Per tutto L'Ulivo


Il Governo de L'Ulivo: IL DPEF

Urgente "NASDAQ" italiano,
potenziale di 150.000 mld
Misure "ad hoc" per favorire
le piccole e medie imprese

 

Il Governo vuole accelerare la costituzione di un 'Nasdaq' (la borsa delle piccole e medie imprese di New York) all'italiana con un'operazione che potrebbe far crescere la capitalizzazione di Borsa- secondo le stime della Consob- di 150.000 miliardi di lire.

Dopo la Dual income Tax e l'Irap sono ''allo studio'' nuove iniziative per favorire la quotazione, sull'esempio di quanto gia' accade in Francia e soprattutto una serie di misure ''ad hoc'' per le piccole e medie imprese delle aree depresse. Si tratta di nuove risorse da destinare al Fondo rotativo e finalizzate alla ricapitalizzazione di queste imprese e soprattutto di un primo sistema di ''cartolarizzazione'' delle sofferenze bancarie vantate nei confronti di imprese meridionali. La commercializzazione di questi crediti, dovrebbe essere garantita, entro precisi limiti, dalla costituzione di un ''Fondo di gestione crediti'' apposito per le aree depresse.

''E' auspicabile- si legge nel Dpef- che gli operatori privati dei mercati mobiliari e le Autorita', dalla cui interazione dipende la creazione di nuovi mercati o la modifica della configurazione degli esistenti, assumano la consapevolezza dell'urgenza di realizzare un mercato borsistico accessibile alle piccole e medie imprese in termini di costi e requisiti di ammissione''.

Piazza Affari e' sottodimensionata rispetto ai mercati maggiori. Il rapporto capitalizzazione-Pil e' cresciuto al 31,7% (13,4% nel '91), ma la media europea e' del 63,1%. Dal '91 al '97 il numero di societa' quotate e' sceso dell'8%: al New York Stock Exchange e' salito invece del 39%, del 14% a Londra, del 18% a Parigi, del 6% a Tokyo.

L'accesso in Borsa delle Pmi avrebbe ricadute positive in termini di investimenti ed occupazione e contribuirebbe allo svecchiamento del capitalismo nostrano, ritagliando un ruolo per le societa' di venture capital, merchant banks e fondi mobiliari chiusi.

In questo contesto vanno create forme di incentivazione fiscale alla quotazione. ''Particolare interesse'' desta la via francese che incentiva gli investitori istituzionali in funzione della loro disponibilita' ad investire in PMI che sbarcano in Borsa. Per il Mezzogiorno sono allo studio misure ulteriori per potenziare le risorse e l'operativita' del Fondo Rotativo, allargandone il raggio di azione fino alla possibilita' di concedere a banche, intermediari e finanziarie anticipazioni vincolate pero' all'acquisto di nuove quote di PMI. In cantiere infine il Fondo Gestione crediti, a copertura delle societa' specializzate in acquisto e gestione crediti, per le perdite subite su crediti anomali ceduti da banche o intermediari e vantati verso imprese operanti nelle aree depresse.


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