La Cgil non è il ventre molle ne puzza di comunismo è la reverenza e sudditanza con cui la trattano alcuni uomini politici del centro sinistra. E questo è sbagliato.
Non è solo la mia opinione. E' evidente.
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matthelm ha scritto:Quello che volevo evidenziare è che un partito politico nazionale deve essere libero di valutare qualsiaisi posizione di sindacati dei lavoratori o della confindustria.
Se invece, come si sa, si fa da sponda o ci si autolimita nel denunciare comportamenti non accettabili di qualche sindacato che si ritiene più vicino di altri (cgil) allora saremo sempre condizionati nel nostro agire politico.
Insomma la cgil è una parte del sindacato anche se non piccola ma non per questo è esentata da errori.
Come già successo. Tutto qui.
Non ci nascondiamo i contrasti su temi importanti anche con sindacati non autonomi come cisl e uil.
Rimane sempre quello che ho scritto: quando mai un nostro governo di centrosinistra avrebbe potuto fare altrettanto visto che è vietato toccare la cgil?
ranvit ha scritto:Un esempio per tutti : non si sono mai battuti (anzi...) per l'introduzione di un salario di disoccupazione generalizzato, favorendo invece il sistema ignobile (perchè sceglie tra lavoratori e lavoratori) della Cig con il quale, guarda caso, hanno sempre potuto esercitare il proprio potere.
Io ho capito quello che intendi dire,matthelm.matthelm ha scritto:Quello che volevo evidenziare è che un partito politico nazionale deve essere libero di valutare qualsiaisi posizione di sindacati dei lavoratori o della confindustria.
Se invece, come si sa, si fa da sponda o ci si autolimita nel denunciare comportamenti non accettabili di qualche sindacato che si ritiene più vicino di altri (cgil) allora saremo sempre condizionati nel nostro agire politico.
Insomma la cgil è una parte del sindacato anche se non piccola ma non per questo è esentata da errori.
Come già successo. Tutto qui.
Non ci nascondiamo i contrasti su temi importanti anche con sindacati non autonomi come cisl e uil.
Rimane sempre quello che ho scritto: quando mai un nostro governo di centrosinistra avrebbe potuto fare altrettanto visto che è vietato toccare la cgil?
pinopic1 ha scritto:ranvit ha scritto:Un esempio per tutti : non si sono mai battuti (anzi...) per l'introduzione di un salario di disoccupazione generalizzato, favorendo invece il sistema ignobile (perchè sceglie tra lavoratori e lavoratori) della Cig con il quale, guarda caso, hanno sempre potuto esercitare il proprio potere.
Ecco, questa è una giusta valutazione di merito. Entrare nella sostanza dei problemi aiuta di più che ripetere slogan e luoghi comuni.
ranvit ha scritto:pinopic1 ha scritto:ranvit ha scritto:Un esempio per tutti : non si sono mai battuti (anzi...) per l'introduzione di un salario di disoccupazione generalizzato, favorendo invece il sistema ignobile (perchè sceglie tra lavoratori e lavoratori) della Cig con il quale, guarda caso, hanno sempre potuto esercitare il proprio potere.
Ecco, questa è una giusta valutazione di merito. Entrare nella sostanza dei problemi aiuta di più che ripetere slogan e luoghi comuni.
Pinopic, e allora? Se condividi che i sindacati confederali hanno commesso l'errore (gravissimo e da "casta"...) di cui parlavo prima, nel momento in cui Cisl e Uil intraprendono una correzione di rotta che si fa? Si continua a dire che quello che fa la Cgil è "per il bene dei lavoratori" o vogliamo cominciare a pensare che sarebbe il caso che la Cgil la smettesse di fare politica? O aspettiamo che questo governo, come fece la Thatcher in Inghilterra un po' di tempo fa, divida i sindacati tra loro e dai lavoratori distruggendone il potere che fino ad oggi hanno brandito troppo disinvoltamente?
Faccio notare che l'esempio da me riportato non è certo l'unico errore dei sindacati confederali.
Faccio anche notare che, nella mia esperienza di direzione di aziende, ho avuto modo di conoscere un po' di sindacalisti e, aldilà della buona fede e onestà di buona parte di loro, non possono dimenticare le mele marce (parecchie) e soprattutto la logica imperniata sempre e costantemente sul ruolo di arbitro da garantire al sindacato nelle vicende aziendali affrontate. Anche quando c'era di mezzo la sopravvivenza delle aziende stesse.
Vittorio
pierodm ha scritto:Il bugiardo perfetto è quello che dice il massimo possibile di verità, meno una: quella che interessa a lui.
Poi c'è il bugiardo paraculo: quello che dice qualche verità innegabile e qualche mezza verità, adatta a coglionare gl'imbecilli che lui ha sgamato bene, e sotto a tutto questo ci piazza la patacca che gl'interessa.
pierodm ha scritto:Tra l'altro, nella polemica contro il sindacato e contro i veri o presunti rapporti preferenziali tra sindacato e partiti, ci sono alcune singolari smagliature logiche - che mi limito solo ad accennare.
Al sindacato si chiede di interpretare il "bene nazionale", degli utenti, dei cittadini, del genere umano, dimenticando che il sindacato è un'associazione di categoria che ha l'obbligo principale di difendere gl'interessi degli associati. Punto.
Alla confindustria o enti assimilati, invece, non si chiede un tale impegno missionario, e si dà invece per scontato che difenda gl'interessi degli associati senza porsi il problema della nazione e degli umani destini - fino alle estreme conseguenze, assai più gravi di uno sciopero, che riguardano la chiusura dell'azienda o la sua delocalizzazione.
E nemmeno ci si scandalizza - anzi, sembra perfettamente naturale - che partiti, pezzi di partito e governi facciano causa comune con le associazioni imprenditoriali e si facciano dettare l'agenda da queste.
pierodm ha scritto:A margine di questo discorso, sono contento che il presidente degli USA - il paradiso e il paradigma del lobbismo, no? - abbia dato uno schiaffone di quelli gagliardissimi a questa "sacra" istituzione, che piace tanto a certi "riformatori" di casa nostra: c'è chi vuole prendere di mira il diritto di sciopero, chi le lobbies, per essere riformista.
Come è stato giustamente detto, ognuno ha i suoi gusti, e ognuno ha il riformismo che si merita.
"So che questi provvedimenti - ha detto Obama - non andranno d'accordo con gli interessi dei lobbisti che hanno investito sulla vecchia maniera di fare affari e io so che si stanno preparando alla lotta. Il mio messaggio a loro è questo: anche io". "So - ha proseguito Obama - che l'industria assicurativa non amerà l'idea di dover diventare più competitiva per continuare a offrire la copertura medica". "So anche - ha aggiunto - che le banche e i grandi creditori agli studenti non ameranno lo stop agli enormi sussidi a loro accordati, ma così abbiamo salvato circa 50 miliardi di dollari per rendere i college più finanziariamente accessibili". Allo stesso modo, ha detto Obama, "le compagnie petrolifere non ameranno l'interruzione delle facilitazioni fiscali per 30 miliardi di dollari, ma è così che possiamo permettere all'economia delle energie rinnovabili di creare nuovi progetti e posti di lavoro".
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