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Ciao Lorenzo, Il fatto e' che I grandi temi, immancabilmente, comportano un interesse della gente, degli elettori, ed e' stata una prova importante l'Euro. Nerio Nesi, per la sua parte, ha individuato 20 grandi opere pubbliche, una per ogni regione, per il rilancio delle infrastrutture. Se si decidesse adesso la pedemontana in Lombardia, il ponte sullo stretto in Sicilia e Calabria, o l'ammodernamento della Napoli-Reggio Calabria, tutte le persone interessate sarebbero coinvolte e potrebbero esprimere un giudizio (forse positivo). Definire un contratto d'area, come quello di Crotone, in Sardegna permetterebbe investimenti e speranze negli abitanti, e non e' poco per chi ha problemi e sale su torri di 20 metri minacciando il suicidio, quando perde l'unico e possibile posto di lavoro. Io, pur interessandomi da quasi trent'anni di politica, ho una radicata cultura aziendale, e posso dirti che ogni qualvolta si deve decidere come fare le cose, queste non si fanno mai. Le cose si fanno sempre quando si decide di farle, il metodo viene adattato alle esigenze. Formigoni ha stravinto anche per un certo decisionismo che ha mostrato, per la Sanita', per Malpensa, per alcune decisioni. Ha inaugurato il tunnel a Lecco dicendo che era merito suo (ma I lavori erano partiti dieci anni fa ). Bisogna fare qualcosa, almeno dare l'impressione di occuparsi dei cittadini. Per me era meglio se D'Alema cadeva su una questione di principio, ad esempio gli sgravi fiscali, o liberizzazione di alcune cose, o una legge per la disoccupazione come era venuta fuori a Lisbona, cosi' come ha rischiato, ed a ragione, per la Telecom, piuttosto che per un voto elettorale dove lui non aveva alcuna colpa. Sono d'accordo con te che in questo momento chi ha due deputati puo' dire di no e far cadere un governo. Ma chi avrebbe il coraggio di fare cadere il governo sulla decisione di fare il ponte sullo stretto (con appoggio evidente di qualche milione di persone)? La gente non e' stupida. Bertinotti direbbe no? E Mastella cosa direbbe se oltre al ponte sullo stretto verrebbe creato un mega parco eco-turistico sul Vesuvio (Pompei, etc..) con potenziamento delle strutture dei trasporti e ricettive di tutta la Campania? Primis vivere, deinde filosofare ("per prima cosa le cose necessarie alla vita, poi le cose ad essa complementari" avrei tradotto qualche anno fa). Uomini che hanno conquistato il mondo dicevano cosi'. Perche' non possiamo provare a emularli? Primis vivere, deinde filosofare : e' vero che siamo nel tempo di Internet, ma mi sarebbe piaciuta piu' quasta frase che non "I care" a distinguere un congresso di svolta e di appoggio ad un governo. Ho presentato da anni ai DS un progetto per la costituzione di una agenzia per le tecnologie in Italia, come ci sono in tutti I paesi avanzati e che puntano sulle tecnologie (in alcuni ci sono addirittura I ministeri, come in Giappone : Ministero della Elettronica, altro che la ricerca scientifica in Italia, gestita ed organizzata come tutti sanno). Pensi che qualcuno si sia mai interessato o lo abbia ritenuto degno almeno di una risposta diversa da "si, interessante, ne parleremo in seguito", anche cruda del tipo : non serve, e' inutile, e' impostato male, non abbiamo uomini, mezzi? La risposta e' simile a quella dei disoccupati del Sud da parte di D'Alema : con Sviluppo Italia creeremo tanti posti di lavoro, si al Nord e nel frattempo dopo due anni l'agenzia e' stata chiusa con tanti miliardi di deficit e zero, dicasi zero progetti. Pensi che anche questo sia un problema di meccanismi elettorali? Quando si era forti non si poteva presentare il doppio turno e semi presidenzialismo uscito fuori dalla Bicamerale e chiedere allora il parere al popolo, non il permesso a Berlusconi e