4 Gennaio 2002

[Gargonza] Re: [Riformando] Ruffolo e l'idea per il centrosinistra

l'intervento di Ruffolo non mi sembra molto diverso dal discorso che Romano Prodi tenne a Formia, in vista delle precedenti elezioni politiche e credo che lo stesso Giuliano Amato quando auspicava il superamento delle definizioni botaniche per giungere a chiamare i partiti con nomi che ne
rispecchiassero le idee fondanti, pensasse ad un partito dei riformisti.
io penso che gli attuali elettori della margherita e gran parte di
quelli dei ds non avrebbero alcun problema a riconoscersi in un'unica
aggregazione riformista, in cui, dirò di più, si riconoscerebbe gran parte degli
elettori che votano l'ulivo pur non appartenendo ai due partiti più consistenti.
probabilmente, attualmente, il partito riformista non avrebbe la forza
di vincere le elezioni da solo, ma alle elezioni si dovrebbe presentare in
una coalizione che vedrà alla sua sinistra un partito dei noglobal ed alla
sua destra un partito di centro che non vuole discostarsi di troppo dallo
scudocrociato.
ma del resto, anche la casa della libertà è una coalizione, in cui,tra
l'altro c'è un partito che non molto tempo fa auspicava la secessione, e
non mi sembra che si straccino le vesti per questo.
il problema è un altro: ci rendiamo conto che mentre noi continuiamo a
ragionare in un'ottica bipolare quel furbacchione di berlusconi mira a
cambiare le regole del gioco (sua specialità) ed a ritornare al sistema
proporzionale in modo da bloccare di nuovo il sistema, mentre i nostri
rapp.ti se ne stanno buoni buoni in attesa dei congressi di primavera
dell'ulivo e della margherita.
e sul presidenzialismo che il polo vede come contrappeso alla devolution
qual'è la posizione del centrosinistra?
perchè non ci battiamo per l'elezione dell' assemblea costituente, in
modo da affrontare seriamente il problema delle riforme e da non ritrovarci
con una Costituzione by berlusca&fini?
Dell'intervento di Ruffolo mi è piaciuto molto il riferimento alla
solidarietà come idea forza del centrosinistra
"Se l'ideaforza fondamentale della destra è il privatismo, in tutte le sue forme,
l'ideaforza della proposta della sinistra dovrebbe essere la
solidarietà, in tutte le sue forme........"
ed il concetto di un partito riformista "Nuovo, non «inventato»: e cioè
radicato nelle tradizioni storiche della sinistra, collocato nello spazio
geopolitico del socialismo europeo".
Io,però, nel mio piccolo, mi sento più vicino all'idea del partito
riformista di Prodi che mira a riunire tutti i riformisti, anche quelli
che non hanno radici socialiste.
nodo essenziale, secondo me, è invertire il modo di rapportarsi agli
schieramenti politici europei. e cioè l'ulivo o il partito dei
riformisti italiano deve avere la forza di essere modello per l'apertura dei
socialisti europei al riformismo cattolico anzichè dividersi in socialisti europei
ed altri.
sicuramente Prodi, come diceva "l'Espresso" qualche tempo fa è l'uomo
che può fare in italia quello che delors ha fatto in francia e cioè far
uscire i cattolici riformisti dal ppe, ma ha anche l'autorità per spingere il pse
a fare dei passi in avanti per aprirsi ad altri riformismi.
se an guarda al ppe, non vedo perchè la margherita( e quindi anche il
ppi) non debba far parte di un nuovo pse, di un partito riformista europeo.

Luigi Famiglietti