
Giuseppe
Rao
I "cantieri"
per la costruzione del nuovo patto sociale
Stiamo abbandonando
il modello di patto sociale costruito:
a) sulla presenza
di uno Stato centralizzato con la presenza di una Amministrazione
pubblica spesso arrogante e non allaltezza dei compiti
(e utilizzata altresì come ammortizzatore sociale)
b) su un forte
sistema di aziende a partecipazione statale
c) su sussidi
diretti alle imprese
d) su una domanda
pubblica disorganica
e) su forme
troppo spesso inadeguate, ingiuste ed inefficienti di Welfare
e di solidarietà sociale
Tale patto non
è più sostenibile soprattutto di fronte:
a) alla globalizzazione
dei processi e sulla presenza di organizzazione sovranazionali
b) al fatto
che le inefficienze rendono il sistema Paese assolutamente non
competitivo nella comunità internazionale
c) alla ribellione
dei contribuenti che non intendono più finanziare sprechi e
privilegi.
Il nuovo patto
sociale si costruisce soprattutto allinterno di quattro
"grandi cantieri":
1. La ridefinizione
delle regole sulla forma di governo e quindi le riforme istituzionali,
le forme di controllo e il funzionamento della PA quali premesse
per uno Stato più efficiente e più giusto e quindi in grado
di destinare maggiori e migliori risorse ai cittadini.
2. La determinazione
delle regole per leconomia, e quindi per il lavoro, e
di quelle regole in grado di consentire un reale pluralismo
economico pur tenendo conto della complessità di mercati in
cui convivono necessità diverse (coesistenza tra piccole e medie
imprese e operatori globali; ambiti locali e ambiti internazionali).
Lo Stato non può più intervenire direttamente con aiuti diretti
a favore delle singole imprese o del sistema delle partecipazioni
statali mentre deve operare per creare infrastrutture che favoriscano
le attività umane.
3. La costruzione
delle nuove priorità degli interventi di Welfare (ma anche della
domanda pubblica) coscienti comunque della necessità di rafforzare
innanzitutto i processi di alfabetizzazione e di formazione
necessari per il godimento delle nuove forme in cui esprimono
i diritti di cittadinanza (in particolare la navigazione virtuale).
4. La discussione
sul grande capitolo delle libertà civili che in alcuni casi
pone delicatissimi problemi etici e morali oltre che giuridici
(con i conseguenti giudizi di prevalenza o di compatibilità
tra diritti che hanno tutela nella carta costituzionale).
Il patto sociale
deve comunque partire dalla volontà di combattere i privilegi
e di favorire al massimo lefficienza dei processi e la
valorizzazione delle competenze.
E forse
compito di tutti noi lavorare su cinque grandi passe-partout
per il nuovo millennio:
a. la flessibilità:
dobbiamo essere in grado di dominare mutamenti sempre più frequenti
b) la rapidità:
i processi richiedono decisioni che spesso devono essere assunte
in tempo reale
c. la mobilità:
il cyberspazio è la rappresentazione della necessità del movimento
e della capacità di comprendere il senso delle diversità
d. linterattività:
sempre più ci è richiesto di interagire con le persone ma anche
con le macchine
e. la fantasia:
è la qualità irrinunciabile, il valore aggiunto che ci permette
di far vivere le utopie.
Pierre Levy
nel suo bel libro affronta un tema decisivo: le sfide globali
saranno vinte da quelle comunità in grado di valorizzare (e
quindi non disperdere) la risorsa più importante: lintelligenza
collettiva, che è il frutto della partecipazione attiva
di tutti e in particolare delle nuove generazioni.
A partire dal
dibattito sulle nuove tecnologie nel "cantiere aperto"
stiamo portando il contributo per individuare le condizioni
in grado di favorire la crescita delle qualità di ciascuna persona
e della dignità di chi vive nelle aree disagiate e degradate.
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