[RIFORMANDO:508] Re: [GARGONZA:8734] esiti referendari
box.tin.it da Rho  Giovedi`, 25 Maggio 2000

Ciao Lorenzo,

Il fatto e' che I grandi temi, immancabilmente, comportano un interesse
della gente, degli elettori, ed e' stata una prova importante l'Euro. Nerio
Nesi, per la sua parte, ha individuato 20 grandi opere pubbliche, una per
ogni regione, per il rilancio delle infrastrutture.
Se si decidesse adesso la pedemontana in Lombardia, il ponte sullo stretto
in Sicilia e Calabria, o l'ammodernamento della Napoli-Reggio Calabria,
tutte le persone interessate sarebbero coinvolte e potrebbero esprimere un
giudizio (forse positivo).
Definire un contratto d'area, come quello di Crotone, in Sardegna
permetterebbe investimenti e speranze negli abitanti, e non e' poco per chi
ha problemi e sale su torri di 20 metri minacciando il suicidio, quando
perde l'unico e possibile posto di lavoro.
Io, pur interessandomi da quasi trent'anni di politica, ho una radicata
cultura aziendale, e posso dirti che ogni qualvolta si deve decidere come
fare le cose, queste non si fanno mai. Le cose si fanno sempre quando si
decide di farle, il metodo viene adattato alle esigenze.
Formigoni ha stravinto anche per un certo decisionismo che ha mostrato, per
la Sanita', per Malpensa, per alcune decisioni. Ha inaugurato il tunnel a
Lecco dicendo che era merito suo (ma I lavori erano partiti dieci anni fa ).
Bisogna fare qualcosa, almeno dare l'impressione di occuparsi dei cittadini.
Per me era meglio se D'Alema cadeva su una questione di principio, ad
esempio gli sgravi fiscali, o liberizzazione di alcune cose, o una legge per
la disoccupazione come era venuta fuori a Lisbona, cosi' come ha rischiato,
ed a ragione, per la Telecom, piuttosto che per un voto elettorale dove lui
non aveva alcuna colpa.
Sono d'accordo con te che in questo momento chi ha due deputati puo' dire di
no e far cadere un governo. Ma chi avrebbe il coraggio di fare cadere il
governo sulla decisione di fare il ponte sullo stretto (con appoggio
evidente di qualche milione di persone)? La gente non e' stupida. Bertinotti
direbbe no? E Mastella cosa direbbe se oltre al ponte sullo stretto verrebbe
creato un mega parco eco-turistico sul Vesuvio (Pompei, etc..) con
potenziamento delle strutture dei trasporti e ricettive di tutta la
Campania?
Primis vivere, deinde filosofare ("per prima cosa le cose necessarie alla
vita, poi le cose ad essa complementari" avrei tradotto qualche anno fa).
Uomini che hanno conquistato il mondo dicevano cosi'. Perche' non possiamo
provare a emularli? Primis vivere, deinde filosofare : e' vero che siamo nel
tempo di Internet, ma mi sarebbe piaciuta piu' quasta frase che non "I care"
a distinguere un congresso di svolta e di appoggio ad un governo.
Ho presentato da anni ai DS un progetto per la costituzione di una agenzia
per le tecnologie in Italia, come ci sono in tutti I paesi avanzati e che
puntano sulle tecnologie (in alcuni ci sono addirittura I ministeri, come in
Giappone : Ministero della Elettronica, altro che la ricerca scientifica in
Italia, gestita ed organizzata come tutti sanno). Pensi che qualcuno si sia
mai interessato o lo abbia ritenuto degno almeno di una risposta diversa da
"si, interessante, ne parleremo in seguito", anche cruda del tipo : non
serve, e' inutile, e' impostato male, non abbiamo uomini, mezzi?
La risposta e' simile a quella dei disoccupati del Sud da parte di D'Alema :
con Sviluppo Italia creeremo tanti posti di lavoro, si al Nord e nel
frattempo dopo due anni l'agenzia e' stata chiusa con tanti miliardi di
deficit e zero, dicasi zero progetti.
Pensi che anche questo sia un problema di meccanismi elettorali?
Quando si era forti non si poteva presentare il doppio turno e semi
presidenzialismo uscito fuori dalla Bicamerale e chiedere allora il parere
al popolo, non il permesso a Berlusconi e Fini, o forse qualcuno voleva
andare al governo e fare fuori Prodi?
Morale della favola : adesso adotteremo il sistema tedesco (se I sondaggi
daranno certezza a Berlusconi che vince lo stesso) , ma non mi sembra che
fosse il programma dell'Ulivo, non era dell'opposizione? Per giunta
azzeriamo la riforma sanitaria (adesso dicono che non ci sono I soldi,
mentre sei mesi fa c'erano), quella scolastica non la completiamo, e
torniamo indietro sulla par conditio + scuse al Polo. Della serie abbiamo
scherzato, pero' elettori ricordate noi siamo I piu' seri, quelli
disinteressati, I veri paladini del progresso e delle facie sociali piu'
deboli.
Probabilmente molta gente non e' piu' disposta a credere ai proclami , ma si
accontenta di pesare chi parla, promette e non fa.

