![]() |
At 00:16 27.06.00 , Salvatore CAMAIONI wrote: > > Da Francesco P. Forti: > >. Il calvario del sud nasce dal fatto che si tenta >>di imporre la mentalita' del nord (ed il suo funzionario) al sud > > Magari fosse così. Il calvario del sud purtroppo ha ben altre radici, >che nulla hanno da vedere con un'asserita imposizione della mentalità del >nord. Al sud è stato imposto il modello amministrativo piemontese, ma ciò >non ha determinato "il calvario del sud". Ho dimenticato di scrivere _anche_ e cio' di ascrivere qualla come concausa. Se comunque, visto che ci siamo, si elencassero le cause, potremmo essere a meta' dell'opera per vedere le possibili soluzioni. >. Il federalismo non fa questo errore >>e lascia ad ogni territorio la liberta' di sviluppare il suo modello >>organizzativo, il quale poi potrea' liberamente confrontarsi >>con gli altri, liberi di migliorarsi, senza imposizioni. > > Il fatto è che il federalismo non si limita a questo e fa ben altro. Ne >abbiamo parlato tante volte in questa lista. D'accordo, non fa solo questo. Ma questo lo fa ed e' un fatto positivo. Di solito si elencano i fatti positivi su cui si e' d'accordo e si da' loro un peso. Idem con i fatti negativi (e anche il federalismo ha aspetti negativi). La bilancia pende da una parte o dall'altra a seconda di come valutiamo certe cose, a seconda della nostra visione del mondo. Poi si decide, a maggioranza, di solito. Dopo avere discusso e sviscerato i problemi. Piu' si discute e maggiori sono le possibilita' di arrivare ad una buona decisione. Ragionata e razionale. Pero' sul concreto delle mie risposte non ho mai visto nulla di diverso che la riproposizione della paura di future fregature e l'additare il federalismo polista. Cosi' finiamo per essere un movimento conservatore, che resiste al cambiamento proposto da altri. Siamo conservatori sulle pensioni, sulla sanita', sul federalismo e poi ci lamentiamo che i giovani non ci votano. Saluti, Francesco ![]() |