Banca centrale europea (Bce), Sistema europeo delle banche
centrali (Sebc), consiglio dell'euro o euro-11, Ecofin: sono
queste le sigle e i termini, quasi tutti nuovi di zecca, della
mappa delle istituzioni che con l'avvento dell'euro governeranno
la politica monetaria e piu' in generale la politica economico-
finanziaria in Europa.
Ecco, in sintesi, un rapido ''giro'' attraverso le nuove sigle
del potere economico.
BCE e SEBC: la Banca centrale
europea e' il centro gravitazionale intorno al quale ruota il
Sistema europeo delle banche centrali, che comprende gli istituti
di emissione di tutti i Paesi Ue. In base al trattato di Maastricht
la Bce e il Sebc hanno per statuto ''l'obiettivo principale
del mantenimento della stabilita' dei prezzi''. Compatibilmente
con questo obiettivo prioritario il Sebc e la Bce sono chiamati
a ''sostenere le politiche economiche generali della Comunita''.
Dal quartier generale di Francoforte la Bce, d'intesa con il
Sebc, ''definisce la politica monetaria della Comunita', svolge
le operazioni sui cambi, detiene e gestisce le riserve in valuta
estera degli Stati membri, promuove il regolare funzionamento
dei sistemi di pagamento''. Ai sensi del trattato il principale
organo decisionale della Bce e' il consiglio direttivo, composto
dai presidenti delle quindici banche centrali nazionali.
Il consiglio e' quindi l'organo di raccordo
tra gli undici Paesi della zona euro e i quattro che ne stanno
fuori. Si riunisce almeno dieci volte all'anno. I governatori
di regola devono essere fisicamente presenti a Francoforte e
solo eccezionalmente possono votare in teleconferenza o farsi
rappresentare. Le decisioni sono prese a maggioranza semplice.
In caso di parita' prevale il voto del presidente. E' il consiglio
che ''formula la politica monetaria della Comunita''.
Il comitato esecutivo, invece, l'organo ristretto
composto da massimo sei membri scelti tra i rappresentanti dei
Paesi della zona euro, ''attua la politica monetaria secondo
le decisioni e gli indirizzi stabiliti dal consiglio''. Sulla
carta, quindi, e' un organo esecutivo. Ma nella prassi il comitato
esecutivo, stabile a Francoforte, potrebbe diventare il centro
di catalizzazione del potere effettivo, vista la presenza solo
saltuaria del consiglio nel quartier generale. Da qui il braccio
di ferro tra gli undici per conquistare uno dei sei seggi. Anche
il comitato esecutivo vota a maggioranza semplice e in caso
di parita' prevale il voto del presidente..
CONSIGLIO DELL'EURO o EURO-11:
e' un nuovo organismo, istituito su iniziativa soprattutto francese
per assicurare il coordinamento economico-finanziario tra i
Paesi della zona euro e per creare un contrappeso politico alla
Bce.
Il consiglio, anche detto euro-11 dal numero dei Paesi partecipanti
alla moneta unica, e' un organo informale senza un segretariato
fisso e con una presidenza rotante a turno tra gli undici. Se
il Paese che ha la presidenza di turno della Ue non e' uno degli
undici (quello che succede attualmente con il semestre di presidenza
britannica), la presidenza viene presa, secondo una consuetudine
ancora non consolidata, dal primo Paese ''in'' che in base alla
rotazione Ue assume la presidenza Ue subito dopo (in questo
caso e' l'Austria). Il consiglio dell'euro non puo' prendere
decisioni formali, ma la prassi potrebbe evolversi in modo tale
da fare di questo organismo la sede delle pre-decisioni a undici,
che vengono poi riprese in esame a quindici, anche con gli ''outs'',
solo per l'approvazione formale. In base al patto di stabilita'
il consiglio dell'euro e' l'organo competente sulle eventuali
sanzioni verso i Paesi che sgarrano le ferree regole di disciplina
di bilancio..
ECOFIN: e' il consiglio dei ministri economico-finanziari
della Ue. Esiste gia' e si riunisce in media almeno una volta
al mese. Con l'avvento dell'euro i suoi poteri di coordinamento
dovrebbero essere ampliati e rafforzati. Tra i settori di competenza
dell'Ecofin, oltre alla politica di bilancio, anche l'armonizzazione
fiscale e le politiche per l'occupazione..