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Marchionne restituisce il prestito agli Usa

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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda franz il 01/06/2011, 15:19

flaviomob ha scritto:Rimane da vedere se, con i vincoli delle leggi comunitarie, in Italia sarebbe stato possibile effettuare un prestito statale alla Fiat (o acquisirne una parte come azionariato pubblico da parte dello Stato) senza incorrere nelle sanzioni di Bruxelles.
Obama, ovviamente, non aveva di questi problemi...

Doppiamente vero.
Obama ha un Congresso da convincere, dotato di poteri. Lui puo'.
L'Europa invece è ancora un sistema di potere atipico, rispetto allo stato di diritto classico (tripartizione dei poteri).
Niente carne, niente pesce, troppi funzionari. Ma gli Stati membri perferiscono così, per non perdere troppi poteri.
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Fiat: Tesoro Usa esce da Chrysler

Messaggioda ranvit il 03/06/2011, 9:14

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12617.html

Fiat: Tesoro Usa esce da Chrysler
Raggiunto accordo tra Lingotto e Tesoro Stati Uniti: 500 mln dlr per 6% in mano di Washington
03 giugno, 09:07


DETROIT - Fiat e il Tesoro americano raggiungono un accordo sul prezzo per esercitare l'opzione di acquisto del 6% ancora nelle mani di Washington da parte del Lingotto in Chrysler: 500 milioni di dollari che valgono lo scioglimento dei legami con gli Stati Uniti. Il Tesoro "esce dalla compagine azionaria di Chrysler ma questo - afferma l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler - non attenua il senso gratitudine che proviamo verso l'amministrazione Obama per aver creduto, due anni fa, nella partnership con Fiat". Con l'esercizio dell'opzione del 6% Fiat sale al 52% Di Chrysler. "l'operazione di oggi non permette solo alla Fiat di rafforzare la propria posizione in Chrysler, ma accelera anche il nostro progetto di integrazione - mette in evidenza Marchionne - mirato a creare un costruttore globale, efficiente e competitivo". "Con l'uscita dall'investimento in Chrysler è chiaro che la decisione del presidente Barack Obama di sostenere la società era giusta" osserva il segretario al tesoro americano, Timothy Geithner, precisando che quella di Chrysler è stata una delle "svolte più difficili", la casa automobilistica sta ora "creando posti di lavoro ed effettuando investimenti". Obama visiterà nelle prossime ore l'impianto Chrysler di Toledo, in quella Che è la sua tersa visita in uno stabilimento Chrysler da quando è stata salvata. Soddisfatto dell'operazione anche il presidente di Fiat, John Elkann. In base all'accordo raggiunto "il Dipartimento del Tesoro ha accettato di cedere a Fiat, per un corrispettivo di 75 milioni di dollari, tutti i diritti che gli spettano in forza dell'Equity Recapture Agreement concluso tra il Dipartimento del Tesoro e VEBA il 10 giugno 2009. L'Equity Recapture Agreement attribuisce a chi sia titolare dei diritti in esso previsti ("holder") i benefici economici legati alla partecipazione in Chrysler di VEBA che eccedano una certa soglia (pari a 4,25 miliardi di dollari USA oltre ad un intesse annuo del 9 per cento decorrente dal 1 gennaio 2010)" - precisa una nota - "entrambe le operazioni saranno completate dopo l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti".
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Re: Fiat: Tesoro Usa esce da Chrysler

Messaggioda ranvit il 04/06/2011, 12:45

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 82914.html

Da bancarotta a uscita Usa, le tappe
03 giugno, 12:52


DETROIT - Dalla bancarotta all'uscita del Tesoro americano dal capitale: Chrysler a poco meno di due anni dal Chapter 11 si slega dall'amministrazione che l'ha salvata e l'ha consegnata a Fiat. Un percorso ricco di colpi di scena quello del matrimonio fra il Lingotto e Detroit e che è iniziato il 15 aprile del 2008, con le prime indiscrezioni di stampa che parlano di trattative tra la più piccola delle "tre sorelle di Detroit" e il Lingotto. Ma è solo all'inizio del 2009 che le negoziazioni entrano nel vivo.

