Tesi n° 21
Giusta punizione, ma punizione giusta

Le nostre priorità sono:
- potenziamento delle pene non detentive e
creazione di nuove forme di espiazione;
- rilancio della finalità educativa del
carcere.
I due problemi maggiori del sistema
penitenziario sono:
- l'eccesso di popolazione carceraria
rispetto alle strutture e al personale;
- il trattamento insoddisfacente,
soprattutto a causa del sovraffollamento, che non attua il principio costituzionale della
rieducazione.
Si devono seguire innanzitutto le
indicazioni della Corte Costituzionale relative al diritto del condannato al riesame
periodico dell'espiazione, per accertarne l'efficacia rieducativa e alla ricerca di misure
alternative alla detenzione. In particolare si dovranno potenziare le pene non detentive
già esistenti, come la pena pecuniaria, proporzionata al reddito del condannato, e le
prestazioni di pubblica utilità. Nuove forme di pena potrebbero essere gli arresti del
tempo libero o di fine settimana, le sanzioni interdittive o incapacitative, l'affidamento
in prova, la semilibertà o la detenzione domiciliare.
Il secondo obiettivo, il rilancio della
finalità educativa, può essere perseguito oltre che dalla diminuzione della popolazione
carceraria, anche mediante la creazione di circuiti differenziali per soggetti
appartenenti alla criminalità organizzata, per soggetti a bassa pericolosità, per la
delinquenza individuale tradizionale, per i tossicodipendenti, per i malati (soprattutto
di AIDS), per i detenuti extracomunitari. |