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INTRODUZIONE ALLE PRIMARIE
Guido De Simone
Lunedi`, 26 Aprile 1999 ore 10:24

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COSA SONO LE PRIMARIE E COME SI SVOLGONO
Introduzione ai vari tipi di Consultazioni Primarie e
loro adattabilità al Caso "Italia"
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Le Consultazioni Primarie si svolgono subito prima delle Elezioni e servono
a stabilire chi saranno i candidati ammessi nelle rispettive liste
elettorali. Difatti, ipotizzando che per ciascuna lista vi siano piu'
"aspiranti" ad essere candidati, tale consultazione stabilisce con metodo
democratico chi ne avra' l'onore e l'onere.

Dato che le Primarie, si svolgono "a monte", cioè subito prima, delle
elezioni vere e proprie, esse sono applicabili a qualsivoglia sistema
elettorale, facciamo un esempio con il sistema "maggioritario":
- Nel MAGGIORITARIO in ciascun Collegio elettorale uninominale ogni lista
che si presenta ha bisogno di un solo candidato da presentare alle elezioni.
Dato per scontato che non sia piu' di un aspirante alla candidatura per
quella lista, si effettuano le PRIMARIE subito prima dell'inizio della
campagna elettorale vera e propria: gli aspiranti candidati (elettorato
passivo) si presentano (campagna per le primarie) a coloro che dovranno
votarli (elettorato attivo) i quali, decretano con il loro voto chi tra essi
rappresentera' quella lista elettorale. Il candidato vincente e percio'
ufficiale della Lista iniziera', subito dopo, la campagna elettorale di
sempre e comparira' sulla scheda elettorale per la sua lista.

Nel caso di elezione con il metodo proporzionale le cose variano di poco. In
effetti, essendo necessario per ogni Lista in competizione presentare e
compilare una lista di molti nomi, le PRIMARIE servono a stabilire in quale
ordine, secondo il numero di voti presi alle Primarie stesse, gli aspiranti
candidati compariranno sulla lista, dal Capolista all'ultimo. Come si sa,
nel proporzionale, tutti i voti a favore di un candidato in lista che non
siano pero' sufficienti alla sua elezione ed anche i "voti generici" di
Lista (senza indicazione di nominativo), vanno a favore di coloro che sono
in cima alla lista fino a concorrere alla loro conquista di un seggio, a
partire dal primo e proseguendo di seguito. Per cui l'ordine di comparizione
ha un'importanza decisiva. Non vi sara' piu', percio', un mero ordine
alfabetico, dopo i primi nomi che tradizionalmente erano considerati i
"capolista ufficiali" del partito (non a caso tassativamente decisi dal
"vertice" dello stesso). L'ordine sara' frutto di un processo democratrico
di selezione delle candidature, le PRIMARIE, appunto.

Rimangono le ultime tre caratteristiche, almeno tra quelle principali,
comuni a qualsiasi dei due metodi elettorali sopra descritti:

1) in base all'ELETTORATO ATTIVO (chi vota), Le primarie possono essere di
vario tipo:

1a) CHIUSE: riservate ai soli iscritti/militanti (residenti ed elettori nel
territorio interessato) del partito o dei partiti partecipanti in coalizione
alla stessa lista elettorale.
1b) SEMI-CHIUSE: ai militanti si aggiungono gli icritti di alcuni movimenti
o associazioni di "area" (cioe' notoriamente simpatizzanti per tale parte
politica (residenti ed elettori nel territorio interessato).
1c) SEMI-APERTE: possono partecipare tutti i cittadini (residenti ed
elettori nel territorio interessato) che si "iscrivano" anche solo
temporaneamente e come simpatizzanti al/i partito/i della Lista o
sottoscrivano un protocollo d'appoggia al programma della Lista.
1d) APERTE: partecipano tutti i cittadini residenti ed elettori nel
territorio interessato, senza alcun necessita' di dichiarazione o
d'iscrizione o limite o vincolo od obbligo, salvo l'esibizione di un
documento che comprovi la residenza nel territorio interessato (quest'ultimo
obbligo vale di solito per tutte le altre ipotesi sopra elencate).

