pianogrande ha scritto:flaviomob ha scritto:Il dato drammatico è che sia il pubblico che il privato sapevano. Sapevano tutto, avevano persino le immagini, più eloquenti di mille carte. E nulla si è mosso, se non con colpevole e fatale ritardo.
E quindi la nostra "classe dirigente" fa schifo in toto.
Inutile che si rimpalli le colpe dall'una all'altra componente.
Solo fumo negli occhi.
I dirigenti sono impastoiati da mille adempimenti burocratici. Devi fare manutenzione importante? Devi scrivere al Ministero (fatto) poi non avendo risposta devi sollecitare di nuovo (fatto). Poi naturalmente devi aver fatto un progetto, che va approvato dallo Stato. Ci sono decine di passaggi critici, che durano decine e decine di giorni.
Per me l'unica cosa intelligente che avrebbero dovuto fare era di chiudere il viadotto, quindi in pratica tutto il tratto tra gli svincoli più vicini. Oppure parzializzare il traffico (una sola corsia) dirottando però il traffico pesante. Chiaramente ci sarebbe stato un notevole panico (ma è sicuro?) ma a quanto pare anche questo non è semplice. Mi dicono che la chiusura del tratto di strada pubblica è atto amministrativo per cui è la prefettura che dispone questa misura. Non sarebbe stata una normale chiusura per manutenzione notturna ma una chiusura per un paio di anni, da giustificare con relazioni tecniche etc. Appunto avrebbero dovuto mettere dei sensori. Gli stessi sensori di cui si parlava da mesi. Ma anche mettere dei sensori (quindi operai specializzati arrampicati sugli stralli) richiede autorizzazioni, procedure, tempo ...
È qui che il paese è marcio, pubblico o privato che sia.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)