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Queste denunce, come al solito, hanno l'unico risultato di causare polveroni e forse anche di affossare la verita', visto che con tanta polvere non si vede bene. Tutti sanno che le stragi sono state commesse da destra, basta condannare I colpevoli, e se non siamo riusciti in 4 anni di governo a liberare certe coperture, chi dovrebbe riuscirci, l'opinione pubblica o qualche giornalista, magari del Secolo d'Italia? Pero', ancora una volta, la direzione diessina e' fuori tempo, e perde energie preziose in cose, per carita' importantissime e basilari per la nostra storia, ma che adesso non risolvono nulla e sembrano azioni alla cieca, senza regia. I DS devono occuparsi di un solo problema in Italia : la disoccupazione e la modernizzazione del Paese (legate intrinsecamente) . E basta. Il resto viene da se'. Vittoria elettorale, riforme di vario tipo, pensioni, sicurezza, mafia, contrabbando, etc...., e se i nostri comandanti avranno anche un po' di tempo e coraggio anche la risposta dovuta a chi ha perso tanti amici e parenti nelle stragi. Panem et circensis. A molti viene dato solo il secondo (le apparizioni in TV non mancano). Michele Corvo. -----Original Message----- From: gargonza@perlulivo.it [mailto:gargonza@perlulivo.it] On Behalf Of Salvatore CAMAIONI Sent: Sunday, June 25, 2000 8:58 PM To: Multiple recipients of list GARGONZA Subject: [GARGONZA:9013] I: R: "Furono uno strumento di lotta politica" Da Piero DM: >Quando ho appreso della denuncia dei DS ho provato un grande senso di >rabbia, mista a rassegnazione: diciamo che nell'insieme mi è sembrata una >scemenza - o, se si preferiscono i toni più soft, una "iniziativa >inopportuna e fuori tempo". Riproduco soltanto un brano dell'intervento di Piero DM, che è fin troppo facile condividere, tale è la ragionevolezza delle sue considerazioni. Mi sono chiesto anch'io quale fosse il significato politico di questa rivelazione del segreto di Pulcinella e la tesi elettoralistica mi pare troppo scoperta per essere vera. Se così fosse i DS sarebbero davvero allo sbando, nel senso che la strategia elettorale per le prossime politiche, di importanza capitale per le sorti della sinistra e del Paese per i prossimi lustri, verrebbe lasciata all'improvvisazione di chiunque, senza un minimo di coordinamento. Non lo voglio credere. Tuttavia non riesco a trovare alcuna plausibile spiegazione se non forse di tipo 'burocratico': una relazione sulle stragi bisognava comunque farla e non si poteva che dire ciò che tutti sanno, anche se in una fase politica all'insegna del 'volemose bbene' la verità può riuscire sgradevole. Piuttosto devo rilevare che la reazione degli ex fascisti ha rubato la scena ad altri protagonisti, finendo con il calamitare l'attenzione degli osservatori sul caso-Maceratini, che non mi pare degno di tanto interesse. Gli altri protagonisti sospinti sullo sfondo sono gli ex democristiani, che di quelle stragi atlantiste e con l'alto patrocinio dello Stato dovevano essere, se non gli ideatori, certamente conniventi, dal momento che occupavano invariabilmente i più alti posti istituzionali. La 'frittata' dell'intempestiva relazione è stata ormai fatta; ma vorrei suggerire di evitare di aggravare il danno dando involontariamente corda a chi di quelle stragi porta la responsabilità ed ha la sfrontatezza di fingere indignazione per la postuma rivelazione. Se si ritiene che non sia il momento di rivangare quell'oscuro passato si taccia, da parte di tutti. Ma se non si pone fine alla polemica allora è bene dire le cose come stanno, senza riguardi per nessuno, ad ammonimento per le nuove generazioni che hanno avuto la fortuna di non aver vissuto quelle pagine sanguinose e vergognose della nostra storia. Cordiali saluti Salvatore Camaioni ![]() |