La
storia de L'Ulivo: IL PROGRAMMA
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Tesi
per la definizione
della piattaforma programmatica de L'Ulivo
Uno Stato che funziona:
forma di governo ed elezioni
Un
patto da riscrivere insieme
La
garanzia della libertà di individui e gruppi e del
rispetto dei diritti può ammettere solo i vincoli necessari
ad assicurarla. Per questo il Governo della società
deve essere al tempo stesso rappresentativo delle esigenze
dei cittadini e delle loro libere associazioni, e responsabile.
Da
ciò discende oggi l'opportunità di modifiche
costituzionali, da realizzare nel pieno rispetto del procedimento
prescritto dalla Costituzione.
Il
mandato che chiediamo agli elettori su questi temi non ha
lo stesso significato di quello sugli ulteriori contenuti
programmatici in cui è giusto che la maggioranza applichi
il suo programma. Sulle regole comuni il mandato è
per aprire un confronto aperto e libero, non per conclusioni
unilaterali.
Completare
la transizione
Il
nostro Paese ha bisogno di completare la transizione aperta
dalla stagione referendaria senza indugiare oltre in una terra
di nessuno dove rischiano di cumularsi i difetti del vecchio
sistema e quelli del nuovo.
Si
tratta di rifarsi allo spirito riformatore di quella stagione
per realizzare un equilibrio organico tra diritti della maggioranza
e contropoteri dell'opposizione, nonché tra centro
e periferia all'insegna di un federalismo cooperativo.
Il
fondamento di una nuova forma di governo: partiti responsabili,
non formazioni intermittenti.
La
nuova forma di governo che è necessaria, modellata
sull'esperienza delle grandi democrazie parlamentari del Continente,
si fonda non sulla distruzione dei partiti, sostituendoli
con aggregazioni e limitate al momento elettorale. Dai partiti
del passato che interferivano con la vita delle istituzioni
si deve passare, anche attraverso nuove regole, a partiti
programmatici che si impegnano a perseguire obiettivi di legislatura
e che ne rispondono con un preciso mandato politico davanti
ai cittadini-arbitri.
Il
Governo del Primo Ministro
Per
ottenere questi risultati appare opportuna nel nostro Paese
l'adozione di una forma di governo centrata sulla figura del
Primo Ministro investito in seguito al voto di fiducia parlamentare
in coerenza con gli orientamenti dell'elettorato. A tal fine
è da prevedere, sulla scheda elettorale, l'indicazione
- a fianco del candidato del collegio uninominale - del partito
o della coalizione alla quale questi aderisce e del candidato
premier da essi designato.
Secondo
i modelli vigenti negli altri Paesi in cui la forma di governo
si orienta intorno al Primo Ministro, appare opportuno dare
vita ad una convenzione costituzionale secondo la quale un
cambiamento di maggioranza di Governo richieda di norma e
comunque in tempi brevi lo scioglimento della Camera politica
e il ricorso a nuove elezioni. Viceversa resta possibile la
sostituzione del Premier all'interno della medesima maggioranza
col metodo della sfiducia costruttiva.
Ai
fini di una maggiore legittimazione democratica per ciò
che concerne il sistema elettorale, appare preferibile l'adozione
del collegio uninominale maggioritario a doppio turno di tipo
francese.
La
garanzia del Capo dello Stato
Al
Capo dello Stato è affidata la funzione di garante
delle regole e rappresentante della unità del Paese
e della continuità delle istituzioni democratiche.
Questa alta funzione di equilibrio costituzionale deve essere
marcata, rivedendo le modalità di elezione in modo
da sottrarla alla maggioranza parlamentare pro tempore, esaminando
varie possibili modalità, compresa la sua elezione
diretta.
Procedure
per la definizione delle riforme
Per
quanto riguarda le procedure per la definizione delle riforme
e per il loro coordinamento complessivo, può essere
prevista l'istituzione con legge costituzionale di una Commissione
Bicamerale con compiti redigenti.