L'Italia e gli altri organismi internazionali
L'esigenza di un adattamento del multilateralismo alla nuova
situazione internazionale non vale solo per l'ONU, ma per l'insieme
delle altre Organizzazioni, sia economiche che di difesa.
Il Vertice dei Sette mantiene un ruolo chiave per la stabilità
del sistema economico internazionale e per la nuova fase di
liberalizzazione degli scambi commerciali che dovrà attuarsi
attraverso la nuova Organizzazione per il Commercio Mondiale
(OMC). Esso dovrà suggerire i criteri per il coordinamento
delle altre istituzioni multilaterali al fine di evitare il
riproporsi di guerre commerciali e per renderne più efficace
il rispettivo ruolo nella gestione di determinate iniziative.
Il rafforzamento dell'Organizzazione per la Sicurezza e la
Cooperazione in Europa (OSCE), è essenziale, data la
sua dimensione paneuropea, per offrire a tutti i paesi europei
uno spazio comune di principi e regole condivise. Vanno in particolare
sviluppate alcune funzioni chiave dell'Osce: la promozione dei
diritti umani, la prevenzione dei conflitti, l'aggiornamento
degli accordi per il controllo degli armamenti, l'assistenza
ai nuovi stati indipendenti. A tal fine l'Italia proporrà
alcune riforme della struttura e del modo di funzionamento dell'organizzazione
e in particolare: l'attribuzione di un maggior potere di iniziativa
al Segretario Generale; nuove limitazioni al diritto di veto;
un potenziamento degli organi addetti alla promozione dei diritti
umani.
Per quanto riguarda la NATO il tema chiave è quello
dell'allargamento. L'Italia sosterrà un graduale allargamento
della NATO ai paesi dell'Europa centrale e orientale, ma insisterà
nel contempo perché:
- vengano preservati degli efficienti meccanismi decisionali
e la credibilità complessiva dell'Alleanza atlantica
come strumento di difesa collettiva;
- si rafforzino i legami di consultazione politica e cooperazione
militare (Nacc/PfP) con i paesi che non entreranno nel prevedibile
futuro a farne parte;
- si sviluppino le iniziative di cooperazione e i legami,
anche militari, con la Russia, senza il cui contributo non si
può stabilizzare l'Europa;
- si rafforzino le altre istituzioni europee dall'UEO, come
"pilastro" dell'Unione europea della Nato, all'Osce quale futura
cornice di una sicurezza comune estesa a tutto il Continente.