ASSOCIAZIONE
TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE
ALLA STAZIONE DI BOLOGNA DEL 2 AGOSTO 1980
VIA POLESE 22 40122 BOLOGNA ITALY
2agost80@iperbole.bologna.it
www.comune.bologna.it/iperbole/2agost80/
COMUNICATO
Il latitante
dei NAR, Pasquale Belsito, viene arrestato il 30 giugno
2001 dalla polizia spagnola e italiana(UCIGOS)a Madrid. Lo cercano dal
settembre '80. Belsito é armato, in mano mostra una pistola. C'è
una
violenta colluttazione sopra un autobus. Belsito viene bloccato, ha in
tasca documenti falsi. Gli investigatori si recano nel suo appartamento.
Trovano denaro, pistole e un laboratorio per falsificare i documenti:
carte d'identità italiane e spagnole e di altre nazionalità,
laboratori
fotografici, patenti.
Per le autorità
spagnole, Belsito era uno snodo della rete dei latitanti
neri in Spagna. E per il nostro paese, é una vecchia conoscenza.
Gli
investigatori lo definiscono "la primula nera". I suoi camerati
lo
chiamano "il macellaio".
1)Sette anni
di reclusione per concorso nell'omicidio del sostituto
procuratore Mario Amato avvenuto poco prima la strage alla stazione di
Bologna.(Roma,1980)
2)Ergastolo
per il conflitto a fuoco dove persero la vita l'agente di
polizia Ciro Capobianco e il terrorista Alessandro Alibrandi(Roma,1981).
3)Condanna
all'ergastolo per gli omicidi degli estremisti di destra Luca
Perucci e Mauro Menucci.
4)Condanna
al carcere a vita del Tribunale francese per aver ferito un
agente della polizia d'oltralpe durante una rapina.
Dopo il suo
arresto, Belsito fa filtrare dal carcere la volontà di
collaborare su alcuni episodi della stagione di violenze dal '77 all'81.
L'avvocato Luigi Mariani che difende i familiari di Fausto Tinelli e
Lorenzo Iannucci,(Fausto e Iaio),uccisi dai NAR nel '78 a Milano, riapre
l'inchiesta ormai archiviata sulla base della presunta collaborazione
di
Belsito.
Il 2 luglio
2001, l'autorevole quotidiano spagnolo El Mundo evidenzia la
possibilità che i recenti trattati tra Italia e Spagna in materia
di
estradizione di terroristi ricercati possano condurre le autorità
a
estradare Belsito "in tempi rapidissimi". Ma le cose non vanno
così
celermente. Il Ministero della Giustizia, interpellato dai giornalisti,
sostiene di aver chiesto l'estradizione il 31 luglio 2001,prima dunque
dei
40 giorni previsti dalla Convenzione Europea. La Commissione sulle
estradizioni spagnole avrebbe concesso l'estradizione tra giugno e luglio
2002. Ad oggi, Pasquale Belsito non é stato ancora estradato in
Italia
nonostante le pressioni e dei familiari delle vittime delle stragi e le
interrogazioni dei Parlamentari Walter Bielli, Paolo Cento e Alfiero
Grandi.
Chiediamo
all'On. Ministro Guardasigilli Roberto Castelli, quali sono gli
impedimenti burocratici che non permettono la consegna di Belsito alle
autorità italiane?
Il Ministero
della Giustizia può diffondere i documenti che provano
l'avvenuta richiesta di estradizione e la risposta della Commissione
spagnola?
IL PRESIDENTE
PAOLO BOLOGNESI
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