ELEZIONI: VERDI, AMBIENTE LAVORO E SCUOLA NEL PROGRAMMA
(Asca) - Roma, 16 feb - "Gli altri affronteranno la campagna elettorale
muovendo dal presidenzialismo. Noi verdi chiederemo il consenso
su due questioni di fondo, oltre che, ovviamente, sulla tutela
dell'ambiente e la difesa dei cittadini: la riduzione e la flessibilità
degli orari di lavoro finalizzata a creare nuove opportunità
occupazionali; la difesa e la riqualificazione della scuola piubblica".
Lo ha affermato il senatore Maurizio Pieroni, responsabile
dell'organizzazione del "sole che ride" aggiungendo che "saranno
questi i temi della nostra presenza nell'Ulivo".
ELEZIONI: ULIVO E LEGA IN 'BICICLETTA' AL NORD?
Sulla proporzionale Prodi preferisce solo due simboli
(ASCA) - Roma, 16 feb - E' già in moto la macchina elettorale
del centro-sinistra. Ieri Romano Prodi ha sondato i 'cespugli'
dell'Ulivo per trarre le prime indicazioni sulla strategia elettorale
più opportuna. Il 'professore' ha insistito sulla necessità
di non disperdere voti soprattutto nella quota proporzionale.
Secondo quanto si apprende, Prodi preferirebbe la presentazione
di due soli simboli: quello del Pds ed un altro in grado di unificare
tutte le altre componenti dell'Ulivo. A questa ipotesi, però,
si oppone il Partito popolare che non intende rinunciare alla
propria identità, anche sotto il profilo grafico. La subordinata
suggerita dallo stesso leader dell'Ulivo prevederebbe allora la
presenza di tre simboli sul proporzionale: Pds, Ppi e un Centro
'laico' magari capeggiato da Antonio Maccanico. Il professore
di Scandiano, però, dovrà fare i conti con i Verdi
che, nella loro assemblea nazionale, hanno già deliberato
la presentazione del 'Sole che ride'.
(segue)
ELEZIONI: ULIVO E LEGA IN 'BICICLETTA' AL NORD? (2)
Sull'uninominale forse si estingue la 'falce e martello' -
Il Pds pensa alla 'federazione della sinistra' sotto la Quercia
(ASCA) - Roma, 16 feb - Se il Centro è ancora in via di
strutturazione elettorale, la sinistra sembra che stia per risolvere
i propri problemi. Rifondazione comunista presenterà la
'falce e martello' solo nella proporzionale, mentre, qualora venisse
siglato il patto di desistenza con l'Ulivo, nei collegi uninominali
ci sarà il simbolo dei progressisti, già visto nelle
elezioni del '94. Per motivi tecnici in alcuni collegi senatoriali
il simbolo progressista, sotto il quale si presenterà il
candidato del Prc, potrebbe essere affiancato a quello dell'Ulivo.
La sparizione della 'falce e martello' dalla quota maggioritaria
potrebbe creare qualche problema nel partito di Bertinotti che
esprime cautela su questa eventualità: "il sistema maggioritario
è quello che è - avrebbe detto lo stesso segretario
di Rifondazione in una recente riunione - e quindi potrebbe essere
proprio questa la soluzione migliore".
Per quanto concerne il Pds, i grafici sono al lavoro per trovare
una soluzione in grado di inserire nel logo un qualche riferimento
scritto alla 'Federazione della sinistra'. Con un piccolo ritocco
estetico, e previo un accordo politico, si potrebbero mettere
sotto la Quercia anche Comunisti unitari, Cristiano sociali
e Laburisti.
ELEZIONI: ULIVO E LEGA IN 'BICICLETTA' AL NORD? (3)
Prodi candidato a Bologna sul maggioritario e a Milano (con
il Ppi) sulla Proporzionale, Veltroni forse a Roma 1
(ASCA) - Roma, 16 feb - Grosse novità grafiche, invece,
potrebbero arrivare da un eventuale accordo Ulivo-Lega. La necessità
di compattare un elettorato non omogeneo, potrebbe portare alla
costruzione di una 'bicicletta' elettorale (i due simboli verrebbero
collocati uno accanto all'altro) tra Ulivo e Carroccio in Piemonte,
Lombardia e Veneto. Quanto alle candidature, da Botteghe Oscure
sarebbe partito l'ordine di impegnare gli esponenti più
rappresentativi nei collegi meno 'facili;. Non è un caso
che per Walter Veltroni si starebbe studiando l'ipotesi di un
'trasferimento' dall'Umbria al collegio di Roma 1, dove fu eletto
Silvio Berlusconi. Romano Prodi, dal canto suo, si dovrebbe presentare
in un collegio di Bologna dove risiede e insegna. Il leader dell'Ulivo,
però, potrebbe anche guidare la lista proporzionale del
Partito popolare a Milano. Lo staff di Prodi, comunque, precisa
che l'impegno del professore sulla proporzionale non deve essere
inteso come un'adesione al partito di Bianco, ma come un modo
per partecipare alla competizione elettorale in una circoscrizione
'difficile'.
