La dichiarazione,
messa a verbale dal servizio di protocollo della segreteria
del Consiglio, rappresenta la soluzione di compromesso trovata
dalla diplomazia Ue per rispettare la lettera del Trattato,
assicurando la ''staffetta'' voluta da Parigi, cioe' l'avvicendamento
alla presidenza della Bce con un successore francese dopo quattro
anni.
Ecco come prosegue
il testo dopo la premessa iniziale.
''D'altra parte
- ha detto Duisenberg - e' mia intenzione restare in carica
almeno fino a vedere compiuta la fase di transizione per l'introduzione
delle banconote e delle monete dell'euro e il ritiro di quelle
nazionali, conformemente a quanto e' stato concordato a Madrid''.
Il riferimento
contenuto in questo passaggio e' alla fase di circolazione parallela
dell'euro in contanti e delle monete nazionali, che inizia il
primo gennaio 2001 e termina il 30 giugno 2002. L'altro riferimento
e' al Vertice europeo di Madrid nel dicembre 1995.
''Desidero
sottolineare - ha proseguito Duisenberg - che questa e' una
mia decisione e nient'altro che una mia decisione e che deriva
interamente dalla mia libera volonta' e soltanto da essa e che
ho deciso di non rimanere in carica per tutta la durata del
mandato senza essere stato messo sotto pressione da nessuno.
Anche in futuro
la decisione di dimettermi sara' una decisione soltanto mia.
Questo deve
essere chiaramente inteso''.