[GARGONZA:9087] l'orgoglio omosessuale.
Carlo Gualtieri  Giovedi`, 06 Luglio 2000

La Chiesa, che ha scatenato questo putiferio, per prima ammette che
l'omosessualità viene dalla natura, non chiede perciò agli omosessuali di
diventare eterosessuali.
Chiede però agli omosessuali di mantenersi casti, nonostante sia dimostrato
che la castità forzata può indurre a gravi squilibri che possono degenerare
in vere e proprie patologie.
La castità richiede, per essere osservata, una fuga verso forme insane di
vita, per esempio il misticismo (andate a vedere la statua di Santa Teresa,
a piazza San Bernardo. a Roma: se Bernini non ha immortalato il volto di una
donna in preda a un irrefrenabile orgasmo, vuol dire che non capisco niente
di arte). Richiede di trincearsi dietro una fede - una qualsiasi fede -
totale e intollerante. E noi sappiamo quante lagrime e quanto sangue siano
costate all'umanità tutte le fedi, religiose o laiche.
D'altra parte la Chiesa pretende una vita "quasi" casta anche dagli
eterosessuali, poiché qualunque pratica sessuale non finalizzata alla
procreazione è bandita.
Insomma, quel che pretende la Chiesa è affare che riguarda i credenti, che
sono liberi di seguire quell'insegnamento o di "derogare", aiutati magari da
qualche confessore intelligente.
Ma la sfera delle libertà dei cittadini italiani non è delimitata dalla
Chiesa, con tutto il rispetto: distinguiamo, le scelte di coscienza dei
credenti vanno rispettate, ma non possono diventare legge dello Stato.

Veniamo adesso ad Amato e a Rutelli.

Per quanto riguarda Amato, la sua manifesta opinione che il corteo gay a
Roma sia inopportuno rientra nella sfera delle legittime opinioni di
ciascuno; la mia stima per Amato, che ha diverse idee "contro-corrente" e
che le esprime sempre con grande coraggio, rimane immutata; d'altra parte
sappiamo che la moglie di Amato, su questa questione, non la pensa come il
marito, ritiene "opportuno" il gay pride a Roma: e non mi risulta che il
rapporto di coppia della famiglia Amato sia in crisi, anzi! Ripensando a
quella famosa frase che ci ha scandalizzato, mi sono convinto che Amato,
dicendo "purtroppo c'è la Costituzione", volesse fare dell'ironia. D'altra
parte non vedo perché il governo italiano dovrebbe essere l'
unico governo mondiale a patrocinare il Gay Pride. Ricordiamoci che Amato è
l'unico che può guidare lo schieramento di centrosinistra alle prossime
elezioni con la possibilità di vincere, lui è l'uomo delle "missioni
impossibili", come quella che ha realizzato nel 1992. Se il centrosinistra
si scegliesse un altro leader, per esempio, per non fare nomi, Rutelli,
vorrebbe significare che è certo di perdere, così verrebbe percepito dal
corpo elettorale. E perderebbe.
A propositi di Rutelli: una città può legittimamente, come è avvenuto in
molte altre grandi città (fra cui New York), partrocinare alcuni momenti del
Gay Pride. Rutelli, uomo politico inventato da Pannella che non ha
sfigurato, a Roma, per il lavoro massacerante che gli abbiamo fatto noi DS,
aveva a suo tempo deciso: patrocinio più contributo.
Poi ha cambiato idea, quando la Chiesa si è scatenata: verrebbe da dire "ma
non è canbiato niente", invece non è vero, qualcosa è cambiato, Rutelli è
Commissario Straordinario per il Giubileo. In Rutelli l'opportunismo è pari
solo alla sua ambizione, quindi non c'è di che meravigliarsi.
Comunque io ci vado, al corteo, con la mia sezione (dopo che si è scatenata
la base anche Veltroni ha deciso di partecipare), a sostegno della battaglia
di Amnesty International per i diritti "anche" degli omosessuali.





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