ROMA - L'Italia torna in ''serie A'' per la finanza internazionale:
Moodys' - che nel 1992 aveva retrocesso l'Italia togliendole
il massimo del voto (la celebre tripla A) - ha annunciato di
aver elevato ad ''AAA'' il grado di affidabilita' per il debito
estero in obbligazioni e depositi bancari di Italia, Belgio,
Finlandia, Irlanda, Spagna e Portogallo in seguito alla decisione
del consiglio europeo di ammettere i sei paesi a pieno titolo
nel gruppo di paesi che aderiranno all'euro dal primo gennaio
1999. Gli altri cinque paesi aderenti all'euro godono gia' della
tripla A.
La decisione di Moody's era stata preannunciata a meta' marzo
in uno studio sulle conseguenze dell'euro accompagnato da un
''innalzamento'' delle prospettive attribuite all'Italia (da
'stabili' a 'positive').
Moody's - la maggiore agenzia internazionale per la valutazione
dell'affidabilita' creditizia insieme a Standard and Poor's
- aveva annunciato il 18 marzo scorso che, in previsione della
''forte probabilita'' che l'Italia venisse ammessa all'euro,
aveva posto il paese sotto osservazione per un possibile innalzamento
del ''rating'' relativo alle emissioni e ai depositi in valuta,
insieme a Belgio, Finlandia, Irlanda, Portogallo e Spagna.
Moody's - che annuncia con la decisione del 4 maggio di ''aver
concluso il procedimento avviato il 18 marzo - aveva anche reso
noto di aver innalzato a ''positive'' le previsioni riguardanti
le emissioni in lire e in valuta dell'Italia (allora AA3) e
della Spagna (AA2) ''in seguito al forte miglioramento mostrato
da entrambi i governi nella performance dei rispettivi conti
pubblici''. Restavano invece ''stabili'' le prospettive che
l'agenzia internazionale assegna alle emissioni del Belgio (AA1)
e del Portogallo (AA2).
La decisione annunciata il 4 maggio da Moody's parte dalla
constatazione che l'Italia, insieme agli altri cinque paesi
europei promossi, e' stata ammessa al primo gruppo di paesi
aderenti all'Unione monetaria insieme ai cinque paesi che godono
oggi della massima valutazione (la ''tripla A'') e, cioe', Germania,
Francia, Austria, Olanda e Lussemburgo. Anche se la promozione
non riguarda le pagelle che Moody's assegna ai singoli paesi
per valutarne l'affidabilita' ma solo il ''rating'' delle emissioni
in valuta estera che qualsiasi emittente operante nel paese
puo' vedersi assegnato, si tratta di un nuovo passo in direzione
del ritorno dell'Italia nella parte alta della classifica finanziaria
internazionale dalla quale era stata estromessa nel 1991.
''Italia e Spagna - affermava Moody's il 18 marzo scorso -
hanno compiuto sensibili miglioramenti nelle loro politiche
di ilancio negli ultimi anni e saranno quindi tra coloro che
beneficeranno di piu' da una situazione 'ambientale' di bassi
tassi d'interesse grazie agli effetti positivi che questa avra'
sull'onere del loro debito pubblico e sull'attivita' economica
in generale.