Ecco la cronologia della vicenda, tappa per tappa, dalle trattative all'accordo:

19 GENNAIO 2009 Il sito AutomotiveNews Europe scrive che Fiat é in trattative con Chrysler per una partnership strategica che "potrebbe includere l'acquisto di una quota della casa americana".

20 GENNAIO 2009 Viene firmato l'accordo preliminare non vincolante tra Chrysler e Fiat, da chiudere entro aprile. L'accordo prevede che Fiat rilevi il 35% della casa automobilistica Usa, senza investimenti in contanti da parte del Lingotto. - 30 MARZO 2009. Il presidente Usa Barack Obama non esclude la bancarotta per Chrysler.

9 APRILE 2009 Marchionne inizia il confronto con il sindacato United Auto Worker. Parte anche la trattativa con le banche.

13 APRILE 2009 Si parla per la prima volta di un coinvolgimento diretto di Marchionne nella gestione delle attività di Chrysler, con il ruolo di amministratore delegato.

23 APRILE 2009 L'amministratore delegato del Lingotto rientra in Italia per partecipare al consiglio di amministrazione del Lingotto sulla trimestrale, incontrare analisti e sindacati.

25 APRILE 2009 E' il giorno dell'accordo con il sindacato canadese Caw, guidato da Ken Lewenza.

27 APRILE 2009 Anche il sindacato Uaw firma l'intesa per la riduzione del costo del lavoro. Daimler raggiunge un accordo per la separazione da Chrysler, di cui ha il 19,9%.

28 APRILE 2009 Il Tesoro Usa raggiunge l'intesa con JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley, banche creditrici di Chrysler.

30 APRILE 2009 I lavoratori Chrysler aderenti al sindacato Uaw ratificano l'accordo. Mancano all'appello i piccoli creditori. Alle 18 Obama annuncia l'intesa. La Casa Bianca spiega che Chrysler farà ricorso a una bancarotta "chirurgica".

6 MAGGIO 2009 Marchionne conferma: diverrà ad di Chrysler.

12 MAGGIO 2009 I concessionari Chrysler si alleano e assumono un legale per difendere i propri interessi.

14 MAGGIO 2009 Dalla Federal Trade Commission statunitense via libera all'alleanza: "Non pone problemi antitrust".

21 MAGGIO 2009 Tre fondi pensione dell'Indiana chiedono al tribunale di bloccare la vendita perché viola i loro diritti.

27 MAGGIO 2009 Il giudice respinge le richieste dei fondi pensione.

1 GIUGNO 2009 Il giudice federale responsabile della procedura fallimentare di Chrysler autorizza la vendita degli asset della casa Usa alla nuova società condotta da Fiat. I fondi presentano ricorso alla Corte Suprema Usa.

10 GIUGNO 2009 La Corte Suprema Usa dà il vià libera all'accordo. Fiat e Chrysler ufficializzano l'intesa. Marchionne diventa amministratore delegato, Robert Kidder è presidente.

24 LUGLIO 2009 Via libera anche dalla Commissione europea.

4 SETTEMBRE 2009 Marchionne al lavoro sul piano Chrysler. Il Financial Times parla di "cura Fiat" per snellire la burocrazia e accelerare il processo decisionale.

4 NOVEMBRE 2009 Viene presentato il piano industriale di Chrysler, il primo targato Marchionne.

17 DICEMBRE 2009 Marchionne annuncia che nel quarto trimestre 2010 sarà avviata negli Usa la produzione di motori Fiat, presso l'impianto di Dundee in Michigan.

21 APRILE 2010 Chrylser chiude il primo trimestre con un risultato utile operativo di circa 143 milioni di dollari e un flusso di cassa positivo per 1.490 milioni. Le perdite si attestano a 197 milioni di dollari. I ricavi aumentano del 3% rispetto alla fine del 2009.

