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Sempre più difficile fare impresa in Italia

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda franz il 07/11/2010, 19:07

trilogy ha scritto:La difesa della proprietà privata, la libertà nei movimenti di capitali, sono libertà importanti per il funzionamento del libero mercato e vengono promosse dalla WB. Fin qui nulla in contrario. Però quando con una mano convinci i governi poveri a liberalizzare la compravendita delle terre, e con l'altra finanzi hedge fund, che tramite veicoli finanziari delle isole Cayman (Altima One World Agriculture Development Fund) fanno gli investimenti, mi pongo la domanda: ma quali interessi e quali libertà stanno difendendo?
Certo non tutto è così, fanno anche cose valide, anche perchè ormai sono costantemente sotto i riflettori internazionali. Però il problema dell'accaparramento delle terre in Africa e Asia rimane un grosso problema a livello internazionale e le pagelline dei conservatori non lo vedono anzi lo agevolano.
ciao
trilogy

Cioè tu pensi che si possa aumentare il livello di reddito e le libertà economica in africa e asia non liberalizzando la compravendita di terre, lasciandole in mano ai latifondisti? Chiunque le compri spero che le faccia fruttare e che quelle terre inizinio a produrre cibo. Che lo faccia un hedge fund o paperino paolino, non me ne frega nulla. Chiunque lo fa, pensa di avere un interesse a farlo, per il reddito che ottiene. Mi pare che questa sia la molla che muove un po' tutto il mondo. Poi magari si puo' avere anche un atteggiamento schifato verso chi intende produrre reddito nei paesi poveri o anche nei paesi ricchi.

Io stesso mi sono posto il problema: se compressi debito pubblico di un paese povero, ad alto rischio, quindi con un alto tasso di interesse (mettiamo un paese governato da una forza di sinistra) ricavando il 20%, sarei un affamatore del popolo che deve ripagare a caro prezzo gli interessi che mi deve oppure un eroe della rivouzione che mette a rischio il suo capitale (il rischio di perderlo è elevato, argentina insegna) peril progresso del popolo? Francamente non lo so, ma se lo facessi tramite un fondo (hedge o non hedge) sarei piu' riprovevole?

Franz
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda trilogy il 07/11/2010, 20:33

franz ha scritto:Cioè tu pensi che si possa aumentare il livello di reddito e le libertà economica in africa e asia non liberalizzando la compravendita di terre, lasciandole in mano ai latifondisti? Chiunque le compri spero che le faccia fruttare e che quelle terre inizinio a produrre cibo. Che lo faccia un hedge fund o paperino paolino, non me ne frega nulla. Chiunque lo fa, pensa di avere un interesse a farlo, per il reddito che ottiene. Mi pare che questa sia la molla che muove un po' tutto il mondo. Poi magari si puo' avere anche un atteggiamento schifato verso chi intende produrre reddito nei paesi poveri o anche nei paesi ricchi.
Franz


E allora chiamiamo le cose con il loro nome: colonialismo, invece di nasconderci dietro una presunta promozione della libertà.
Anche le popolazioni locali avrebbero interesse a far fruttare le terre se gli venissero forniti i capitali e l'assistenza tecnica necessaria, e magari produrrebbero quello che serve alla popolazione locale per mangiare, invece che mais e soja da vendere sui mercati internazionali per la produzione di biocarburanti. E chissà forse reinvestirebbero i soldi per lo sviluppo dell'economia locale invece che vederli sparire sui mercati internazionali.
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda franz il 07/11/2010, 20:55

trilogy ha scritto:E allora chiamiamo le cose con il loro nome: colonialismo, invece di nasconderci dietro una presunta promozione della libertà.
Anche le popolazioni locali avrebbero interesse a far fruttare le terre se gli venissero forniti i capitali e l'assistenza tecnica necessaria, e magari produrrebbero quello che serve alla popolazione locale per mangiare, invece che mais e soja da vendere sui mercati internazionali per la produzione di biocarburanti. E chissà forse reinvestirebbero i soldi per lo sviluppo dell'economia locale invece che vederli sparire sui mercati internazionali.

