28 Febbraio 2002

La mia proposta per lunedì: Beppe Caravita.
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O si muovono concretamente, i nostri dirigenti (a cominciare dal finora
inutile Rutelli)oppure il campo sarà in mano alla radicalizzazione. Su
persone degnissime, per carità, ma radicalizzazione sarà. E saremo battuti
ancora, e ancora.

Una strategia concreta, subito: annunciare a Roma, sabato, misure PRECISE E
VINCOLANTI sulla immediata costruzione di una reale democrazia nell'Ulivo.
Immediate: fare entrare il voto e la consultazione degli elettori nel dna
costitutivo della coalizione, accettando i rischi e accettando la
competizione (cosa che il 60% degli italiani fanno ogni giorno....).

Valerio dice. primarie di collegio. Benissimo, partiamo da lì per le
amministrative. Riportiamo, per ora il Mattarellum nell'ulivo: sistema di
transizione, 75% a primarie e 25% proporzionale. In questo modo anche i
residui burocrati hanno un margine di auto sopravvivenza, il resto lo si
vota (o meglio tele-vota) tra gli aderenti alla immediata ri-costituzione
dei comitati per l'Italia che Vogliamo (tessere aperte, ma ad occhi aperti).

Secondo: immediata costituzione di un gruppo parlamentare unitario, come
chiedono i 160 compagni firmatari, e portale di comunicazione con i
comitati, moderato ma continuamente comunicativo, parlamentare per
parlamentare.

Terzo. marketing politico esteso. Noi dell'Ulivo evolviamo rapidamente verso
la democrazia, collegio per collegio. In modo aperto. E poi voglio vedere,
sui Fatti, chi non ci crede.

Quarto: conferenze di programma nel nuovo portale unitario. E riscrizione
delle vecchie tesi, alla luce di quello spostamento (in atto) che Paolo
Borghi, giustamente, presagisce. Sondaggi, antenne, analisi: ne abbiamo
bisogno.

E così via: parliamo di cose da fare. E su queste discriminiamo una
ripartenza da zero anche con il gruppo dirigente. Attenzione. sapendo che la
casa brucia, e con essa anche un bel pezzo di storia, soprattutto futura,
del Paese.

Mi aspetto questi segnali, sabato. Altrimenti vado a Ostia.

Ostia
Beppe