
Gli
Interventi
Umberto
Eco: Piramide e Rete
Il convegno
si è aperto con un discorso su potere e libertà.
Ma per
definire lambito delle libertà bisogna definire le nozione
di potere, ed è da Foucault che abbiamo imparato che il potere
è sempre plurale, distribuito (non si può istituire un sistema
di repressione carceraria se non cè il consenso di ogni
singolo secondino).
Il potere
arcaico si definiva in termini di piramide; oggi deve essere
definito in termini di Rete.
Non
si pensi solo al Web, ma al concetto astratto di rete come interconnessione
di nodi, fondamentalmente anarchica, ma che si riequilibra continuamente
attraverso una redistribuzione dei "pesi".
Il governo
di domani deve essere governo non di una struttura piramidale,
ma di una rete.
Il governo
non può essere un regista teatrale alla Strehler che determina
ogni minima mossa degli attori, ma un regista televisivo in
ripresa diretta, che non controlla il flusso degli eventi ma
può decidere su quali puntare la telecamera, e quindi come orientare
i pesi.
Larte
del governo della Rete non esiste ancora, ne attendiamo il Machiavelli.
Ma o si va in questa direzione o si è fuori della storia.
Pagina
Precedente
Home
Page