Il biglietto d'ingresso per l'adesione alla
moneta unica e' stato fissato nel trattato di Maastricht, che
prevede sei requisiti minimi (cinque economico- finanziari e
uno giuridico- istituzionale) per entrare nel club dell'euro,
i cosiddetti criteri di convergenza. Eccoli in sintesi:
- Saldo di bilancio: i bilanci
pubblici non possono presentare deficit superiori al 3% del
Prodotto interno lordo (Pil). La cifra del 3%, tuttavia, non
e' indicata come una soglia invalicabile ma come un ''valore
di riferimento'', rispetto al quale sono ammissibili scostamenti
solo se:
a) c'e' una riduzione sostanziale e continua
verso l'obiettivo fissato;
b) lo sforamento ha carattere eccezionale e temporaneo.
- Debito: il debito pubblico
non puo' oltrepassare la soglia del 60% del Pil. Ma anche in
questo caso il limite non e' tassativo. Il trattato, infatti,
ammette una deroga, se ''il rapporto debito-Pil si sta riducendo
in misura sufficiente e si avvicina al valore di riferimento
con ritmo adeguato''.
- Inflazione: il tasso d'inflazione
deve mantenersi entro un margine di tolleranza di massimo un
punto percentuale e mezzo rispetto alla media dei tre Paesi
piu' ''virtuosi'', cioe' quelli con l'indice piu' basso.
- Tassi d'interesse: il rendimento
nominale dei titoli di Stato con scadenza decennale deve mantenersi
entro un margine di tolleranza di massimo due punti percentuali
rispetto alla media dei tre Paesi piu' ''virtuosi''.
- Tasso di cambio: la valuta
nazionale deve appartenere da almeno due anni al meccanismo
di cambio del Sistema monetario europeo (Sme), all'interno del
quale deve mantenersi stabile, cioe' senza svalutazioni e rispettando
la banda di oscillazione ''normale'', che dall'agosto 1993 significa
+/-15% rispetto alla parita' centrale (secondo un'interpretazione
piu' rigorosa, invece, significa +/- 2,25%).
- Convergenza legale: C'e'
poi il criterio della cosiddetta convergenza legale, cioe' l'indipendenza
della Banca centrale dal potere politico e la conformita' del
suo statuto con quello della Banca centrale europea (Bce) e
del Sistema europeo delle banche centrali (Sebc), anch'essi
indicati nel trattato di Maastricht.