21 MAGGIO 2010 Marchionne lancia la nuova Jeep Grand Cherokee, l'auto simbolo della rinascita di Chrysler, la prima vettura che porta la firma del Lingotto.

10 GENNAIO 2011 La Fiat sale al 25% di Chrysler

12 APRILE 2011 La Fiat si rafforza ancora in Chrysler e, raggiungendo il terzo degli step previsti dall'accordo del 2009, sale al 30%.

21 APRILE 2011: La Fiat ha raggiunto un accordo con il gruppo Chrysler e con gli altri soci della casa di Detroit per acquisire un ulteriore 16%. - 24 MAGGIO 2011: La Fiat rimborsa il prestito da 7,6 miliardi di dollari ai governi americano e canadese. Con la transazione Fiat sale al 46%. - 2 MAGGIO 2011: Chrysler torna all'utile netto nel primo trimestre 2011 per la prima volta dal 2006.

3 GIUGNO: La Fiat raggiunge un accordo con il Tesoro per esercitare l'opzione di acquisto del 6% di Chrysler per 500 milioni di dollari, con la quale sale al 52% di Chrysler.
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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda ranvit il 04/06/2011, 15:57

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12617.html



Marchionne, 'Cambiare atteggiamento, seguire esempio Usa'
Ad Fiat: 'Nessuna intenzione di spostare il quartiere generale' da Torino a Detroit
04 giugno, 14:54


VENEZIA - La Fiat ha offerto 125 milioni di dollari per la quota, pari all'1,7%, detenuta dal governo canadese in Chrysler. Lo ha detto Sergio Marchionne, a margine del workshop del Consiglio per le Relazioni Italia-Stati Uniti.

FIAT:MARCHIONNE,CON ACCORDO VEBA IPO CHRYSLER NON NECESSARIA - Se sarà raggiunto un accordo con il fondo Veba non sarà necessaria l'Ipo di Chrysler. Lo ha ribadito Sergio Marchionne parlando con i giornalisti al workshop del Consiglio per le Relazioni Italia-Stati Uniti.

FIAT: MARCHIONNE, NESSUNA INTENZIONE SPOSTARE SEDE - "Non abbiamo nessuna intenzione di spostare il quartiere generale" del gruppo da Torino a Detroit. Così l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto ai giornalisti a margine del workshop del consiglio per le relazioni Italia Stati Uniti. Per quanto riguarda la sede legale del gruppo, Marchionne ha poi precisato: "non è cambiato niente, il problema non è sulla mia scrivania"

AUTO: MARCHIONNE, IN ITALIA INVERSIONE TENDENZA MERCATO - Non un turnaround, ma "un'inversione di tendenza". Così l'ad della Fiat, Sergio Marchionne commenta il ritorno del mercato italiano a un segno positivo a maggio dopo tredici mesi consecutivi negativi. "Il mercato non è sano - ha osservato - c'é una svolta tecnica".

FIAT: MARCHIONNE, ITALIA DEVE CAMBIARE ATTEGGIAMENTO - "Quanto è avvenuto negli Usa deve essere letto in Italia in modo positivo. Se è possibile farlo là è possibile farlo anche qui. Deve cambiare però l'atteggiamento". Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, parlando con i giornalisti al workshop del consiglio per le relazioni Italia-Stati Uniti. "Ieri la gente ringraziava per quello che è stato fatto, invece di insultare", ha aggiunto Marchionne. Il manager del Lingotto è arrivato a Venezia dagli Usa, dove ieri ha incontrato il presidente Barack Obama. "Sono un po' stanco, ma ieri è stata una bella giornata", ha detto ai giornalisti che lo aspettavano nell'isola di San Clemente.

