Multispazio
Home


Multispazio
Indici



ALL'ITALIA SERVE UN WELFARE DELL'INFORMAZIONE di Giuseppe Giulietti
Fulvio Negri
Mercoledi`, 12 Maggio 1999 ore 16:42

 

L' innovazione tecnologica sta modifcando in maniera = radicale=20 l'economia mondiale dei paesi industrializzati trasforma i modi stessi = della=20 produzione, genera nuovi bisogni ridefinisce i caratteri della domanda e = dell'offerta delle merci. Ma, al tempo stesso, essa puo' alimentare = nuove e piu'=20 forti diseguaglianze: da un lato, aumentando il divario economico tra i = paesi in=20 grado di sfruttare le nuove tecno1ogie e quelli piu' deboli, dall'altro, = originando sacche di esclusione e nuove marginalita' all'interno degli = stessi=20 paesi industrializzati.

Promuovere un Welfare della Comunicazione = significa, in primo luogo, imporre la logica dell'inclusione contro = quella=20 dell'esclusione.

E dunque progettare una societa' in cui i = diritti di=20 cittadinanza siano a garanzia di tutti. Una societa' in cui l'accesso = alle nuove=20 tecnologie, l'alfabetizzazione informatica, la qualificazione = professionale=20 siano un diritto e un'opportunita', e non un fattore di = diseguaglianza =20 sociale.

Il divenire della Societa' dell'Informazione non e' un = processo=20 neutrale. Puo' essere lasciato al mercato e allora avremo una societa' = ad alto=20 tasso di esclusione, poiché i capitali inseguono il profitto e = non certo=20 i diritti di cittadinanza. O puo', invece, essere governato dalla = politica, in=20 modo da coniugare sviluppo delle nuove tecnologie, crescita economica ed = occupazionale, garanzie democratiche e diffusione del = sapere.

L'accordo=20 raggiunto nell'inverno scorso con la  sigla del Patto sociale per = lo=20 sviluppo e l'occupazione costituisce un risultato positivo per il = governo di=20 centrosinistra. Si tratta ora di compiere un altro passo, e aggiungere a = quell'accordo un capitolo importante: lo sviluppo della Societa'=20 dell'Informazione. Significa, in altre parole, individuare le di- = rettrici e gli=20 strumenti di politica industriale capaci di dare un forte impulso al = settore,=20 recuperando il ritardo finora accumulato nel campo delle tecnologie=20 dell'informazione.

Il quadro italiano presenta aspetti = allarmanti. Alla=20 crisi delle aziende manifatturiere dell'hardware, ormai giunta a livelli = drammatici, si aggiunge il forte ritardo dell'industria dei contenuti e = del=20 software.  La vicenda Telecom rischia di dividere il paese tra = opposte=20 tifoserie, confinando in secondo piano aspetti ben piu' rilevanti quali = la=20 serieta' dei piani industriali, la possibilita' di dare all'azienda un = respiro=20 internazionale o, ancora, la capacita' di investire = nell'innovazione.

E'=20 l'intero ciclo economico nazionale a soffrire di questo stato di = arretratezza:=20 le imprese italiane, soprattutto le piccole e medie, non sono state fino = ad oggi=20 capaci di rinnovarsi investendo nelle nuove tecnologie informatiche che = pur=20 costituiscono, in un contesto di economia globalizzata, il principale = fattore di=20 competitivita'. Occorre individuare i meccanismi fiscali e finanziari in = grado=20 di stimolare l'innovazione di impresa, ma e' necessario che le stesse = aziende=20 compiano un salto di qualita' in termini di fantasia e capacita'=20 innovativa.

Vi e' poi il capitolo formazione. L'uso del computer = e=20 l'accesso ad Internet devono diventare una normale prassi nelle scuole = italiane,=20 ma il processo di alfabetizzazione informatica deve coinvolgere anche = quei=20 lavoratori espulsi dal mercato. Piu saranno i la- voratori in grado di=20 utilizzare un computer, maggiori saranno le possibilita' di compensa- re = la=20 riduzione del personale nei settori piu' maturi con la capacita' di = interagire=20 con le nuove forme del lavoro.

E' dunque necessario giungere, in = tempi=20 brevi, alla definizione di un progetto in grado di colmare il divario = che separa=20 I'Italia dai paesi piu' industrializzati e di preparare il suo ingresso = nella=20 Società dell'informazione. È un impegno cui la sinistra = italiana=20 non intende sottrarsi.

Un=20 primo importante passo è stato compiuto nelle scorse settimane = con=20 l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio del coordinamento=20 interministeriale che dovra' definire il piano di azione per l'intero = settore=20 dell'Information Tecnology. Ma ancor piu importante e' la = costituzione dei=20 Gruppi di lavoro interministeriale e del Forum per la Societa' = dell'Informazione=20 che vedranno la partecipazione di tutte le parti sociali interessate. = Senza la=20 presenza e l'apporto del mondo del lavoro, delle imprese, del sapere=20 scientifico, degli enti locali e delle comunita che gia' ora si = confrontano con=20 i nuovi contesti della comunicazione, non sarebbe infatti possibile la=20 definizione di una politica e di un progetto che siano in grado di = imprimere un=20 forte segno democratico allo sviluppo del = paese.