Robyn ha scritto:Mattlem Può essere anche come dici tu,e cioè che l'Italia non è slegata al resto dell'economia mondiale.Ma c'è da tener presente che certi diritti,se persi,è difficile riacquistarli anche quando si ristabiliscono condizioni normali per l'economia,per cui il modello Pomigliano non può che essere temporaneo e limitato a Fiat.Ma c'è da tener presente che le altre case automobilistiche europee non hanno scelto la strada che ha scelto la Fiat e questo la dice lunga sull'Italia ciao robyn
Con gli accordi di Pomigliano e all'ex Bertone, non si sono persi diritti, solo modificate condizioni di lavoro e queste condizioni sono state ritenute accettabili e comprensibili dai rappresentanti sindacali.
Poi occorre anche valutare che non è totalmente giusto fissarsi sugli orari e sui turni di lavoro senza considerare che i carichi di lavoro nel corso degli anni si sono notevolmente alleggeriti. Chi ha lavorato alle catene di montaggio lo sa bene.
Pertanto se era impensabile poter fare i turni proposti oggi se le fatiche fossero state quelle di 50 anni fa, oggi è normale poter pensare ad una revisione dei turni di lavoro.
Un pò come se chiedessimo ai muratori di 50 anni fa se facevano le stesse fatiche dei muratori di oggi. Prima i "ballini" di cemento erano da 50kg oggi da 30kg.
Condizioni mutate, si possono mutare anche le modalita' del lavoro stesso. Non è una riduzione dei diritti. Questo i lavoratori lo hanno capito, alcuni dirigenti del sindacato rosso no.