato (mai avuto nemmeno la tentazione) per cui non ho un'esperienza personale in merito ma ho le mie idee lo stesso.
Il problema credo che sia dovuto al fatto che le relazioni uomo-donna (affettive e non) sono troppo vincolate ed imbrigliate contrattualmente (matrimonio monogamico) e che quindi a qualcuno (tanti, direi) manchi una certa "libertà".
Quindi, in modo sotterraneo, cerca una relazione senza implicazioni, senza soprattutto attendere (l'attesa è una caratteristica del corteggiamento) ed è disposto a pagare per abbreviare i tempi.
Una prostituta anziana spiegava alla novizia che "lui ti paga non per quello che fai ma perché lo fai subito e domani non ci sei piu'.
L'effetto è pero' anche di mantenere stabile la relazione principale (con la fidanzata o moglie).
Dawink qui ha studiato e pubblicati i dettagli ma non so se qui è il caso, tuttavia risultava che grazie alla prostituzione le famiglie risultano piu' stabili.

Franz
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda annalu il 29/10/2009, 10:30

ranvit ha scritto:Prendo spunto da uno scambio tra annalu e pagheca nel tred “Marrazzo” :
Si parla spesso di povere ragazze e donne sfruttate e questo è sicuramente vero e condannabile senza esitazioni.

Ma non si parla mai, o quasi, della prostituzione volontaria di tante….tantissime donne. Qui a Salerno ho avuto modo di conoscere il fenomeno…..davvero impressionante il numero di giovani donne intorno ai 30 anni (ma anche tante quarantenni) semmai separate e con figli, che si prostituiscono (annunci sui giornali) diciamo occasionalmente.
Mi risulta del resto che tale fenomeno è presente con la stessa intensità in tutte le città italiane.

A occhio e croce parliamo di un numero di casi decisamente superiore a quello delle “lucciole”.


Mi piacerebbe conoscere il vs parere e quello di annalu in particolare.

Vittorio


Leggo ora, ed ho potuto leggere anche molte risposte di buon senso, per cui posso permettermi il lusso di rispondere sulla base dell'irritazione che mi provoca la tua domanda.
Indipendentemente da come io possa valutare la "professione" di offrire sesso a pagamento, le donne sono padrone di fare ciò che preferiscono con il loro corpo. Si tratta di una professione ad alto rischio, sia per possibili malattie che per la possibilità dell'incontro con persone violente, ma in compenso credo sia piuttosto ben pagata, quindi, contente loro!!!
E poi, diciamolo: finché esistono poveretti disposti a pagare per fare sesso con una donna che non manifesti altra richiesta che una somma di denaro, se una donna ha lo stomaco per farlo, perché non dovrebbe approfittarne?
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda ranvit il 29/10/2009, 11:36

Annalu, premesso che non ho posto alcuna domanda ma ho solo voluto portare alla discussione una prostituzione fatta volontariamente ma di cui non si parla mai, fammi capire, le donne possono fare quello che gli pare con il proprio corpo e gli uomini no?

Perchè vedi che la differenza non c'è!
O per meglio dire la differenza è quella che la natura ha fatto.
Le donne, come madre natura ha disposto, prediligono l'aspetto affettivo; ma se serve perchè l'affetto del proprio partner è calato o perchè è una pappamolla "si danno da fare" senza tante fisime (e quando una donna "cerca" trova immediatamente, basta fare un fischio).....almeno finchè non sopraggiunge la menopausa, che portando ad un crollo degli estrogeni e quindi del desiderio, diventano improvvisamente "angeli" discettando sul maschio "caprone".
Gli uomini, come madre natura ha disposto grazie alla massiccia presenza di testosterone, prediligono l'aspetto fisico e direi propositivo (poco necessario l'aspetto affettivo...con ogni femmina che gli eccita la fantasia). In coppia poi subentra il problema : molte donne hanno spesso "il mal di testa" oppure "questo si e questo no".... e qui qualche uomo resiste, qualche altro cerca altrove ( e spesso non avendo tempo da perdere si abbrevia pagando). Necessità fisiologica, altro che sfruttatore della dignità delle donne o peggio "poveretti".
Il problema si esalta poi quando si arriva ai 50/55 anni : la forza fisica cala progressivamente ma quei benedetti ormoni, al contrario che nelle donne, non ne vogliono sapere di calare in misura sostanziale. E allora il "cercare altrove" diventa percorso obbligato : prostitute piu' o meno volontarie.

