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DELLA VEDOVA A FORMIGONI: COME FAI A RACCOGLIERE OLTRE 3500 FIRME IN MENO DI 24 ORE? Milano, 17 marzo 2000 Benedetto Della Vedova candidato alla Presidenza della Regione Lombardia per la Lista Emma Bonino scrive una lettera aperta al Presidente Formigoni, che solo oggi, a 24 ore dalla scadenza della presentazione ha chiuso la lista per le regionali: "Caro Formigoni, e' notizia di oggi che la lista maggioritaria del Polo per la Lombardia e' sta chiusa ieri sera. Anzi, con ogni probabilità ancora in queste ore si sta procedendo a qualche aggiustamento, ivi compresa la posizione in lista del "paracadutato" irpino Rotondi. Escludo, ovviamente, che i tuoi sostenitori abbiano raccolto illecitamente le firme su una lista "in bianco". Ti chiedo, quindi, di spiegare non tanto a me ma ai cittadini lombardi come ti sarà possibile in meno di 24 ore adempiere agli obblighi della legge che prevede di raccogliere almeno 3500 firme autenticate e certificate a pie' di lista. Come fai?" EMMA BONINO: «DA BERLUSCONI, UN RITORNO AL PASSATO» Roma, 22 marzo 2000 Dichiarazione di Emma Bonino: "Altro che 'pretesti' on. Berlusconi! Le ragioni del mancato accordo, come abbiamo ripetuto in queste settimane, sono di straordinaria rilevanza politica e istituzionale. Noi chiediamo un impegno netto per la riforma maggioritaria, tu sei la punta di lancia dello schieramento proporzionalista. Noi proponiamo agli italiani uno scatto in avanti verso la democrazia competitiva e bipartitica, l'unica in grado di sostenere il processo riformatore per l'economia e la società, tu vuoi il ritorno al passato partitocratico e consociativo. Sostieni che il 52 per cento del Paese è dalla tua parte: mi auguro che questo ti porti a combattere una battaglia leale nel referendum del 21 maggio senza il ricorso a furbizie e viltà astensioniste." RIFORME ECONOMICHE: EMMA BONINO «D'ALEMA NON NE PUÓ NEMMENO PARLARE» Ora tenterà scaricare ogni decisione impopolare del Governo sull' "Europa matrigna" a Partire dal vertice di Lisbona Roma, 22 Marzo 2000 "Il minuetto messo in scena da Palazzo Chigi per spegnere le polemiche a sinistra sulla lettera firmata insieme da Massimo D'Alema e Tony Blair dimostra una realtà molto semplice: ormai la maggioranza di centrosinistra, non solo impedisce al Governo di avviare le riforme necessarie a modernizzare l'Italia, ma vieta addirittura al Presidente del Consiglio di parlarne, di sostenere pubblicamente l'urgenza di riformare il welfare e liberalizzare il mercato del lavoro. A questo punto a Palazzo Chigi si comincia a pensare che l'unico modo per far digerire alle forze conservatrici italiane di sinistra e di destra le riforme socio-economiche più urgenti è la stessa seguita ai tempi dell'Eurotassa: travestire le riforme da "parametri" europei", da condizioni necessarie al nostro paese per non scendere dal treno su cui viaggiano le economie europee più dinamiche come quella inglese, olandese, spagnola. L'occasione per mettere in atto questa strategia, che consiste nello scaricare ogni decisione impopolare del Governo sull' "Europa matrigna", è offerta a D'Alema e non solo, dal vertice europeo - consacrato alle sfide che vengono dalla new economy - che si apre domani a Lisbona". .. Insomma, se la sinistra e' piuttosto "bloccata", direi che la destra ha ingranato in pieno la retromarcia! Saluti Flavio Mobiglia - Monza ![]() |