E allora comuinciamo noi a togliere i dazi e le barriere ai prodotti agricoli.
O divieti sul trangenico alimentare.
Altrimenti è chiaro che ci vendono solo materiale per biocarburanti.
Credo anche io che produrre cibo sia molto piu' profittevole per loro ed anche por noi, soprattutto se potessero esportare le eccedenze, ma vallo a raccontare ai contadini francesci, tedeschi, italiani, spagnoli. E sarebbe piu' profittevole se tra dazi e sussidi ai contadini europei, noi non affamassimo di fatto l'africa. Altre che colonialismo. Lo sai anche tu quanta parte del bilancio europero va sussidiare la nostra agricoltura. Se questi soldi fossero usati per quello che chiedi (in Africa) le cose sarbbero diverse. Se ci sono barriere ai prodotti agricoli e servono bio-carburanti, allora il mercato fa produrre quello.

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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda trilogy il 08/11/2010, 0:07

franz ha scritto: Lo sai anche tu quanta parte del bilancio europero va sussidiare la nostra agricoltura.
Franz


si è vero l'agricoltura è sussidiata, forse in modo eccessivo, ma non solo in Europa in tutto il mondo. In parte è un retaggio delle guerre mondiali. Nessun paese, per quanto possibile, vuole dipendere completamente dall'estero e dal libero commercio per le risorse alimentari. Quando ci sono stati gl'incendi in Russia che hanno portato al blocco delle esportazioni di grano hanno tremato in molti. Poi ci sono lobby forti, in particolare in alcuni paesi come la Francia e i nuovi paesi dell'est europa (Romania, Polonia). Il sistema potrebbe essere migliorato e reso più efficiente, più aperto e meno costoso. Ma non credo sia possibile affidarsi esclusivamente al libero mercato per la politica agricola.
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda franz il 08/11/2010, 0:38

trilogy ha scritto:
franz ha scritto: Lo sai anche tu quanta parte del bilancio europero va sussidiare la nostra agricoltura.
Franz


si è vero l'agricoltura è sussidiata, forse in modo eccessivo, ma non solo in Europa in tutto il mondo. In parte è un retaggio delle guerre mondiali. Nessun paese, per quanto possibile, vuole dipendere completamente dall'estero e dal libero commercio per le risorse alimentari. Quando ci sono stati gl'incendi in Russia che hanno portato al blocco delle esportazioni di grano hanno tremato in molti. Poi ci sono lobby forti, in particolare in alcuni paesi come la Francia e i nuovi paesi dell'est europa (Romania, Polonia). Il sistema potrebbe essere migliorato e reso più efficiente, più aperto e meno costoso. Ma non credo sia possibile affidarsi esclusivamente al libero mercato per la politica agricola.

Meglio le quote latte e passare con i trattori su pomodori ed aranci per tenere alto il prezzo mentre nel mondo si muore di fame? Perché questi sono i risultati della politica agricola diretta dai governi. Magari poi avessimo almeno una richezza distribuita equamente nel mondo contadino! Mi pare che i sardi siano un attimino incazzati.

Vedi, se l'agricoltura fosse suddidiata in un solo paese, almeno li i contadini sarebbero ricchi. Ma se come dici lo sono in tutta europa (in tutto il mondo non lo so, USA si) allora la misura non serve a nulla (perché susidi diffusi si annullano a viceenda) se non a pagare tutti piu' imposte. ma nei paei poveri non si ono i sildi per sussidiare i contadini.

il 34% (questo il bilancio agricolo UE) di 141 miliardi di € (questo il bilancio UE) lo pagano i cittadini, con le imposte.
Penso che una politica "conservatore" voglia mantenere i sussidi, per proteggere i propri contadini e mantenere lo status quo, un politica liberale chieda maggiore libertà di commercio, non drogata da dazi e sussidi.

Dimmi perché il libero mercato puo' funzionare per i comupter ed i televisori, le case e le macchine, e non per le zucchine, i pomodori, il grano ed il riso. Premesso che oggi il mercato agricolo non è libero e che conosciamo i numeri della morte per fame e malnutrizione nel mondo, dimmi cosa razionalmente impedisce ad un mercato libero di riuscire a produrre e vendere a tutti il cibo. In fondo l'obiettivo teorico di chi prodce cibo ()come per ogni altri bene) è poterlo vendere a piu' persone e quindi di produrne tanto quanto basta a vedere tutto. L'obiettivo invece delle nazioni pare sia diverso. La politica tende a dipendere dal voto di corporazioni che chiedono protezione e garanzia di prezzo (quindi rendita).
Il risultato è la fame.

