annalu ha scritto:lucameni ha scritto:“Insomma il legislatore è incorso in quella che i logici chiamano un’aporia insanabile, che in altri termini può definirsi semplicemente un controsenso: le intercettazioni sono un mezzo di ricerca della prova, ma con la nuova legge devi avere già le prove per poter intercettare, quindi devi avere le prove per cercarle. Ma se le prove le hai già l’intercettazione non serve a nulla” (pag. 116)
“Assai più difficile sarà indagare sugli insospettabili, su coloro i quali dovessero risultare, in una prima fase, indiziati soltanto della commissione di altri illeciti, reati satellite dell’organizzazione mafiosa come l’estorsione” (pag. 125)
Luca, quando ho aperto questo thread raccontando un episodio increscioso che non avrebbe potuto venir scoperto e denunciato senza l'uso di intercettazioni (e infatti il divieto opposto dalla legge è stato aggirato "all'italiana": telecamere nascoste per riprese senza audio) mi aspettavo un minimo di reazione anche su questo forum.
Invece siamo in pochissimi ad essere sensibili a questi temi, come se l'individuazione di reati e la ricerca delle prove per poter individuare i colpevoli sia un piccolo problema di secondaria importanza.
Mi capita di pensare che l'idea che il paese sia ormai dominato dai "furbi" e che a loro debba venir garantita l'impunità, sia ormai accettata da una maggioranza di italiani, e che essere di sinistra non aiuti, anzi.
Comincio a credere che se mai l'Italia riuscirà ad invertire la rotta ed a tornare ad essere la "patria del diritto" (quanta ironia in questa definizione, di questi tempi!) ciò potrà avvenire solo perché esistono persone di cultura liberale alla Travaglio, e non grazie al Pd, troppo preso da giochi e giochini.
A questo punto, pur essendo credo molto più a sinistra di te come visione politica generale, mi sento molto più vicina alle tue posizioni che non a quelle di molti della cosidetta sinistra.
annalu
Secondo me già il Cs, almeno nel senso di noi elettori, è una grosse coalition fatta di destra (non berlusconiana) e sinistra.
Se proprio vogliamo buttarla sul geometrico, e fermo restando che la dimensione destra-sinistra, pur esistente deve per forza di cose essere riconsiderata, non più sulla base dei significati del secolo scorso.
Almeno sappiamo cosa non vogliamo essere e cosa non vogliamo avere.
Le differenze, anche sostanziali, tra noi elettori, spesso costretti a votare Cs in mancanza di meglio, potranno riguardare semmai aspetti riguardante i "miti", la cosidette "radici".
Non a caso le polemiche più virulente le ho avute proprio in questo campo: storia, apporto dei partigiani nella liberazione, le loro carriere politiche, intellettuali di destra e di sinistra, la storia di "mani pulite" e delle inchieste, la presenza o meno della cultura liberale e popolare, la tattica e la strategia del Cs con o senza trattino etc etc.
Non sono cosette da nulla, ma sul resto (la necessità di depurarsi dal berlusconismo, anche a sinistra) è ovvio che persone un minimo ragionevoli e non in malafede come i vari Merlo, Latorre, possano e debbano concordare.