ELEZIONI: FILIPPI, PATTISTI ROMAGNA RESTANO CON CENTROSINISTRA
(ASCA) - Roma, 16 feb - "I pattisti dell'Emilia Romagna restano
nello schieramento di centro-sinistra e non sono disponibili a
compiere altre scelte, cioè ad allearsi col Polo".
Lo puntualizza Livio Filippi, parlamentare europeo del Patto
Segni, di cui è coordinatore regionale per l'Emilia Romagna
e componente del direttivo nazionale. Filippi è intervenuto
in riferimento alle notizie circa una possibile alleanza tra
Segni e Berlusconi. "Un conto è prendere le distanze
dall'Ulivo e dai suoi timori sul presidenzialismo, - afferma
Filippi - un altro è cambiare schieramento, rinnegando
decisioni già prese e ribadite da tempo". L'europarlamentare
modenese si dice convinto che "Mario Segni, alla fine, resterà
nel centro-sinistra per continuare la battaglia a favore del
Sindaco d'Italia".
ULIVO: SPINI, INSISTEREMO SU SEMIPRESIDENZIALISMO
(ASCA) - Roma, 15 feb - Il leader Laburista Valdo spini ha incontrato
ieri sera a Firenze il politologo Giovanni Sartori. "L'ho ringraziato
caldamente - ha detto Spini - per la sua battaglia sulle riforme
costituzionali e gli ho chiesto di partecipare alla competizione
elettorale. Mi ha risposto rimproverandomi scherzosamente per
averlo pubblicamente proposto come ministro delle riforme istituzionali
'mi volevi proprio male' - ha detto - riaffermando la sua volontà
di dare un contributo di studioso indipendente. Per parte mia
- ha detto Spini - gli ho confermato la volontà dei laburisti
di continuare la battaglia per il semipresidenzialismo".
Oggi Spini incontrerà Romano Prodi. "Chiederò
a Prodi - ha detto Spini - un reale diritto di cittadinanza
in senso programmatico per la proposta semipresidenzialistica.
In senso politico per tutte quelle componenti, laburiste, laiche
e socialiste che non erano rappresentate nel vertice di ieri
con Pds e Ppi".
ULIVO-PRC: BERTINOTTI, DESISTENZA PER BATTERE DESTRA
Rifondazione tratta con Prodi per 27 deputati e 18 senatori
- Confermata la manifestazione nazionale del 24 febbraio
(ASCA) - Roma, 15 feb - Rifondazione comunista è pronta
ad un accordo elettorale di desistenza con l'Ulivo di Romano
Prodi. "Una scelta di realtà che finirà per affermarsi
- spiega Fausto Bertinotti nel corso di una conferenza stampa
cui partecipa anche Armando Cossutta -. Infatti, chiunque nel
centrosinistra non accetta il Prc si condanna alla sconfitta.
La Lega? Noi cerchiamo l'accordo con l'Ulivo non con Bossi.
Con lui non esistono le condizioni politiche".
Nei prossimi giorni, appena conosciuta la data delle elezioni,
inizieranno le trattative per formalizzare l'accordo elettorale.
Si partirà dalle richieste di Rifondazione che metterà
sul tavolo di Prodi la volontà di confermare almeno l'attuale
rappresentanza parlamentare.
Dunque Bertinotti chiederà un numero di collegi uninominali
'sicuri' (dove ci sarà la falce e martello e non l'Ulivo)
per portare alla Camera almeno 27 deputati e a Palazzo Madama
18 senatori. Una richiesta che viene considerata "onesta" dai
dirigenti comunisti che non intendono far pesare i sondaggi
che danno Rifondazione in crescita.
"Vogliamo un accordo di desistenza del centrosinistra con
la sinistra per battere la destra - spiega Bertinotti -. Le
differenze programmatiche tra noi restano, quindi non è
possibile una alleanza politica organica". Le parole di Bertinotti
stanno a significare che difficilmente i neocomunisti parteciperebbero
ad un esecutivo di centrosinistra, anche se il segretario del
Prc non ha mai nascosto la propensione a "far nascere il governo".
