Con e oltre il Governo de L'Ulivo, è progredito L'Ulivo
come progetto politico, in conformità alle sue intuizioni
originarie:
·la cura per la razionalizzazione ed il compimento del carattere
bipolare del sistema politico;
·la tensione riformatrice pur dentro i vincoli propri di un'economia
e di una società avanzata e attraversata da processi
di globalizzazione;
· l'impegno a ridistribuire le risorse, materiali e immateriali,
per ridurre le diseguaglianze ingiuste che attraversano la societa'
italiana con particolare attenzione alla questione meridionale;
· il proposito di raccogliere sino in fondo la sfida dell'autonomia
sociale e istituzionale per farne la leva della riforma dello
stato;
·la scommessa su una positiva integrazione tra le culture
politiche democratiche e riformatrici che vantano radici antiche
e profonde nella storia italiana ed europea;
·la centralità del programma e dei valori politici
ad esso immanenti quale terreno più congeniale a stabilire
solidarietà e competizione politica dopo il tramonto
delle vecchie appartenenze ideologiche;
·l'ideazione e la sperimentazione di forme nuove di partecipazione
politica, con e oltre quelle tradizionali di partito;
· l'impegno a fare evolvere la coalizione de L'Ulivo quale
positivamente sperimentata nella direzione di un soggetto politico
strutturato.
Circa le riforme costituzionali, sulle quali giustamente l'Ulivo
come Governo e come maggioranza non sono vincolati a un univoco
indirizzo, avanziamo tuttavia i seguenti rilievi: · auspichiamo
che le riforme costituzionali si facciano e dunque stigmatizziamo
le iniziative espressamente volte al loro affossamento;
· apprezziamo e sosteniamo le proposte volte a consolidare
e razionalizzare la democrazia competitiva e il bipolarismo;
· ci adoperiamo perché, fermo il principio valore dell'unità-indivisibilità
della repubblica, si disegni una struttura dello Stato autenticamente
autonomistica e federale, sanzionata da una vera Camera delle
Autonomie, senza esitazioni ed ambiguità;
· vigiliamo affinché si possa disporre di una giustizia
rapida, efficiente e "normale". Non già una giustizia
"normalizzata" che smentisca il principio dell'uguaglianza di
tutti i cittadini di fronte alla legge.
Sulla legge elettorale, auspichiamo che non si regredisca
rispetto al suo dominante carattere maggioritario, attraverso
forme, più o meno surrettizie, di riproporzionalizzazione.
Così pure non rinunciamo all'idea di introdurre elezioni
primarie - difficili ma non impossibili da disciplinare - per
sottrarre la selezione delle candidature al monopolio delle
segreterie dei partiti.
In questo quadro si situa la missione del Movimento per L'Ulivo
che ci impegniamo a declinare in quattro direzioni:
1. la cura per lo spirito delle origini, da preservare nella
sua originaria freschezza. Ben più che in termini di
quantità suscettibile di essere misurata elettoralmente,
in questa differenza qualitativa sta il cosiddetto "valore aggiunto"
de L'Ulivo. Essa si concreta nelle istanze della trasparenza,
della partecipazione e della politica intesa quale responsabilità
e servizio civico. E' bene che qualcuno vigili su questo fronte
mentre gli uomini e le donne de L'Ulivo governano perché
non accada che L'Ulivo smarrisca l'anima…;
2. la fedeltà creativa al programma, che è il
cuore e la forza della proposta politica de L'Ulivo. A noi spetta
di testimoniare un costume e un metodo, cui qualcuno da il nome
di "etica delle responsabilità": gli impegni si onorano
e dunque il Governo va sistematicamente richiamato al dovere
di dare rigorosa e compiuta attuazione al programma sottoposto
ai cittadini. Esso, anzi, va stimolato ad una interpretazione
dinamica e creativa del programma. Terreno privilegiato per
l'azione del Movimento a tutti i livelli é quello di
operare un bilancio critico dell'esperienza dei governi (quello
nazionale e quelli locali), per grandi aree tematiche e nel
loro complesso per procedere poi a registrarne l'indirizzo e
a rilanciare l'azione;
3. il Movimento stesso rappresenta una sorta di laboratorio
del progetto politico de L'Ulivo che va ben oltre L'Ulivo quale
esperienza di governo. Sotto questo profilo, il nostro si configura
quale movimento di opinione, di formazione e di cultura politica
proteso ad elaborare i paradigmi e le forme politico-organizzative
de L'Ulivo quale soggetto politico che integra ma insieme trascende
entro una nuova, originale sintesi le quattro culture politiche
che già ne hanno arricchito il suo primo tempo;
4. infine, esso si fa lievito e pungolo della coalizione de
L'Ulivo. Anche chi mira a traguardi più avanzati deve
realisticamente considerare che non c'è futuro per L'Ulivo
se oggi ci si pone fuori della coalizione. Ancora ci si chiede
perciò di essere elementi di raccordo tra le forze di
coalizione di adoperarci per la sua coesione. Di qui l'obbligo
di resistere alla ricorrente tentazione, spesso originata da
generosi propositi ma foriera di rottura, di farci parte tra
le parti costitutive de L'Ulivo. E tuttavia il Movimento, oltre
che lievito e raccordo, è anche pungolo della coalizione
e avanguardia della sua progrediente soggettività politica.
A noi è domandato di spingere in avanti il processo senza
strappi ma anche senza minimalismo rinunciatario. Dentro l'equilibrio
dinamico tra realismo e progetto, tra pazienza e audacia si
distende l'opera del Movimento per L'Ulivo, sempre comunque
con l'obiettivo di rinnovare il modo di fare politica a tutti
i livelli per fondarlo sui valori della trasparenza e della
partecipazione.