Il prossimo 18 aprile si terrà il referendum per l'abolizione =
della=20
quota proporzionale. Un altro passo nella ricerca, tramite il consenso =
popolare,=20
del capitolo legato erroneamente alla "governabilità" =
del=20
parlamento.
Tecnicamente la manipolazione della legge elettorale esistente=20
produrrà un cambiamento notevole nel parlamento e nella vita =
sociale=20
dell'Italia. Sarà introdotto un elemento innovativo, ma =
realisticamente=20
inadeguato per il riformismo che vuole il nostro paese. Se da una parte=20
otteniamo come risultato una spinta al maggioritario, dall'altra ci =
troviamo con=20
il venticinque per cento della quota proporzionale ora attribuito =
con la=20
seconda scheda, ridistribuito in futuro ai secondi migliori non eletti =
nelle=20
circoscrizioni regionali. Tuttavia l'elemento meno piacevole e consono =
ad una=20
tradizione democratica come la nostra è il pericolo di veder =
sparire le=20
minoranze, che pur sempre sono un'entità rappresentativa ed =
importante=20
della società.
Il complesso di riforme: 1.elettorale e 2.forma di stato, del governo =
D'Alema=20
preparate dal Ministro Amato, sono la riposta e l'integrazione alla =
domanda di=20
riformismo. I due disegni di legge, il primo come legge ordinaria, il =
secondo=20
come Legge Costituzionale (percorribile tramite l'art.138), intervengono =
sui=20
poteri legislativo, esecutivo e in una certa misura giudiziario, =
guardando al=20
futuro. L'intervento di armonizzazione riformista dei tre poteri =
è reso=20
necessario per governare una società inserita nella =
globalizzazione e la=20
conseguente tendenza omogenizzatrice culturale che dopo i mercati aspira =
a fare=20
della moneta il valore unico di riferimento.
La riforma elettorale a doppio turno di collegio, con un diritto di =
tribuna=20
sicuro per le minoranze, si accompagna alla nuova forma di Stato =
federale=20
decentrando l'enorme potere amministrativo e legislativo alle =
istituzioni=20
locali, da un esecutivo sempre più parte unica del governo =
europeo e=20
mondiale.
I due poteri esecutivo e legislativo si troveranno su piani diversi=20
intervenendo orizzontalmente nei propri ambiti. Il governo espressione=20
dell'esecutivo medierà con le altre nazioni ed indicherà =
tramite=20
la politica le linee guida al piano più basso. Piano dove =
troveremo le=20
regioni, i comuni e le città metropolitane, riformate secondo la =
logica=20
di maggiore autonomia legislativa, amministrativa e fiscale. Il =
complesso di=20
riforme federaliste è di tipo sussidiario quindi non strappa con =
il=20
nostro concetto europeo sociale. Il Senato si trasformerà nella =
camera=20
delle autonomie locali, controllando in concerto con la Camera dei =
Deputati,=20
espressione del voto politico nazionale, il potere esecutivo.
Il diciotto di aprile votiamo " SI" al referendum, per =
chiedere non=20
solo l'abolizione della proporzionale, ma aggiungendo un di =
più al=20
"SI" della destra demagogica inespressiva di politiche vere. =
Votiamo=20
per un complesso di riforme che garantiscono il rispetto dei valori =
etici della=20
prima parte della Costituzione: sovranità, lavoro, uguaglianza e=20
giustizia.
Fulvio Negri