Una scelta politica che può accontentare l'Ulivo e il
Pds che punta su un 'allargamento' elettorale dell'alleanza
tale da rendere non determinanti i parlamentari di Rifondazione
per la vita di un eventuale governo Prodi. La ripresa del dialogo
tra l'Ulivo e la sua sinistra fa andare in soffitta i toni anti-Pds
- accusato duramente nei giorni dell'accordo 'tricefalo' con
Fini e Berlusconi - che avrebbero potuto egemonizzare la manifestazione
nazionale di Rifondazione confermata per il 24 febbraio. "La
situazione politica è cambiata; quella innaturale alleanza
non si è fatta e quindi si ricomincia da sinistra - osserva
Bertinotti prima di leggere la sua relazione introduttiva alla
Direzione del partito -. E' chiaro che la nostra manifestazione
sarà sui nostri contenuti antagonistici contro le politiche
liberistiche. Contatti con D'Alema? No comment...".
ULIVO: INCONTRO PRODI-MACCANICO
(ASCA) - Roma, 15 feb - Il leader dell'Ulivo, Romano Prodi, sta
incontrando Antonio Maccanico.
Il colloquio è in corso nella sede dei Comitati Prodi.
ULIVO: INCONTRO PRODI-MACCANICO (2)
(ASCA) - Roma, 15 feb - Al termine del colloquio, Antonio Maccanico
non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Qualche parola, invece,
l'ha spesa Walter Veltroni, presente all'incontro.
"Non gli abbiamo offerto seggi - ha spiegato il numero due
dell'Ulivo - abbiamo esaminato insieme la situazione politica".
Un ulteriore rafforzamento della gamba di centro dell'Ulivo?
"Questa è una mia vecchia convinzione - ha risposto Veltroni
- nel centro-sinistra, la gamba di centro deve essere forte
e visibile. Tanto più che il Polo sta andando sempre
più a destra, è in mano a Fini. E le espressioni
moderate del Polo stanno vivendo una crisi e con quelle espressioni
noi dobbiamo interloquirè'.
ULIVO: INCONTRO PRODI-MACCANICO (3)
(ASCA) - Roma, 15 feb - Oggi intanto Romano Prodi ha ripreso i
contatti con tutti i 'cespugli' dell'Ulivo. In giornata ha incontrato
Valerio Zanone, Valdo Spini, Famiano Crucianelli, Willer Bordon,
Giorgio La Malfa e Gianfranco Schietroma. Con loro, Prodi avrebbe
soprattutto analizzato alcune questioni elettorali legate alla
presentazione dei simboli. Aspetti tecnici che potrebbero, però,
comportare la dispersione di diverse migliaia di voti.
Intanto si sta profilando il percorso che porterà alla
convenzione nazionale. Le assemblee programmatiche locali si
terranno nei primi giorni di marzo e quella nazionale il 16
e 17 marzo. Questa data, comunque, non viene considerata ancora
definitiva. E ai comitati Prodi si valuta anche l'ipotesi di
far slittare l'appuntamento al 23 e 24 marzo.
ULIVO: INCONTRO PRODI-D'ALEMA-VELTRONI-MARINI
Per il segretario pidiessino se non si fanno le elezioni si
rischia un pasticcio
(ASCA) - Roma, 14 feb - Romano Prodi esce sorridente dal primo
vertice dell'Ulivo dopo la rottura di ieri sulle trattative
per il governo Maccanico. E dopo lo 'scontro' di due settimane
fa con Massimo D'Alema, il professore di Bologna annuncia: "l'Ulivo
si è già ricomposto questa mattina".
Questa mattina, infatti, nella sede di Largo Brazza' si sono
visti per circa due ore Prodi, il suo vice Walter Veltroni,
Massimo D'Alema e Franco Marini.
Il leader della Quercia ha subito messo in evidenza l'importanza
che assume ora l'Ulivo: "se si delinea una prospettiva elettorale,
l'Ulivo sarà importante proprio perchè è
anche una alleanza elettorale". D'Alema, poi, conferma la leadership
di Prodi "candidato a governare il paese". "A questo punto -
ha aggiunto D'Alema - spero proprio che si facciano le elezioni,
perchè l'alternativa sarebbe solo un gran pasticcio".
ULIVO: PRODI E VELTRONI, NON ABBIAMO FESTEGGIATO
(ASCA) - Roma, 14 feb - "Qualche giornale inventa, di sana pianta
un nostro 'festeggiamento' per la rottura delle trattative che
non si è mai svolto. Si può inventare, ma con dei
limiti". Lo precisano Romano Prodi e Walter Veltroni che aggiungono:
"Ci siamo incontrati, peraltro prima della rottura, per esaminare
la situazione e i suoi sviluppi. Il nostro stato d'animo era di
preoccupazione, di seria preoccupazione".
