[RIFORMANDO:504] Re: Alberto Bozzetti: Sartori ha ragione, ma nei paesi europei non è mai esistito un centro
Rizzo Alessandro  Giovedi`, 18 Maggio 2000

Certamente Sartori, insigne costituzionalista ha ragione nel delineare i
pericoli di un maggioritario secco uninominale: forte frammentazione e
pericolo di instabilità.
Ma vorrei osservare che è stato lo stesso Sartori che, durante la
bicamerale, aveva propugnato per un sistema alla francese: doppio turno di
collegio: se quello non è un sistema maggioritario? Un sistema dove al
secondo turno i piccoli partiti sono costretti, vincolati a fare rapporti
desistenziali con le forze maggiori (mercantaggio elettorale).
Ebbene è vero anch'io potrei essere critico su un sistema maggioritario
secco uninominale: alcuni effetti collaterali ci sono e ci potrebbero
essere.
Ci potrebbero dico, perchè sostanzialmente alla luce di una giuridica
costituzionalistica e pubblicistica comparata risulta che nei paesi
anglosassoni ed in quelli maggiormente vicino al nostro dove vige un
maggioritario, i governi succedutisi negli ultimi 50 anni sono almeno di
quantità 1 un terzo minore di quelli succedutisi in questi 50 anni in
Italia. 47 governi in 46 anni; 6 negli ultimi 6 anni.
In Spagna, è vero esiste un sistema maggiormente proporzionale, ma non
nettamente; in Germania esiste il proporzionale con lo sbarramento ed in più
esiste un sistema istituzionale costituzionale del voto di sfiducia
costruttivo, che in Italia non esiste e che si è cercato di instaurare
tramite la prassi presidenziale scorsa a non sciogliere le camere se esiste
una maggioranza altenrativa: prassi contestata come incostituzionale, simile
a quella vigente in Germania, su falsa riga, da parte di colui che sostiene
verbis tale sistema istituzionale di forma di governo ma che ad ogni caduta
di governo grida alle elezioni.
E' più probabile se vincesse il No o l'astensione: un ritorno di una forte
componente centripeta, collassante il bipolarismo ed esortante a votare una
legge elettorale fortemente proporzionalista, o la verifica di quei
probabili effetti collaterali indicati.
E poi quale potrebbe essere il male maggiore per la democrazia
rappresentativa e parlamentare?
A voi la risposta, io ce l'ho già e per questo vado a votare SI, senza
esitazione.

Alessandro Rizzo




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