Diceva qualcuno tempo fa (nel libro "La scimmia nuda" - oppure la versione giornalistica di Piero Angela mi pare dal titolo "L'uomo questa marionetta"), noi umani siamo comunque "animali" e soprattutto molto meno liberi di quello che pensiamo, essendo "pilotati" dal Dna che ci ritroviamo alla nascita.

Vittorio
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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda annalu il 29/10/2009, 13:03

ranvit ha scritto:Annalu, premesso che non ho posto alcuna domanda ma ho solo voluto portare alla discussione una prostituzione fatta volontariamente ma di cui non si parla mai, fammi capire, le donne possono fare quello che gli pare con il proprio corpo e gli uomini no?


Dunque, a parte che la descrizione che fai tu di uomini e donne e della loro sessualità, non è solo rozza e primitiva, è anche piuttosto fuorviante, direi che proprio non riesci a capire le mie reazioni.
Biologicamente, visto che vuoi scivolare sul biologico, in genere le femmine dei mammiferi tendo ad essere più selettive nella scelta del maschio perché il loro investimento per la procreazione è maggiore, mentre i maschi tendono alla promiscuità, perché per avere la certezza di trasmettere i loro geni, tendono ad inseminare il maggior numero possibile di femmine. E sin qui, parlo dei mammiferi in generale.
Nella specie umana, come del resto anche in molte scimmie, il sesso viene ad assumere anche un valore sociale, per cui non è più solo governato dagli ormoni: infatti la femmina umana è ricettiva all'accoppiamento anche quando non è fertile, mentre nella maggioranza dei mammiferi la femmina è recettiva solo quando è in ovulazione (estro). Detto questo, potrei presentarti parecchie "vecchiette" sessualmente molto attive in età che tu non immagini, altro che "angeli"!!!

Tornando all'uso del proprio corpo, la differenza che valuto importante è che le donne raramente (anche se a volte accade) sono disposte a pagare per fare sesso. Molti uomini invece pare trovino piacere nel sesso mercenario, indipendentemente dall'età e dalla disponibilità di donne gratuite.
Quindi se mi permetti, mentre posso giudicare criticamente la scelta del sesso a pagamento come piacere, giudico in modo meno critico l'uso del sesso come fonte di guadagno: non è necessario che piaccia, basta che sia accettabile per chi vuole guadagnare in quel modo. Insomma, c'è differenza a mio parere tra il cliente pagante e la donna che si offre per ottenere denaro, anche se non costretta con la forza.
Quanto poi ai "poveri vecchietti" così dipendenti dai loro ormoni da non poter fare a meno delle prostitute, non farei di ogni erba un fascio. Ci sono arzilli "vecchietti", ben oltre quell'età che tu nomini (a cinquant'anni a mio parere si è ancora nel pieno delle forze in tutti i sensi, sia uomini che donne) capacissimi di affascinare e sedurre ... magari non ragazzine, ma donne adulte e affascinanti certo. Quindi, se rinunciano in favore delle prostitute è una loro scelta: forse pigrizia?
Poi esistono veri casi patologici, uomini (anche donne, ma più di rado) cui impedimenti vari compresa un'età veramente anziana, pongono ostacoli al godimento di un'attività sessuale completamente naturale. In quei casi, apprezzo molto quelle donne, le cosidette "infermiere del sesso" presenti in alcuni paesi, che svolgono sesso a pagamento come attività terapeutica (o fisioterapica, se vuoi). Si tratta però di situazioni del tutto particolari.

Tu invece sostieni che un "povero" cinquantenne è costretto ad andare a prostitute perché le sue coetanee lo rifiutano? Forse farebbe meglio a chiedersi perché lo rifiutano. Forse scoprirebbe aspetti nuovi ed inattesi del carattere della (o delle) propria partner!!

E con questo, chiudiamola qui.
Discutere oltre potrebbe portare su terreni inopportuni.

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Re: Prostituzione taciuta?

Messaggioda ranvit il 29/10/2009, 13:51

annalu ha scritto:Dunque, a parte che la descrizione che fai tu di uomini e donne e della loro sessualità, non è solo rozza e primitiva, è anche piuttosto fuorviante, direi che proprio non riesci a capire le mie reazioni.


