Chi inquina paga
L'imposizione ambientale può e deve essere utilizzata
come strumento di tutela dell'ambiente, di stimolo all'innovazione
tecnologica, di disincentivo all'utilizzo di sostanze dannose.
L'introduzione di una imposta sull'emissione di biossido di
carbonio ("carbon tax") finalizzata a scoraggiare gli inquinanti,
oltre a ridurre i danni ambientali, potrebbe consentire altri
vantaggi in termini di redistribuzione dei carichi fiscali.
In particolare, potrebbe finanziare sgravi IRPEF e degli oneri
sulle imprese divenendo strumento di promozione di nuova occupazione.
Qualsiasi imposizione ambientale deve tuttavia rispettare il
principio di non penalizzare la competitività delle imprese
italiane: per questo occorre un sistema di imposte comuni europeo,
condizione indispensabile per introdurre la "carbon tax" anche
nel nostro Paese. L'Italia si farà perciò promotrice
presso i partner europei della realizzazione di sistemi di fiscalità
ecologica.
Altri interventi fiscali finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente
potrebbero riguardare sistemi di pedaggio per l'accesso ai centri
storici, l'aumento dell'imposizione sullo stazionamento, la
tassazione dei rifiuti, anche nella prospettiva di un maggior
coinvolgimento delle autonomie locali.