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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda trilogy il 08/11/2010, 12:27

franz ha scritto:
Dimmi perché il libero mercato puo' funzionare per i comupter ed i televisori, le case e le macchine, e non per le zucchine, i pomodori, il grano ed il riso. Premesso che oggi il mercato agricolo non è libero e che conosciamo i numeri della morte per fame e malnutrizione nel mondo, dimmi cosa razionalmente impedisce ad un mercato libero di riuscire a produrre e vendere a tutti il cibo. In fondo l'obiettivo teorico di chi prodce cibo ()come per ogni altri bene) è poterlo vendere a piu' persone e quindi di produrne tanto quanto basta a vedere tutto. L'obiettivo invece delle nazioni pare sia diverso. La politica tende a dipendere dal voto di corporazioni che chiedono protezione e garanzia di prezzo (quindi rendita).
Il risultato è la fame.

Franz


Quello che impedisce il libero mercato sulle risorse alimentari è che queste sono una risorsa strategica per tutti i paesi. Nessuno vuole trovarsi in una situazione di crisi (scarsità, guerre) e dover dipendere da un paese o un blocco di paesi che ti blocca le esportazioni. Perchè la Cina compra terre in Africa? Perchè lo fanno i fondi sovrani degli emirati? Per assicurarsi il controllo di risorse strategiche che potrebbero diventare scarse. Cose analoghe avvengono per l'energia, l'alta tecnologia. Prova come investitore straniero ad acquistare in USA o Hong Kong, Regno Unito ecc. il controllo di imprese strategiche come Microsoft, Intel, ecc. vieni bloccato immediatamente.
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda franz il 08/11/2010, 13:01

trilogy ha scritto:Quello che impedisce il libero mercato sulle risorse alimentari è che queste sono una risorsa strategica per tutti i paesi. Nessuno vuole trovarsi in una situazione di crisi (scarsità, guerre) e dover dipendere da un paese o un blocco di paesi che ti blocca le esportazioni. Perchè la Cina compra terre in Africa? Perchè lo fanno i fondi sovrani degli emirati? Per assicurarsi il controllo di risorse strategiche che potrebbero diventare scarse. Cose analoghe avvengono per l'energia, l'alta tecnologia. Prova come investitore straniero ad acquistare in USA o Hong Kong, Regno Unito ecc. il controllo di imprese strategiche come Microsoft, Intel, ecc. vieni bloccato immediatamente.

Quindi parliamo dell'egoismo delle nazioni (che sono di fatto monopoli), non di un problema legato in sé al mercato.
La risorsa strategica pero' è su pochi prodotti, il grano, il riso. Non la zucchina o il pecorino sardo.
Francamente non ho mai provato ad acquistate il controllo di imprese strategiche come Microsoft, Intel e nemmeno a comprare terre in Africa ;) ma ti credo sulla parola.
Non ho comunque ancora capito se comprando debito pubblico di paesi poveri sarei uno speculatore o un benefattore.
Franz
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda flaviomob il 16/12/2010, 0:54

E intanto chi viene in Italia con spirito imprenditoriale e voglia di lavorare in proprio... magari viene criticato da quell'amico di TROTA che è Zaia.... :lol:

Chioggia, banco del pesce a un cinese
Assurdo Zaia: non parla il nostro dialetto
Il presidente della Regione Veneto: quando compra un polpo
o un branzino, la gente desidera sentire il proprio idioma


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_INITALIA
Ultima modifica di flaviomob il 21/12/2010, 11:50, modificato 1 volta in totale.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Sempre più difficile fare impresa in Italia

Messaggioda Iafran il 16/12/2010, 1:41

flaviomob ha scritto:Il presidente della Regione Veneto: quando compra un polpo
o un branzino, la gente desidera sentire il proprio idioma


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_INITALIA

Ma non si era detto: muto come un pesce!
Come è possibile che il presidente Zaia voglia sentire polpi e branzini parlare la lingua veneta? :lol:
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Cartellino giallo

Messaggioda moderatore il 16/12/2010, 10:09

flaviomob ha scritto:E intanto chi viene in Italia con spirito imprenditoriale e voglia di lavorare in proprio... magari viene criticato da quella faccia da totano microfallocefalo di Zaia.... :lol:

La moderazione, collegialmente, ritiene che flaviomob abbia violato la regola del forum che non consente insulti alle persone.
regole_forum_perlulivo_BB.html
Invitiamo flaviomob al rispetto delle regole del forum e ricordiamo che il cartellino giallo è un ammonimento che viene fatto una sola volta.
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