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2) In base all'ELETTORATO PASSIVO ("origine" di chi si candida, cioè da chi
è candidato):

2a) "EX" (DA PARTE DEL) VERTICE NAZIONALE: i candidati sono espressi solo
dal vertice centrale del partito.
2b) "EX" (DA PARTE DEI) VERTICI NAZIONALE/LOCALE: i candidati sono decisi di
comune accordo tra il vertice nazionale e quello/i locale/i.
2c) "EX" (DA PARTE DEI) VERTICI/DIRIGENZA LOCALI: un gruppo ristretto della
Direzione Locale decide i nominativi in lizza.
2d) "EX" (DA PARTE DELLA) ASSEMBLEA LOCALE ISCRITTI: tutti i militanti
locali possono indicare candidati.
2e) "EX" (DA PARTE DELLA) ASSEMBLEA LOCALE + MOVIMENTI SIMPATIZZANTI: si
possono aggiungere nominativi presentati da organismi esterni alla parte
ufficiale ma invitati dal partito ad indicare dei nomi.

in questi primi casi, se applicati ad una "Lista di Coaizione" (piu' partiti
che l'appoggino), gli aspiranti potrebbero essere candidati da ciascuno dei
partiti partecipanti alla Coalizione (e nel caso "2e" anche dalle relative
associazioni esterne ammesse).

2f) "EX OMNES" (DA PARTE DI TUTTI): chiunque puo' candidare o candidarsi per
tale lista in competizione.

In tutti i casi, le candidature andrebbero suffragate dalla raccolta di un
determinato numero di firme dei cittadini del Collegio (il che "dirada" di
parecchio il numero delle candidature alle Primarie), di solito lo stesso
numero necessario per l'ammissione alle elezioni ufficiali.

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Una considerazione, prima di conlcludere con l'ultima caratteristica: La
configurazione "1d+2f" (PRIMARIE "APERTE" e dalle CANDIDATURE "EX OMNES" (DA
PARTE DI TUTTI)) risponderebbe a varie esigenze:

A) darebbe una "seria" risposta alla sfiducia ed alla delusione dei
cittadini nei confronti del sistema politico in genere, i cui comportamenti,
la cui incertezza ed incoerenza ha creato una pericolosa distanza del popolo
dai partiti e dalla politica, fino al punto di indurne un numero oscillante
poco sopra o poco sotto la maggioranza a non partecipare al voto.
B) Realizzerebbe gli articoli 1, 3 e 49 della Costituzione Italiana, fin qui
disattesi dal Parlamento e percio' non attuati per mancanza di una effettiva
ed efficace legge di tutela della Sovranita' del Popolo e della centralita'
dei cittadini nella vita politica e percio' anche e specialmente dei partiti
(art. 49).
C) creerebbe una "naturale" concorrenza tra la cittadinanza ed il partito in
termini di qualita' delle candidature (se le candidature del partito non
fossero sufficientemente valide dal punto di vista dei cittadini nulla piu'
impedirebbe agli stessi di individuarne una o piu', alternative alle
stesse).
D) Creerebe i presupposti stessi della DEMOCRAZIA INTERNA dei partiti,
perche':
1) la "base" dei militanti acquisterebbe piu' importanza del
"vertice", dato che
i primi saranno i veri protagonisti dell'individuazione delle
migliori candidature
e della relativa "trattativa" con i concittadini, che conoscono e
di cui sanno
aspettative, esigenze e timori. La "piramide" gerarchica
tradizionale ne
risulterebbe capovolta: e' il presupposto primo della Democrazia.
2) Eventuali "dissensienti" dalla linea del "vertice" possono
presentarsi alle
elezioni anche per proprio conto ma per lo stesso partito, sia
grazie ai
militanti locali che lo conoscono e possono credere nella sua
opinione,
sia grazie ai suoi stessi concittadini che gli darebbero cosi'
forza nel partito.
Solo in questo modo i partiti saranno il frutto naturale
dell'indirizzo dei
cittadini sovrani (l'art. 49 della Costituzione e' molto chiaro
in merito).
3) Conseguentemente, verrebbe a cadere la "vera" motivazione (il
finanziamento
e' solo un ulteriore "incentivo") che attualmente induce chi non
puo' fronteggiare
lo strapotere del "vertice" del partito (Segreteria ed alta
dirigenza) e ne abbia
le possibilita' (sèguito di "fedeli") ad "accomodarsi" fuori del
partito stesso ed a
formarne uno suo (da cui l'attuale numero incredibile di partiti
di ogni
dimensione).

