Tesi n° 1
Uno Stato che
funziona: forma di governo ed elezioni
Un patto da riscrivere insieme
La garanzia della libertà di individui e
gruppi e del rispetto dei diritti può ammettere solo i vincoli necessari ad assicurarla.
Per questo il Governo della società deve essere al tempo stesso rappresentativo delle
esigenze dei cittadini e delle loro libere associazioni, e responsabile.
Da ciò discende oggi l'opportunità di
modifiche costituzionali, da realizzare nel pieno rispetto del procedimento prescritto
dalla Costituzione.
Il mandato che chiediamo agli elettori su
questi temi non ha lo stesso significato di quello sugli ulteriori contenuti programmatici
in cui è giusto che la maggioranza applichi il suo programma. Sulle regole comuni il
mandato è per aprire un confronto aperto e libero, non per conclusioni unilaterali.
Completare la transizione
Il nostro Paese ha bisogno di completare
la transizione aperta dalla stagione referendaria senza indugiare oltre in una terra di
nessuno dove rischiano di cumularsi i difetti del vecchio sistema e quelli del nuovo.
Si tratta di rifarsi allo spirito
riformatore di quella stagione per realizzare un equilibrio organico tra diritti della
maggioranza e contropoteri dell'opposizione, nonché tra centro e periferia all'insegna di
un federalismo cooperativo.
Il fondamento di una nuova forma di
governo: partiti responsabili, non formazioni intermittenti.
La nuova forma di governo che è
necessaria, modellata sull'esperienza delle grandi democrazie parlamentari del Continente,
si fonda non sulla distruzione dei partiti, sostituendoli con aggregazioni e limitate al
momento elettorale. Dai partiti del passato che interferivano con la vita delle
istituzioni si deve passare, anche attraverso nuove regole, a partiti programmatici che si
impegnano a perseguire obiettivi di legislatura e che ne rispondono con un preciso mandato
politico davanti ai cittadini-arbitri.
Il Governo del Primo Ministro
Per ottenere questi risultati appare
opportuna nel nostro Paese l'adozione di una forma di governo centrata sulla figura del
Primo Ministro investito in seguito al voto di fiducia parlamentare in coerenza con gli
orientamenti dell'elettorato. A tal fine è da prevedere, sulla scheda elettorale,
l'indicazione - a fianco del candidato del collegio uninominale - del partito o della
coalizione alla quale questi aderisce e del candidato premier da essi designato.
Secondo i modelli vigenti negli altri
Paesi in cui la forma di governo si orienta intorno al Primo Ministro, appare opportuno
dare vita ad una convenzione costituzionale secondo la quale un cambiamento di maggioranza
di Governo richieda di norma e comunque in tempi brevi lo scioglimento della Camera
politica e il ricorso a nuove elezioni. Viceversa resta possibile la sostituzione del
Premier all'interno della medesima maggioranza col metodo della sfiducia costruttiva.
Ai fini di una maggiore legittimazione
democratica per ciò che concerne il sistema elettorale, appare preferibile l'adozione del
collegio uninominale maggioritario a doppio turno di tipo francese.
La garanzia del Capo dello Stato
Al Capo dello Stato è affidata la
funzione di garante delle regole e rappresentante della unità del Paese e della
continuità delle istituzioni democratiche. Questa alta funzione di equilibrio
costituzionale deve essere marcata, rivedendo le modalità di elezione in modo da
sottrarla alla maggioranza parlamentare pro tempore, esaminando varie possibili modalità,
compresa la sua elezione diretta.
Procedure per la definizione delle riforme
Per quanto riguarda le procedure per la
definizione delle riforme e per il loro coordinamento complessivo, può essere prevista
l'istituzione con legge costituzionale di una Commissione Bicamerale con compiti
redigenti. |