Tesi n° 57
La questione
delle abitazioni

Il mercato italiano è
caratterizzato da un grande frazionamento e diffusione della proprietà, sia nel settore
abitativo che in quello non abitativo, e quindi dalla prevalenza della domanda e
dell'offerta di immobili in proprietà, rispetto a quelli in locazione.
Questo fenomeno è dovuto alle
legislazioni vincolistiche che hanno fortemente compresso l'offerta di immobili in
locazione. Gli abusi che sono derivati dai pur complicati e spesso vessatori vincoli
urbanistici hanno ulteriormente penalizzato l'attività di costruzione legittima.
La disponibilità complessiva di immobili
appare oggi sostanzialmente adeguata, anche se caratterizzata da forti squilibri
geografici e tipologici rispetto alle necessità.
La recente crisi congiunturale è stata
aggravata, nel settore, dal forte aumento del carico fiscale sugli immobili.
In questo quadro occorre:
- procedere nella liberalizzazione delle
locazioni e semplificare le procedure nei cambiamenti di destinazione d'uso, negli
accorpamenti e nei frazionamenti, al fine di dare luogo ad un incremento dell'offerta di
abitazioni, senza dovere espandere ulteriormente la quantità di superfici edificate;
- ridefinire la politica dell'intervento
pubblico, in particolare nel settore abitativo per le categorie più deboli, per evitare
che la privatizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti pubblici si
traduca in una contrazione dell'offerta di alloggi a buon mercato;
- riesaminare l'imposizione fiscale sulle
compravendite, che contribuisce sensibilmente all'irrigidimento del mercato (vedi
"Come tassare gli immobili");
- rivedere le norme urbanistiche ed
amministrative a livello centrale e locale, per mantenere le necessarie salvaguardie senza
tuttavia penalizzare indiscriminatamente ogni possibilità di nuove costruzioni, ma
favorendo soprattutto il riutilizzo e il recupero del già costruito.
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