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3) In base alla MODALITA' DI SVOLGIMENTO:

3a) PER SINGOLA LISTA: si svolgono e sono gestite direttamente dal Partito o
dai partiti partecipanti alla Lista. Nel caso "1c", i cittadini partecipanti
sono costretti a dichiararsi apertamente e per iscrito come simpatizzanti
(se non "temporaneamente iscritti") del/i partito/i di cui vogliano
decidere il candidato. Nel caso "1d", sarebbero comunque apertamente
partecipanti ad una PRIMARIA "di parte". Queste due ipotesi inducono a
pensare ad una partecipazione molto bassa rispetto all'elettorato
complessivo, a causa della difficolta' concettuale e culturale degli
italiani nello schierarsi apertamente e visti i non proprio ottimi rapporti
con i partiti, almeno attualmente, degli elettori in genere.

3b) a SESSIONE PUBBLICA GENERALE: di fatto, con la convocazione delle
elezioni, vengono convocate anche le CONSULTAZIONI PRIMARIE, per cui i
cittadini ricevono un certificato elettorale che ha un apposito tagliando in
piu' che permette loro di partecipare alle PRIMARIE. Tutti le Liste in
competizione sono obbligate a partecipare alle PRIMARIE (eventuali deroghe
sono da prevedere nella legge istitutiva; p.e.: le candidatue indipendenti o
di liste mai presentatesi prima o di liste prettamente locali in elezioni a
carattere nazionale, ecc.). l'elettore che si reca a votare alle PRIMARIE
andra' in un seggio che pootrebbe percio' coincidere con quell a cui si
rechera' un mese dopo per le elezioni vere e proprie. Li' riceve una scheda
unica in cui compaiono tutte le liste in competizione con i relativi
"aspiranti candidati". Ne potra' indicare uno solo di una sola lista.

Quest'ultimo metodo ha le seguenti ripercussioni:

A) Essendo a gestione pubblica, e' controllabile e verificabile per legge da
parte di chiunque ne faccia richiesta ed il costo e' un costo sociale
generale, il che evita che si debba autofinanziare con quote di
partecipazione che si rivelerebbero un'ulteriore dissuasivo alla
partecipazione generale dell'elettorato ed una "sperequazione" nei confronti
di coloro che sono economicamente "deboli" (pensionati al minimo,
disoccupati, poveri, ecc.).
B) La scheda unica tutelerebbe il principio della SEGRETEZZA DEL VOTO.
Nessuno puo' sapere per quale delle liste il singolo elettore ha deciso di
scegliere il candidato.
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Spero di avervi dato un primo quadro d'insieme.

NOTA BENE: vorremmo chiedere anche a voi una cortesia che ci risulterebbe
molto utile: ci farebbe piacere sapere il vostro parere circa la
leggibilita' e la comprensibilita' di tale spiegazione. Stiamo, infatti,
cercando di rendere il piu' semplice possibile la comprensione da parte
della gente comune. Se lo riterrete opportuno, provate a leggere questo
testo anche ad altre persone, meglio se a persone molto giovani o anziane o
a persone che non hanno molta dimestichezza con la politica o senza una
grossa erudizione.
Se riusciamo a farlo capire a loro, avremo raggiunto il nostro principale
obiettivo: Rendere questo Paese veramente ed inevitabilmente DEMOCRATICO.

Con 49 milioni di elettori coscienti del proprio potere di controllo
democratico... per chiunque non sara' facile fregarli.

Grazie ed a presto.

Guido De Simone

COMITATO PROMOTORE NAZIONALE PER LE PRIMARIE APERTE AL POPOLO SOVRANO
(Associazione temporanea, senza scopo di lucro ed apartitica, tra singoli
individui).

COORDINAMENTO NAZIONALE "VERSO L'ITALIA DELLE PRIMARIE" (Associazione tra
organismi collettivi favorevoli all'introduzione delle Primarie Aperte).

Sede e Segreteria Esecutiva: Via Savoia, 78 - 00198 Roma
Recapiti tel.:
Direzione Politica: 06.86.20.32.33 - 06.86.32.82.10
Fax: 06.86.38.20.91
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MAI PIU' CANDIDATI PIOVUTI DALL'ALTO!
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