La cittadinanza sanitaria
Un pacchetto qualificato di prestazioni di cittadinanza sanitaria
deve comprendere:
- un rapporto riqualificato con il medico di medicina generale
nel proprio distretto socio-sanitario, accompagnato da azioni
continuate di informazione, educazione sanitaria, prevenzione
primaria e cura domiciliare;
- prestazioni specialistiche e di diagnostica di base o
ad alto livello tecnologico fornite dal servizio sanitario,
con regole certe, che garantiscano lo smaltimento delle liste
d'attesa, la semplificazione delle procedure di accesso e tariffe
eque;
- ospedali riorganizzati su tre livelli: alta specialità,
ospedali di base, ospedalizzazione a domicilio, per garantire
ai cittadini qualità, efficienza e umanizzazione delle
cure, dall'emergenza-urgenza ai grandi rischi, alle malattie
croniche o invalidanti, anche per porre fine alla necessità
di costosi viaggi della speranza, che costringono migliaia di
cittadini italiani a ricoverarsi all'estero;
- riabilitazione ospedaliera, extra-ospedaliera in strutture
residenziali e semi residenziali e riabilitazione domiciliare,
per garantire la continuità assistenziale dopo la fase
acuta dei trattamenti ed evitare le ripercussioni negative di
inutili lungo degenze. Realizzazione e impiego di unità
spinali, tecnologie e figure professionali specialistiche del
settore riabilitativo, nonché tecniche e risposte territoriali
per il recupero funzionale ed il mantenimento della salute;
- istituzione di anagrafi sanitarie con distribuzione ai
cittadini del passaporto sanitario "salva vita" (carta tipo
bancomat) che contenendo i dati anagrafici, il codice sanitario
e soprattutto informazioni fondamentali sulla salute di ciascuno,
garantisca le cure per i diversi casi in tempi utili e consenta
contemporaneamente di pagare eventuali compartecipazioni alla
spesa, evitando inutili attese e procedure burocratiche;
- impiego delle nuove tecnologie a disposizione per realizzare
l'accesso ai servizi e alle prestazioni attraverso sistemi opportunamente
informatizzati con possibilità di prenotazione da casa,
sviluppando forme di telesoccorso e telemedicina.
Le priorità per i prossimi 5 anni sono:
- Programma "vivere a lungo e vivere in salute" rivolto
alla popolazione anziana: sviluppo di programmi comprendenti
in primo luogo la "valutazione geriatrica globale" necessaria
per organizzare un'assistenza coerente con la situazione esistenziale
e clinica dell'anziano. Ferma restando la nostra opzione verso
l'assistenza sociale e sanitaria domiciliare integrata, proponiamo
l'accelerazione dei programmi di sviluppo delle "Residenze Assistenziali
sanitarie" o di nuova istituzione o per riconversione delle
piccole strutture ospedaliere, con l'utilizzo dei fondi della
legge 67/1988. Le residenze assistenziali sanitariamente protette
dovranno far parte dell'organizzazione distrettuale integrandosi
con tutti gli altri servizi. Attivazione di tutte le possibili
politiche di reinserimento post-pensionistico, atte a mantenere
vitale il processo di partecipazione alla vita lavorativa, associativa
e culturale, con modalità flessibili, attivando percorsi
per lavori socialmente utili, Università per la terza
età, momenti culturali e formativi di territorio, per
il recupero e lo scambio intergenerazionale, su arti, tradizioni,
mestieri, saperi.
- Potenziamento del progetto obiettivo "salute mentale",
mettendo in campo servizi e strutture flessibili per offrire
all'utente quelle soluzioni che, nella pluralità delle
opzioni, siano le più indicate al suo particolare bisogno.
Al disturbato psichico che oggi presenta una serie di problemi
sociologici esistenziali (inoccupazione, problemi intrafamiliari,
ecc.) che non possono essere affrontati con la somministrazione
di psicofarmaci, occorre offrire programmi personalizzati di
riabilitazione, reinserimento, incrementando la collaborazione
fra le strutture più propriamente sanitarie (intra-ospedaliere
o territoriali), da organizzare in dipartimento, e i servizi
di assistenza sociale.
- Campagne informative e di educazione sanitaria nei luoghi
di lavoro e di vita per la prevenzione delle malattie cardiovascolari
e dei tumori; attivazione di programmi nazionali, accompagnati
da linee guida per l'emplementazione e la ricerca di protocolli
diagnostici-terapeutici in campo cardio vascolare e oncologico,
rivolti alla prevenzione primaria e secondaria.
- Prevenzione primaria rafforzata, per la lotta alle malattie
infettive (epatite, TBC, AIDS).
- Infanzia e adolescenza: azioni mirate contro gli eventi
prevenibili e progetti-obiettivo contro i rischi prevedibili.
- Farmaci efficaci e sicuri: costituzione dell'Agenzia nazionale
per le politiche del farmaco, con compiti finalizzati ad affermare
sempre più criteri rigorosi in ordine all'efficacia,
sicurezza ed economicità dei prodotti farmaceutici, nonché
linee guida per lo sviluppo della ricerca nazionale ed europea
sulla base di progetti comuni (industria - università
- centri di ricerca) mirati all'innovazione e all'uso delle
biotecnologie per traguardare nuovi farmaci sempre più
efficaci e sicuri.