Dieci idee per L'Ulivo

L’Unità – 10 Marzo 97
Eco: l'Ulivo faccia come i 3 (anzi 4) moschettieri

L' Ulivo? Dovrebbe fare come i tre, anzi quattro moschettieri. La proposta ai rappresentanti della maggioranza radunati nel castello di Gargonza arriva da Umberto Eco. "Ogni movimento, qualsiasi cosa sia - ha spiegato l'autore del "Il nome della rosa" - deve saper sfornare anche slogan e modelli che hanno, se ci riflettete sopra, poi un valore di elaborazione". Finita la premessa, il professor Eco è passato alla dimostrazione pratica. Facendo scendere in campo, appunto, i personaggi immortalati dalla penna di Dumas. Di ognuno, ha sottolineato i difetti - la metafora dei dodici partiti dell'Ulivo? - ma dell'intera "squadra" messa insieme ha evidenziato i pregi. "Portos era in sè un vanitoso, ma era abile a trovare denare dalle vedove. Athos era un alcolizzato, ossessionato dai suoi problemi sentimentali e personali". Nè molto meglio andava con gli altri due. "Aramis era un cattolico, non so se pre o post conciliare, che andava un po' in seminario e un po' a donne. D' Artagnan era un ingenuo, quando andava solo si beccava un sacco di legnate". Ma tale deolante spettacolo, avvisa Eco, non deve trarre in inganno. Perchè poi, messi insieme, gli apparentemente sgangherati spadaccini colpivano il bersaglio..."Tutti e quattro lavorando, e volta per volta decidendo secondo le circostanze, alla fine hanno battuto Richelieu e tagliato la testa a Milady". Metafora chiarissima. "Tutti, compreso Dumas - ha concluso Eco - hanno continuato a pensare che i moschettieri fossero tre, e invece valevano per quattro!".


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