ROMA - Multe in euro, moduli in euro, tasse in euro, statistiche
in euro: e' quanto prevede tra l'altro il piano per l'adozione
della moneta unica nelle pubbliche amministrazioni presentato
dal ministro dell'economia Carlo Azeglio Ciampi. Un documento
che completa il lavoro preparatorio per l'adozione della moneta
unica avviato con lo schema nazionale di piazza, cioe' il testo
dedicato agli aspetti finanziari della fase di transizione.
In base al piano, dal primo gennaio prossimo, fermo restando
che la contabilita' statale rimarra' in lire fino al gennaio
2002, le amministrazioni dovranno essere in grado di 'colloquiare'
in euro con cittadini e imprese che lo desiderino e di dare
quindi a ciascuno la possibilita' di pagare tasse o multe, richiedere
agevolazioni, partecipare a gare d'appalto o svolgere qualunque
altra operazione alternativamente in lire o nella nuova divisa.
La prima novita' immediatamente visibile saranno i 'pezzi
di carta'. Da gennaio del prossimo anno i cittadini si troveranno
a svolgere le operazioni quotidiane con moduli diversi: il ministero
delle Finanze ha infatti stabilito che entro la fine del '98
se ne dovranno modificare almeno 200. Alcuni degli altri cambiamenti
di rilievo riguarderanno poi le nuove modalita' per dichiarazioni
fiscali e previdenziali, sanzioni pecuniarie, fornitura di beni
e servizi.
Ecco di seguito le principali novita' previste dal piano per
le amministrazioni pubbliche..
Fisco. La prima annualita' d'imposta investita dall'introduzione
dell'euro sara' quella del '99. Le dichiarazioni annuali ai
fini delle imposte sui redditi, dell'Iva, dei sostituti d'imposta
e dell'Irap presentate nel 2000 relative all'annualita' d'imposta
del 1999, e per quelle relative agli anni fiscali 2000 e 2001
potranno essere compilate in euro. L'Amministrazione delle Finanze,
inoltre, consentira' che le dichiarazioni dei redditi 2001 possano
continuare ad essere compilate in lire per agevolare i contribuenti
che non abbiano adottato l'euro durante il periodo transitorio
anche se il passaggio giuridico all'euro sara' avvenuto l'1
gennaio 2002.
Dal 2003, invece non si potranno piu' presentare dichiarazioni
in lire. Per le dichiarazioni in euro saranno disponibili modelli
in euro che, per caratteristiche (ad esempio il colore), saranno
facilmente riconoscibili..
Dichiarazioni previdenziali. Quelle relative ai periodi successivi
al 31 dicembre '98 ricevute dall'Inps potranno essere compilate
sia in lire sia in euro..
Contratti. Per cio' che riguarda ad esempio i bandi di gara,
gli avvisi, le lettere di invito e gli altri atti preliminari
dichiarativi dell'oggetto e delle condizioni del contratto conterranno
l'indicazione del valore della prestazione espresso in lire
e in euro: i privati potranno quindi scegliere in quale denominazione
fare l'offerta..
Erogazione di agevolazioni. Nella domanda di agevolazione
le imprese avranno l'alternativa di indicare le spese in lire
o in euro. Se la scelta dovesse essere l'euro, questa sara'
irreversibile nel senso che successivamente l'impresa dovra'
dialogare con l'Amministrazione sempre in euro. Un'eventuale
scelta della lira, invece, potra' essere rivista e mutata in
euro in un secondo momento..
Sanzioni amministrative pecuniarie. Sia il verbale di contestazione
di una violazione sia l'atto che conterra' 'ordinanza di un'ingiunzione
di pagamento dovranno contenere l'opzione per i versamenti in
euro presso le strutture incaricate alla riscossione..
Statistiche. Fin dal '99 saranno pubblicati quadri statistici
in euro all'interno di documenti programmatici pubblici. Nella
Relazione sulla situazione economica del paese nel '98, che
sara' diffusa nel '99, l'Istat potra' indicare in euro i dati
piu' significativi.