ULIVO: PRODI, SERVE UNA RIFONDAZIONE MA NON UN PARTITO
(ASCA) - Roma, 14 feb - Con l'avvicinarsi delle elezioni,
l'Ulivo si deve 'rifondare' ma non deve diventare un 'partito'.
Può, invece, rappresentare una 'comunanza di valori'.
Romano Prodi coglie al volo l'occasione dell'incontro con i
suoi coordinatori regionali per rilanciare l'Ulivo che, dopo
la rinuncia di Maccanico, può alimentarsi con una nuova
linfa.
La nuova fase, avverte Prodi, non deve però corrispondere
con la creazione di un partito. "Queste tentazioni - spiega
- sono state respinte proprio in vista di un disegno di più
ampio respiro e cioè la coalizione di centro-sinistra"
che prescinda "dalle spinte di talune sue componenti e dalle
tentazioni personalistiche". Men che meno, l'Ulivo dovrà
trasformarsi nel braccio politico di chi intende ricostruire
il "centro mobile, arbitro del destino di ogni governo ed origine
principale del degrado e della corruzione della vita politica
di un paese".
Il progetto di Prodi, invece, prevede una "comunanza di valori
e programmi" senza la quale "l'Ulivo non ha più ragion
d'essere". "Non sto teorizzando un movimento di 'duri e puri'
- chiarisce il professore di Bologna - ma sono convinto che,
superati gli appesantimenti tattici, l'Ulivo possa dispiegare
più pienamente le sue potenzialità di essere strumenti
di cambiamento".
RAI/MINICUCCI: PRODI, INIZIATA CAMPAGNA ELETTORALE
(ASCA) - Roma, 14 feb - Duro giudizio del leader dell'Ulivo
Romano Prodi sulla vicenda Rai del licenziamento di Minicucci.
"Oggi - ha commentato Prodi - abbiamo avuto un uso della televisione
come una clava. E' stato l'inizio della campagna elettorale.
Su questo - ha aggiunto - dovremo essere estremamente severi
e duri".
CRISI: PRODI, NESSUNA RIVINCITA MA HO AVUTO RAGIONE
L'Ulivo? Una casa comune ma con regole per starci e io sono
il padrone di casa
(ASCA) - Roma, 14 feb - "L'Ulivo è pronto. Se ci saranno
le elezioni sapremo affrontarle".
Ad affermarlo è Romano Prodi in una conferenza stampa
in cui, pur usando il consueto tono pacato, ha fatto osservare
di avere avuto ragione sulla inaffidabilità della destra
nelle trattative per la grande riforma.
Soddisfatto? gli chiedono da più parti. "Soddisfazione
per l'esito negativo - puntualizza Prodi - no, solo per la tesi
sostenuta per motivi personali e fondata su una precisa realtà".
"La mia - ha aggiunto Prodi - è stata una posizione di
onestà: quella di dire a D'Alema di trattare lui perchè
io non sarei stato capace perchè alla possibilità
dell'accordo non ci credevo. L'analisi si è rivelata
giusta". "Certo - ha confidato Prodi - ho anche avuto avuto
momenti di solitudine e di difficoltà, ma quando ho fatto
gli auguri a Maccanico non fingevo. Rivincita? No. Nessuna rivincita
ma una soddisfazione personale per avere previsto quanto è
avvenuto, sí".
CRISI: PRODI: NESSUNA RIVINCITA MA HO AVUTO RAGIONE (3) (RPT)
(ASCA) - Roma, 14 feb - Berlusconi come lo vede? E' ancora il
leader del centro-destra? "Il leader - ribatte Prodi - è
ancora Berlusconi, anche se è molto indebolito, ma è
una decisione che è del centro destra e il problema, per
la verità, non mi interessa molto".
Sulle riforme istituzionali Prodi ha ricordato la posizione
dell'Ulivo favorevole ad un rafforzamento dell'esecutivo. "Ho
detto di non avere nulla contro il presidenzialismo alla francese
- ha precisato - ma non può essere valutato prioritariamente
rispetto ad un esecutivo forte nella forma tedesca che ha dato
risultati splendidi". "Quello che è certo - ha aggiunto
- è che non si può procedere con telefonate tra
esperti e segretari di partito e con deleghe ai segretari".
E dell'assemblea costituente Prodi che ne pensa? "Mi sembra
inattuabile - è la risposta - e irrealistica".