Quindi ripeto, penso che dobbiamo agire, nel bene o nel male, muoverci non
discutere, fare qualcosa e dare l'impressione di essere vivi e propositivi.
Non siamo sconfitti se pensiamo di non esserlo.  Sursum corda,
rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo sodo. Che la riforma elettorale la
faccia qualche altro, con Bicamerali, Costituenti, Referendum , etc.., che
noi facessimo lavoro, sostegno, sviluppo, ammodernamento, sicurezza, accordi
internazionali.

A presto, Michele Corvo







-----Original Message-----
From:	riformando@perlulivo.it [mailto:riformando@perlulivo.it] On Behalf Of
lorenzo
Sent:	Wednesday, May 24, 2000 9:14 PM
To:	Multiple recipients of list RIFORMANDO
Subject:	[RIFORMANDO:507] Re: [GARGONZA:8734] esiti referendari

mcsummit@tin.it scrive:

>Quindi spostiamo la discussione su altri temi, aggiriamo gli ostacoli, non
>parliamo piu' di legge elettorale, occupiamoci di altro, spostiamo
>l'attenzione e gli interessi degli elettori su altre problematiche.
>L'Italia ha grandi temi da affrontare : la disoccupazione, la sicurezza,
>l'ammodernamento, l'inflazione, la politica estera nel Mediterraneo.

1-Non potrei essere piu' d'accordo con te, se non per un problema
insormontabile che subito sbarra la strada alle tue (buone) intenzioni. in
Italia c'e' una democrazia bloccata che impedisce ogni azione di governo, e
ben se ne e' accorto lo stesso d'Alema, che aveva delle idee chiare su
alcune riforme da fare (dalle pensioni ad altri temi sociali) ma non aveva
la struttura politica necessaria per realizzarle.

2-Perche'? Immaginiamo che tu volgia fare un'opera pubblica. Ti direbbe di
si' Mastella, di si' Cossutta, ti direbbero di no i Verdi, e tutto si
bloccherebbe. Vuoi fare una riforma delle carceri? Ti direbbero di si i
Verdi, di no Mastella, e tutto finirebbe li. E se volessimo una scuola
migliore? Direbbe di sì Dini, di no Cossutta, e saremmo di nuovo fermi. E
puoi andare avanti cosi' all'infinito per ogni grande riforma o ogni
dettaglio piu' o meno rilevante. Con uno zoo di politicanti da strapazzo
che sono li solo per rompere, c'e' poco da scherzare.

3-Quindi? Coloro (e io fra questi) che pensano siano da rivedere le
istituzioni, si rendono conto che fanno discorsi che possono apparire ed
essere lontani dalla gente.
Ma questi discorsi non possono essere che dei presupposti perche' si crei
una struttura politico/amministrativa in grado di compiere quelle azioni
concrete cui accenni, e che (come giustamente dici tu) non continui a
aumentare le tasse e nel contempo a dilapidare ogni maggior gettito in puri
e purissimi sprechi senza produrre alcunche' di utile.
Peggio di cosi' ...
saluti
lorenzo

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