La riforma dell'ONU
Malgrado i segnali di grande debolezza dimostrati dalle Organizzazioni
internazionali, il sistema multilaterale va preservato e migliorato
con grande determinazione ed urgenza per bloccare l'offensiva
del nazionalismo.
Anche nei confronti del sistema multilaterale l'Italia si trova
in una posizione difensiva. E' quindi essenziale che il Paese
reagisca elevando il livello di partecipazione alle iniziative
intraprese dalle organizzazioni internazionali e promuovendo
attivamente la riforma dei loro meccanismi istituzionali e delle
loro politiche.
Fra i principi informatori della riforma delle principali organizzazioni
internazionali vanno sempre tenuti presenti l'imparzialità,
l'efficacia e la partecipazione.
Per l'ONU si deve proporre una maggiore rappresentatività
ed efficacia del Consiglio di sicurezza attraverso: l'aumento
del numero dei membri con la creazione di una terza categoria
di candidati, intermedia fra i membri permanenti e quelli a
rotazione; il risalto da dare, nella scelta dei nuovi membri,
al criterio dell'effettivo contributo che ciascun paese sta
fornendo; l'introduzione di limitazioni al diritto di veto.
Nelle operazioni di mantenimento della pace e militari, l'ONU
potrebbe migliorare la propria efficacia attraverso: il rafforzamento
del quartiere generale a New York; l'utilizzazione di personale
qualificato da formare attraverso specifici centri di addestramento;
la concessione, sulla base di un chiaro mandato, di una delega
più ampia, sia politica che militare, a chi opera sul
terreno; la creazione, sulla base di accordi con gli Stati,
di unità militari da utilizzare per le operazioni delle
Nazioni Unite; l'intensificazione della cooperazione con le
organizzazioni regionali, che talora, come nel caso della NATO
nel contesto europeo, possono offrire un contributo decisivo
al mantenimento e ristabilimento della pace.
L'ONU dovrà inoltre accentuare il proprio impegno nel
controllo del rispetto dei diritti umani, coordinare meglio
le agenzie specializzate per la promozione del progresso economico
e sociale, rafforzare gli strumenti per uno sviluppo ecologicamente
sostenibile, definire standard e principi comuni, nel rispetto
delle varie tradizioni culturali e religiose.
Per far fronte alla crisi finanziaria dell'organizzazione occorre
da un lato accrescere l'efficienza generale del sistema, dall'altro
contare anche su nuove fonti proprie, come la tassazione di
alcuni servizi internazionali.