franz ha scritto:flaviomob ha scritto:Ripeto la mia domanda: se non ha nulla da nascondere, perché rifiuta di rendere pubblici i curricula dei propri esperti scientifici?
E che ne so? Per prima cosa mi chiedo: è vero che rifiuta? Chi lo ha detto? In secondo luogo, tutte le altre agenzie simili del mondo (per esempio la FDA) lo fanno? Lo chiedo perché non lo so ed ignoro anche se sia una buona idea farlo.
nromalmente è prassi di molte valutazioni scienfiche che prima e durante la valutazione stessa i nomi del panel non siano resi pubblici. Il motivo mi pare ovvio. Durante la procedura di valutazione in alcuni casi può anche essere vietato ogni contatto con l'esterno, anche qui il motivo mi sembra ovvio. Poi i nomi vengono resi noti. I curricula si strovano in qualunque banca dati specializzata.
Questi sono quelli che hanno collaborato al parere sull'OGM in questione, essendo l'EFSA un network internazionale ci sono anche ricercatori dell'Istituto superiore di Sanità Italiano. I curricula sono reperibili in qualunque banca dati
Acknowledgement: EFSA wishes to thank the following EFSA staff: Saghir Bashir, Per Bergman, Danièle Court Marques, Claudia Paoletti, Manuela Tiramani, Didier Verloo and Elisabeth Waigmann for the support provided to this scientific output. EFSA also thanks the peer reviewers of this statement Andrew Chesson (member of the GMO Panel) and Alberto Mantovani (member of the PPR panel).
Se poi vogliamo mettere in discussione non la valutazione, ma la qualità dei valutatori o i conflitti d'interesse, conviene ricordare che il giorno successivo al grande allarme europeo sul Mais OGM, è uscito in tutte le librerie francesi il libro dell'allarmista