Rozza e primitiva? Certo, sono un uomo della strada (che usa il buonsenso) mica un "professore" (che si arrotola nei fumi del suo sapere).

annalu ha scritto:, Biologicamente, visto che vuoi scivolare sul biologico, in genere le femmine dei mammiferi tendo ad essere più selettive nella scelta del maschio perché il loro investimento per la procreazione è maggiore, mentre i maschi tendono alla promiscuità, perché per avere la certezza di trasmettere i loro geni, tendono ad inseminare il maggior numero possibile di femmine. E sin qui, parlo dei mammiferi in generale.


Hai detto con parole diverse le stesse cose che ho detto io...

annalu ha scritto: Nella specie umana, come del resto anche in molte scimmie, il sesso viene ad assumere anche un valore sociale, per cui non è più solo governato dagli ormoni: infatti la femmina umana è ricettiva all'accoppiamento anche quando non è fertile, mentre nella maggioranza dei mammiferi la femmina è recettiva solo quando è in ovulazione (estro). Detto questo, potrei presentarti parecchie "vecchiette" sessualmente molto attive in età che tu non immagini, altro che "angeli"!!!


L'aspetto sociale esiste ovviamente....ma ad un livello decisamente inferiore. Se cosi' non fosse non ci sarebbero la gran parte dei drammi della gelosia.
Per quanto riguarda le vecchiette arzille...una rondine non fa primavera.

annalu ha scritto: Tornando all'uso del proprio corpo, la differenza che valuto importante è che le donne raramente (anche se a volte accade) sono disposte a pagare per fare sesso. Molti uomini invece pare trovino piacere nel sesso mercenario, indipendentemente dall'età e dalla disponibilità di donne gratuite.
Quindi se mi permetti, mentre posso giudicare criticamente la scelta del sesso a pagamento come piacere, giudico in modo meno critico l'uso del sesso come fonte di guadagno: non è necessario che piaccia, basta che sia accettabile per chi vuole guadagnare in quel modo. Insomma, c'è differenza a mio parere tra il cliente pagante e la donna che si offre per ottenere denaro, anche se non costretta con la forza.


Come dcevo nel post precedente, la natura ha creato le condizioni per cui alla femmina che vuole fare sesso basta fare un fischio, mentre al maschio toccano i combattimenti con i rivali ed i rifiuti della femmina.

annalu ha scritto: Quanto poi ai "poveri vecchietti" così dipendenti dai loro ormoni da non poter fare a meno delle prostitute, non farei di ogni erba un fascio. Ci sono arzilli "vecchietti", ben oltre quell'età che tu nomini (a cinquant'anni a mio parere si è ancora nel pieno delle forze in tutti i sensi, sia uomini che donne) capacissimi di affascinare e sedurre ... magari non ragazzine, ma donne adulte e affascinanti certo. Quindi, se rinunciano in favore delle prostitute è una loro scelta: forse pigrizia?
Poi esistono veri casi patologici, uomini (anche donne, ma più di rado) cui impedimenti vari compresa un'età veramente anziana, pongono ostacoli al godimento di un'attività sessuale completamente naturale. In quei casi, apprezzo molto quelle donne, le cosidette "infermiere del sesso" presenti in alcuni paesi, che svolgono sesso a pagamento come attività terapeutica (o fisioterapica, se vuoi). Si tratta però di situazioni del tutto particolari.

Tu invece sostieni che un "povero" cinquantenne è costretto ad andare a prostitute perché le sue coetanee lo rifiutano? Forse farebbe meglio a chiedersi perché lo rifiutano. Forse scoprirebbe aspetti nuovi ed inattesi del carattere della (o delle) propria partner!!

E con questo, chiudiamola qui.
Discutere oltre potrebbe portare su terreni inopportuni.

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Ancora una volta : una rondine non fa primavera....che ci siano vecchietti e vecchiette arzille e focose non cambia di una virgola il mio ragionamento rivolto al piano generale. Mi meraviglia che una persona di scienza come te si rifugi nelle eccezioni! Evidentemente non hai altri argomenti.
Nello specifico, parlavo di 50/55 anni perchè quella è la fascia di età in cui (generalmente) cominciano i problemi.
Perchè (generalmente) le donne di pari età rifiutano il "cinquantenne"? Perchè, come spiegavo prima avendo avuto il crollo degli estrogeni sono, dal punto di vista sessuale (che è quello che interessa al nostro uomo, non stiamo parlando della ricerca di una storia vera), una vera frana quando addirittura non sono tornate a sognare il principe azzurro...

Si, possiamo anche fermarci qui....penso di aver detto quello che penso (anche se in modo rozzo e primitivo).

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