Per quanto riguarda il solare dal sahara diciamo pero che i tempi sono lunghi e l'instabilità della regione è il fattore critico.
Non è poi detto che nel sahara ci siano grandi quantità di Co2. La sua presenza nell'atmosfera non è omogenea ed è maggiore sopra i grandi centri urbani. Anche se ci fosse avremmo il problema del trasporto, sia dell'enegia elettrica sia di carburanti prodotti in loco. A vedere le immagini satellite ed esaminando i picchi di assorbimento dei principali gas serra (vapore acqueo e anidride carbonica) si puo' vedere che sopra il sahara (ed ogni regione desertica) abbiamo le maggiori carenze di entrambi (non a caso sono regioni secche e con poca o nulla vegetazione). Vegetazione che di suo sta già reagendo all'abbondanza di CO2 aumentando in modo misurabile un po' in tutto il mondo, nella zona equatoriale e nelle tundre. Quanto all'idea di rendere di nuovo fertile il deserto grazie al minore soleggiamento, penso che il secondo problema sia proprio la carenza di acqua e la scarsità di CO2 in quella regione. Cose che si possono produrre e/o far arrivare ma attenzione ai cambiamenti climatici. Non si puo' fare l'ecologista e strapparsi le vesti per la diga di assuan o quella delle tre gole (per i cambiamenti climatici indotti) e poi caldeggiare un cambiamento planetario come quello che rende fertile il sahara. Quando lo era, se non erro circa 10'000 anni fa, il clima in europa non era dei migliori