FIAT: MARCHIONNE, IN RUSSIA INVESTIMENTO INIZIALE DA 1,1 MLD - In Russia la Fiat ha fatto "una proposta industriale di investimento di 1,1 miliardi, non abbiamo chiesto nulla a nessuno". Così Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti sull'investimento previsto nel mercato russo. Alla domanda se il piano sia stato ridimensionato, Marchionne ha detto: "Lo abbiamo fatto alla luce dei cambiamenti del mercato russo - ha spiegato - abbiamo la possibilità di entrare con un investimento più basso perché le aspettative sono più basse. Mi sembra positivo partire con la produzione di 120.000 vetture iniziali con la possibilità di allargarci".

Fiat e il Tesoro americano raggiungono un accordo sul prezzo per esercitare l'opzione Di acquisto del 6% ancora nelle mani di Washington da parte del lingotto in Chrysler: 500 milioni di dollari che valgono lo scioglimento dei legami con gli Stati Uniti. Il Tesoro "esce dalla compagine azionaria di Chrysler ma questo - afferma l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler - non attenua il senso gratitudine che proviamo verso l'amministrazione Obama per aver creduto, due anni fa, nella partnership con Fiat". Con l'esercizio dell'opzione del 6% Fiat sale al 52% Di Chrysler. Vivace la reazione del titolo Fiat che alla chiusura di Piazza Affari ha segna un forte rialzo, +3,59%, in una giornata di cautela per il listino (Ftse-Mib +0,53%).

Bene anche Fiat Industrial (+1,44%), e l'azionista Exor (+1,44%). "L'operazione di oggi non permette solo alla Fiat di rafforzare la propria posizione in Chrysler, ma accelera anche il nostro progetto di integrazione - mette in evidenza Marchionne - mirato a creare un costruttore globale, efficiente e competitivo". "Con l'uscita dall'investimento in Chrysler è chiaro che la decisione del presidente Barack Obama di sostenere la società era giusta" osserva il segretario al tesoro americano, Timothy Geithner, precisando che quella di Chrysler é stata una delle "svolte più difficili", la casa automobilistica sta ora "creando posti di lavoro ed effettuando investimenti". Obama visiterà nelle prossime ore l'impianto Chrysler di Toledo, in quella Che è la sua tersa visita in uno stabilimento Chrysler da quando è stata salvata. Soddisfatto dell'operazione anche il presidente di Fiat, John Elkann.

In base all'accordo raggiunto "il Dipartimento del Tesoro ha accettato di cedere a Fiat, per un corrispettivo di 75 milioni di dollari, tutti i diritti che gli spettano in forza dell'Equity Recapture Agreement concluso tra il Dipartimento del Tesoro e VEBA il 10 giugno 2009. L'Equity Recapture Agreement attribuisce a chi sia titolare dei diritti in esso previsti ("holder") i benefici economici legati alla partecipazione in Chrysler di VEBA che eccedano una certa soglia (pari a 4,25 miliardi di dollari USA oltre ad un intesse annuo del 9 per cento decorrente dal 1 gennaio 2010)" - precisa una nota - "entrambe le operazioni saranno completate dopo l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti".

MARCHIONNE, IPO CHRYSLER NON PRIMA 2012 - Un'ipo di Chrysler non avverrà prima del 2012. Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, secondo il quale "non ci sono benefici" in un'ipo nel 2011.

MARCHIONNE, L'IMITAZIONE DI CROZZA? MAI VISTA - "No, mai vista. Non guardo nemmeno l'imitazione che faccio io di me stesso". Ai giornalisti Sergio Marchionne risponde di non conoscere l'imitazione che di lui fa il comico Maurizio Crozza. Crozza, in uno sketch nella sua nuova trasmissione, ironizza sull'amministratore delegato della Fiat: "non voglio essere ringraziato - dice lo showman con un improbabile accento italo-americano - ma non si può tirarmi una torta in faccia o un gatto morto contro il vetro della macchina". E Marchionne commenta, riprendendo involontariamente la battuta di Crozza: "Io non voglio essere ringraziato". Poi aggiunge: "Facciamo le persone serie".
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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