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Dice Flavio Mobiglia: >Quindi, se dobbiamo dare un giudizio sul federalismo, non sognamoci di >confonderlo col surrogato transgenico adulterato che il partito-azienda >(Formigonsilviocentrico per definizione, anzi per dogma) ci spaccera' per >tale... ci vorra' poco, portate pazienza. >Nel polo ci sono pochi federalisti moderni, ma molti nostalgici >"federali"... E' verissimo, ma purtroppo questo "surrogato transgenico adulterato" è l'unico modello di federalismo che si sta imponendo. Io non sono federalista -come sanno tutti quelli che hanno la cortesia di leggere i miei messaggi in questa lista- ma capisco il senso di frustrazione che assale chi si batte per un'idea nella quale si crede e nel vederla poi tradotta in una realtà repellente. Penso debbe essere lo stesso sentimento provato dai socialisti riformisti ai tempi della guerra fredda, quando oltre cortina il socialismo "reale" li bollava come utopisti, borghesi, se non addirittura socialfascisti. In tema di federalismo mi pare si stia riproducendo la stessa dicotomia, tra un federalismo che in altra occasione ho qualificato "gentile e solidale", che resta però nel limbo delle buone intenzioni, ed un federalismo che a questo punto si potrebbe definire "reale", che presenta il volto torvo dei Bossi e dei Formigoni e che si sta realizzando nelle regioni del nord. Se i federalisti "gentili e solidali" provassero a dirigere le loro polemiche verso questi federalisti "reali" piuttosto che sugli "unitari" si renderebbe un miglior servizio alla democrazia ed al Paese. Cordiali saluti Salvatore Camaioni ![]() |