27 gennaio
Una giornata da incubo
di A V G
Ero andato a letto ripensando alla telefonata di Berlusconi a Ballarò,
all’insidiosa domanda di Floris: “Presidente, lei è mai andato a cena con
Murdoch?” e a quella da molti attesa che qualcuno, in diretta, prima o poi
dovrebbe decidersi a rivolgergli: “Presidente, cosa ci faceva lei con
Gnutti, la sera che Fiorani lo chiamò a telefono, per riferirgli le
anticipazioni ricevute poco prima dal governatore Fazio?”
Mi sono svegliato per accompagnare mio figlio a scuola e aspettando il
caffé ho acceso il televisore per le prime notizie. Incredibile. Era già
lì, a Uno mattina. Giacca, cravatta, sorriso e acconciatura di ordinanza,
in stridente contrasto col vistoso maglione iridato di Luca Giurato, ma in
sintonia di spirito con i lacché di turno nello studio televisivo.
Sono scappato. Ho lasciato il bambino a scuola e mi sono messo in coda per
entrare in autostrada.Tra un’occhiata furtiva ai giornali e lo sguardo
teso sul veicolo che mi precede, accendo la radio e mi sintonizzo su
Isoradio –103,3 Mhz. Non ci crederete. Non so come abbia fatto, ma me lo
sono ritrovato al posto delle notizie sul traffico.
Volevo gridare, inveire contro qualcuno. Ma ero solo in macchina. Intanto
i giornali annunciavano che sarebbe andato anche da Mimun al Dopo Tg 1
(poteva mancare?), poi a Matrix e chissà forse anche un passaggio al
Grande fratello. Dopo aver già imperversato a Otto e mezzo, Porta a porta,
Il processo di Biscardi e Conferenza stampa. Qualcuno teme il commento
alla prima Enciclica di Benedetto XVI a Telecattolica o a Radio Vaticana.
A mezzogiorno vado a pranzo a casa di un amico, col quale conto di
sfogarmi sapendolo simpatizzante del Cavaliere e vicino ad ambienti di
Forza Italia. Resto, però, disarmato quando poco dopo l’inizio della
discussione, suo figlio, a cui sono molto affezionato, mi si avvicina e mi
dice: “Sai zio, papà mi ha detto che Berlusconi scriverà una letterina
alla mia sorellina e forse ci sarà un regalo anche per me”. Mi sono cadute
le braccia. Ho perso l’appetito, la pazienza ed anche la voglia di
polemizzare.
Giornata nera. L’overdose di apparizione in TV autoalimenta un eccesso di
presenza anche sulla carta stampata. Torno a casa e cerco di rifugiarmi
nel mio angolo web, dal quale comunico con mezzo mondo. E qui accade
l’imprevedibile. Mentre passo da un sito all’altro in internet, controllo
la posta e rispondo a qualche e-mail, comincia a materializzarsi sul mio
schermo la sua foto. Resto esterrefatto. Improvvisamente mi torna in mente
il messaggio a cui non avevo dato seguito, che minacciava: “Se non lo
inoltri ti si installerà una foto di Berlusconi come sfondo del deskstop,
per sempre!” Oddio, è successo.
In preda alla disperazione spengo tutto e decido di andare a letto e dopo
un po’ finalmente mi addormento. Indovinate un po’ cosa ho sognato? Un
vero e proprio incubo, roba da infarto. E poi dicono che è in calo di
consensi.