
Gli
Interventi
Alberto Monticone
Laicità e Fedi
Nel
suo intervento Monticone ha sottolineato che con laffermarsi
nel 1900 della democrazia rappresentativa nei paesi più sviluppati,
è venuta meno la motivazione rivoluzionaria e con essa quella
sospensione della distinzione tra ideologia e prassi che abbiamo
visto connotare non poche nascite di nazioni indipendenti.
Per
la democrazia bisogna sempre lottare poiché essa è sempre soggetta
a deterioramenti e persino a crisi profonde; ma tale impegno
per sostenere e ravvivare il sistema democratico non può non
realizzarsi che attraverso la caratteristica essenziale della
democrazia stessa: la ricerca del bene comune di tutta la società
senza il prevalere di divisioni o di interessi di parte.
Anche
in Italia questa democrazia inquieta rese difficile il dispiegarsi
delle decisioni dei costituenti e la piena realizzazione del
patto civile scritto nella carta del 48.
In questa
lobbiettivo comune di porre le basi della repubblica sul
fondamento della convivenza e della cooperazione delle diverse
culture, presenti nel tessuto sociale del paese, venne largamente
disatteso perché movimenti politici partiti e fedi ritennero
di poter usare proprio la strumentazione democratica e costituzionale
per un successo della propria parte.
Quasi
per una contraddizione della storia, però lanima ideologica
del confronto politico per circa un ventennio impedì il degrado
della democrazia e garantì una certa laicità della politica
attraverso laperta manifestazione delle appartenenze ed
il riconoscimento di fatto della neutralità delle istituzioni.
Ma quando
i partiti, pur continuando ancora a riferirsi alle rispettive
ideologie ne persero di vista la motivazione etica e il nutrimento
culturale, gli schieramenti apparvero quali strumenti delle
loro parti.
La riduzione
della politica a mera prassi di buon governo o di spartizione
del potere faceva svanire ogni laicità: lintellettuale
o luomo di stato organico al partito non era più portatore
di contenuti, ma rappresentante di interessi senza la necessaria
mediazione ai fini del bene comune.
Monticone
ha inoltre rimarcato che soltanto una grande visione politica
ispirata ai calori dellumanità presenti ed operanti nella
storia di oggi può essere laico: il massimalismo pratico ed
il clericalismo sono sempre in agguato nella politica del contrattualismo
spicciolo.
Il modello
resta, sotto il profilo metodologico , lidea forza della
costituzione del 48.
La laicità
richiede una precisa storicizzazione ed è necessario valutare
quali sono oggi i dati culturali e sociali ai quali fare riferimento
per un ritorno laico ed insieme ideale alla politica.
Sarebbe
gravemente errato procedere al confronto fra le diverse parti
sulla base di meri accordi di ritocchi costituzionali così come
sarebbe assai rischioso cercare di riordinare il panorama delle
forze politiche costituendo partiti di aggregazione funzionali
al sistema maggioritario.
I partiti
non possono essere creati da alcuni protagonisti, a sinistra,
a destra, al centro: essi non possono non nascere esclusivamente
dalla società, dai cittadini, prima ancora dei momenti elettorali
di schieramento.
Se non
fosse così non vi sarebbe piena autonomia e laicità della politica.
La sfida vera del nostro tempo non è a livello centrale parlamentare
e governativo, ma sul terreno della formazione del consenso
e principalmente su quello della sorgente delle idee e delle
convinzioni profonde e diffuse.
Tra
le forze politiche oggi protagoniste dello sforzo di rinnovamento
della politica, LUlivo è indubbiamente un fenomeno nuovo
e per diversi riguardi anomalo.
Non
è un movimento di carattere ideologico alla maniera dei vecchi
partiti e quindi apparirebbe immune dai pericoli di mancanza
di laicità che hanno accompagnato ed accompagnano le politiche
ideologiche.
Tuttavia,
se esso si identifica esclusivamente con il suo programma (88
tesi) ricade nel caso di quelle formazioni che basandosi unicamente
su obbiettivi di programma non rispondono ai compiti di interpretazione
e di mediazione propri della funzione laica dellazione
politica.
LUlivo
possiede una sua originalità che risiede nella sua finalità
essenziale di fare politica con riferimento alle opinioni, ai
convincimenti profondi alle attese dei cittadini, sul fondamento
di una precisa scelta di progresso e di giustizia sociale.
Tale
scopo di riconciliare i cittadini con la politica si è manifestato
in due modi principali; lascolto della società e la ricerca
di un rinnovato patto civile nella concretezza dellazione
politica.
Questa
capacità di radicarsi nella società, di mediarne le istanze,
di non assolutizzare se stesso in maniera tipicamente laica
di agire politicamente.
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