Fini, o forse qualcuno voleva andare al governo e fare fuori Prodi? Morale della favola : adesso adotteremo il sistema tedesco (se I sondaggi daranno certezza a Berlusconi che vince lo stesso) , ma non mi sembra che fosse il programma dell'Ulivo, non era dell'opposizione? Per giunta azzeriamo la riforma sanitaria (adesso dicono che non ci sono I soldi, mentre sei mesi fa c'erano), quella scolastica non la completiamo, e torniamo indietro sulla par conditio + scuse al Polo. Della serie abbiamo scherzato, pero' elettori ricordate noi siamo I piu' seri, quelli disinteressati, I veri paladini del progresso e delle facie sociali piu' deboli. Probabilmente molta gente non e' piu' disposta a credere ai proclami , ma si accontenta di pesare chi parla, promette e non fa. Quindi ripeto, penso che dobbiamo agire, nel bene o nel male, muoverci non discutere, fare qualcosa e dare l'impressione di essere vivi e propositivi. Non siamo sconfitti se pensiamo di non esserlo. Sursum corda, rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo sodo. Che la riforma elettorale la faccia qualche altro, con Bicamerali, Costituenti, Referendum , etc.., che noi facessimo lavoro, sostegno, sviluppo, ammodernamento, sicurezza, accordi internazionali. A presto, Michele Corvo -----Original Message----- From: riformando@perlulivo.it [mailto:riformando@perlulivo.it] On Behalf Of lorenzo Sent: Wednesday, May 24, 2000 9:14 PM To: Multiple recipients of list RIFORMANDO Subject: [RIFORMANDO:507] Re: [GARGONZA:8734] esiti referendari mcsummit@tin.it scrive: >Quindi spostiamo la discussione su altri temi, aggiriamo gli ostacoli, non >parliamo piu' di legge elettorale, occupiamoci di altro, spostiamo >l'attenzione e gli interessi degli elettori su altre problematiche. >L'Italia ha grandi temi da affrontare : la disoccupazione, la sicurezza, >l'ammodernamento, l'inflazione, la politica estera nel Mediterraneo. 1-Non potrei essere piu' d'accordo con te, se non per un problema insormontabile che subito sbarra la strada alle tue (buone) intenzioni. in Italia c'e' una democrazia bloccata che impedisce ogni azione di governo, e ben se ne e' accorto lo stesso d'Alema, che aveva delle idee chiare su alcune riforme da fare (dalle pensioni ad altri temi sociali) ma non aveva la struttura politica necessaria per realizzarle. 2-Perche'? Immaginiamo che tu volgia fare un'opera pubblica. Ti direbbe di si' Mastella, di si' Cossutta, ti direbbero di no i Verdi, e tutto si bloccherebbe. Vuoi fare una riforma delle carceri? Ti direbbero di si i Verdi, di no Mastella, e tutto finirebbe li. E se volessimo una scuola migliore? Direbbe di sì Dini, di no Cossutta, e saremmo di nuovo fermi. E puoi andare avanti cosi' all'infinito per ogni grande riforma o ogni dettaglio piu' o meno rilevante. Con uno zoo di politicanti da strapazzo che sono li solo per rompere, c'e' poco da scherzare. 3-Quindi? Coloro (e io fra questi) che pensano siano da rivedere le istituzioni, si rendono conto che fanno discorsi che possono apparire ed essere lontani dalla gente. Ma questi discorsi non possono essere che dei presupposti perche' si crei una struttura politico/amministrativa in grado di compiere quelle azioni concrete cui accenni, e che (come giustamente dici tu) non continui a aumentare le tasse e nel contempo a dilapidare ogni maggior gettito in puri e purissimi sprechi senza produrre alcunche' di utile. Peggio di cosi' ... saluti lorenzo > > > > http://www.serenoeditore.it/salute (dieta,sport) http://www.serenoeditore.it/multimedia (tecnologie) http://www.serenoeditore.it/internet (articoli su...) http://members.tripod.com/~raccolta/ (barzellette) http://www.geocities.com/HotSprings/1792/ (varie) http://www.fortunecity.com/skyscraper/oracle/79/ (grafica) http://web.interpuntonet.it/immagini (foto digitali) ![]() |