[GARGONZA:9029] RE: I: R: "Furono uno strumento di lotta politica"
box.tin.it da Rho  Lunedi`, 26 Giugno 2000

Queste denunce, come al solito, hanno l'unico risultato di causare polveroni
e forse anche di affossare la verita', visto che con tanta polvere non si
vede bene. Tutti sanno che le stragi sono state commesse da destra, basta
condannare I colpevoli, e se non siamo riusciti in 4 anni di governo a
liberare certe coperture, chi dovrebbe riuscirci, l'opinione pubblica o
qualche giornalista, magari del Secolo d'Italia?
Pero', ancora una volta, la direzione diessina e' fuori tempo, e perde
energie preziose in cose, per carita' importantissime e basilari per la
nostra storia, ma che adesso non risolvono nulla e sembrano azioni alla
cieca, senza regia.

I DS devono occuparsi di un solo problema in Italia : la disoccupazione e la
modernizzazione del Paese (legate intrinsecamente) . E basta. Il resto viene
da se'. Vittoria elettorale, riforme di vario tipo, pensioni, sicurezza,
mafia, contrabbando, etc...., e se i nostri comandanti avranno anche un po'
di tempo e coraggio anche la risposta dovuta a chi ha perso tanti amici e
parenti nelle stragi.

Panem et circensis. A molti viene dato solo il secondo (le apparizioni in
TV non mancano).

Michele Corvo.

-----Original Message-----
From:	gargonza@perlulivo.it [mailto:gargonza@perlulivo.it] On Behalf Of
Salvatore CAMAIONI
Sent:	Sunday, June 25, 2000 8:58 PM
To:	Multiple recipients of list GARGONZA
Subject:	[GARGONZA:9013] I: R: "Furono uno strumento di lotta politica"


    Da Piero DM:
>Quando ho appreso della denuncia dei DS ho provato un grande senso di
>rabbia, mista a rassegnazione: diciamo che nell'insieme mi è sembrata una
>scemenza - o, se si preferiscono i toni più soft, una "iniziativa
>inopportuna e fuori tempo".

    Riproduco soltanto un brano dell'intervento di Piero DM, che è fin
troppo facile condividere, tale è la ragionevolezza delle sue
considerazioni. Mi sono chiesto anch'io quale fosse il significato politico
di questa rivelazione del segreto di Pulcinella e la tesi elettoralistica mi
pare troppo scoperta per essere vera. Se così fosse i DS sarebbero davvero
allo sbando, nel senso che la strategia elettorale per le prossime
politiche, di importanza capitale per le sorti della sinistra e del Paese
per i prossimi lustri, verrebbe lasciata all'improvvisazione di chiunque,
senza un minimo di coordinamento. Non lo voglio credere.
    Tuttavia non riesco a trovare alcuna plausibile spiegazione se non forse
di tipo 'burocratico': una relazione sulle stragi bisognava comunque farla e
non si poteva che dire ciò che tutti sanno, anche se in una fase politica
all'insegna del 'volemose bbene' la verità può riuscire sgradevole.
    Piuttosto devo rilevare che la reazione degli ex fascisti ha rubato la
scena ad altri protagonisti, finendo con il calamitare l'attenzione degli
osservatori sul caso-Maceratini, che non mi pare degno di tanto interesse.
Gli altri protagonisti sospinti sullo sfondo sono gli ex democristiani, che
di quelle stragi atlantiste e con l'alto patrocinio dello Stato dovevano
essere, se non gli ideatori, certamente conniventi, dal momento che
occupavano invariabilmente i più alti posti istituzionali.
    La 'frittata' dell'intempestiva relazione è stata ormai fatta; ma vorrei
suggerire di evitare di aggravare il danno dando involontariamente corda a
chi di quelle stragi porta la responsabilità ed ha la sfrontatezza di
fingere indignazione per la postuma rivelazione. Se si ritiene che non sia
il momento di rivangare quell'oscuro passato si taccia, da parte di tutti.
Ma se non si pone fine alla polemica allora è bene dire le cose come stanno,
senza riguardi per nessuno, ad ammonimento per le nuove generazioni che
hanno avuto la fortuna di non aver vissuto quelle pagine sanguinose e
vergognose della nostra storia.
    Cordiali saluti
Salvatore Camaioni




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