Corriere
della Sera - Lunedì 3 Marzo
"Nel
Trecento Dante fuggiasco
trovò asilo in questo castello"
GARGONZA - Il
primo a trovarvi asilo fu Dante Alighieri nel 1304. Assieme
ad altri fuoriusciti fiorentini fu ospite dei conti Ubertini,
che tennero il castello di Gargonza dal 1285 al 1381.Da lì cominciò
il suo esilio. "C'è una lapide che ricorda l'arrivo
del poeta - racconta il conte Roberto Guicciardini Corsi
Salviati , attuale proprietario di Gargonza e discendente di
Francesco Guicciardini - ma il castello può essere anche
più antico del XIII secolo. Stiamo cercando documenti che provino
una possibile origine longobarda".
A sostegno della
sua tesi "germanica" il conte Guicciardini parte dal
nome Gargonza, la cui radice "gar" ricorda il termine
gauteleiter, il dignitario longobardo. "Gli ubertini
vendettero poi il castello - continua il conte - alla Repubblica
di Siena per 4000 fiorini. Ma Firenze, divenuta padrona di Arezzo,
impose ai senesi di lasciarlo in suo potere. Le grandi mura
furono abbattute nel 1433. Dai Medici passò poi ai marchesi
Lotteringhi della Stufa, dai quali, per matrimonio nel 1696,
entrò in casa dei marchesi Corsi, miei antenati".
Immerso nel verde della Val di Chiana, ametà strada tra Arezzo
e Siena, il castello di Gargonza diventa comunità agricola agli
inizi del Settecento. Quaranta poderi con circa cinquecento
persone nel periodo di massimo splendore. "Poi il primo
treno per Arezzo - racconta sempre il conte Guicciardini
- fa calare il sipario sulla comunità nel secondo dopoguerra".
Questo splendido
residence ricavato da un castello antico di sette secoli sarà
la sede della "Pontignano dell'Ulivo", del seminario
di riflessione con Prodi, Veltroni, ministri, segretari di partito
e tanti intellettuali vicini alla coalizione governativa. Saranno
solo il presidente del Consiglio, il vice e gli intellettuali
a trovare posto nelle case del borgo di Gargonza. I politici
con le loro scorte saranno ospitati negli alberghi vicini. Il
pensatoio degli uomini dell'Ulivo, la sede vera del seminario,,
sarà l'ex frantoio della comunità, oggi adibito a centro culturale.
L'anfitrione del convegno è discendente di Francesco Guicciardini,
padre dell'Italia repubblicana, avversario storico di quel Machiavelli
educatore di Principi. Non è stato un caso che l'Ulivo abbia
scelto Gargonza, prima tappa dell'esilio di Dante, per il suo
seminario. In omaggio a quell'aforisma guicciardiniano "Non
havvi genio sine ibridatione", manifesto cinquecentesco
del "melting pot" e dell'unione tra le varie anime.
Come l'Ulivo, appunto.
Pino Di Blasio
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