gabriele ha scritto:Robyn ha scritto:non si può negare il dato di natura perche c'è sempre una parte più forte ed una più debole il pesce più grande si mangia quello più piccolo e questo è sempre più vero se il livello di istruzione è basso.
Questo non è del tutto vero. Anche per la manovalanza esiste una professionalità e una settorializzazione sempre maggiore. Il gioco forza di un operaio specializzato nel mercato del lavoro è maggiore di uno non specializzato perché in un'economia sana il primo è più ricercato del secondo.
In genere le figure deboli, in questo secolo, sono quelle che una volta erano "forti". Ed erano forti per un contesto politico (est vs ovest) che ormai non esiste più. La forza lavoro negli anni 70 poteva fermare un intero paese se scendeva in sciopero. Ora a malapena i suoi sindacalisti possono portare a casa un aumento nei buoni pasto. L'operaio specializzato invece ha una forza di contrattazione maggiore. In alcune realtà lavorative infatti il lavoro si ferma senza la competenza necessaria. E trovare tale competenza in un mercato del lavoro misero, qual'è quello italiano, è una vera e propria impresa.
Chi ha competenze, soprattutto quelle di studio elevate, fugge dall'Italia. Così facendo il paese si impoverisce e le aziende che sopravvivono producono prodotti di minor qualità, generando quindi un indotto negativo per tutto il paese
Non direi (sacro meccanismo causa => effetto) che il paese si impoverisce perché chi ha competenze fugge.
Direi che è l'esatto contrario e cioè che chi ha competenze fugge perché il paese si impoverisce.
Si impoverisce anche tecnologicamente e quindi non sa proprio che farsene di persone di alta specializzazione; salvo destinarle a fare fotocopie o a stressare/prendere in giro il prossimo in un call center.
Qualche volta non si sfugge alla tentazione di dare la colpa al termometro se fa troppo caldo.