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Pericoli secondo la chiesa

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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda franz il 02/03/2018, 11:54

gabriele ha scritto:Mai sentito il detto "l'abito non fa il monaco"?

Svolgere certe usanze non vuol dire per forza essere credenti.

Certo che lo conosco, e so anche che in germania dicono esattamente il contrario. L'abito fa il monaco.
“Kleider machen Leute” (sono i vestiti che fanno la gente).

A parte questo tu faresti differenza tra chi, apparentemente, è credente perché nei formulari statistici mette una crocetta su una certa religione oppure ne segue i precetti ed usanze ma lo fa per adattarsi alla consuetudine della moltitudine (alla "moda", in termini statistici) da chi invece in cuor suo crede veramente. Naturalmente io (e nessun altro) puo' discriminare chi crede veramente da chi crede superficialmente per cui la questione lascia un po' il tempo che trova.

Fatto sta che osservando quella mappa è difficile sostenere che esistano libere scelte e non ci sia, in parte preponderante, una pressione ambientale a aderire alla religione dominante. Magari ci sono libere scelte ma credo siano un caso su mille, gli altri 999 adottano la religione della famiglia e dell'ambiente.
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda gabriele il 02/03/2018, 12:04

Francesco, ti sto solo dicendo che la fede è un approccio personale a Dio che si professa nel credere e si esercita nella preghiera, che é uno strumento intimo o comunitario utile per l'incontro con Dio.
Da questo va da sé che é assurdo utilizzare il metodo scientifico per definire la fede.
Detto questo non spetta a me dire che é fedele o chi fa finta per comodo o per necessità. Farlo sarebbe da superbi e non credo sia il caso
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda pianogrande il 02/03/2018, 14:03

gabriele ha scritto:Francesco, ti sto solo dicendo che la fede è un approccio personale a Dio che si professa nel credere e si esercita nella preghiera, che é uno strumento intimo o comunitario utile per l'incontro con Dio.
Da questo va da sé che é assurdo utilizzare il metodo scientifico per definire la fede.
Detto questo non spetta a me dire che é fedele o chi fa finta per comodo o per necessità. Farlo sarebbe da superbi e non credo sia il caso


La "fede" è quindi tantissime cose.
Credo che, nel periodo attuale, sia sopratutto identità.

Quanto al "metodo scientifico" quello prima o poi arriva sempre a quantificare e mettere ordine nelle idee.
Esiste e funziona anche in psicologia e sociologia e non vedo perché non dovrebbe essere utilizzato anche per definire/quantificare l'appartenenza religiosa.

Socialmente, l'appartenenza religiosa ha una valenza enorme visto anche l'eterno legame delle religioni con la politica; alleanza che ricerca una sinergia nella gestione del potere.

Poi uno può credere in Dio disinteressatamente ma la pressione dell'ambiente (dalla famiglia al contesto sociale alla politica in generale) è pesantissima ed è quella che fa sì che le religioni siano distribuite a macchia di leopardo e non in un miscuglio eterogeneo.

Se parliamo semplicemente di "rapporto con Dio", la religione potremmo perfino arrivare ad escluderla limitandoci ad una anche personalissima filosofia.

In quell'ambito, il tuo ragionamento sarebbe molto meglio applicabile ma staremmo su minoranze assolutamente marginali.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda franz il 02/03/2018, 19:15

gabriele ha scritto:Francesco, ti sto solo dicendo che la fede è un approccio personale a Dio che si professa nel credere e si esercita nella preghiera, che é uno strumento intimo o comunitario utile per l'incontro con Dio.
Da questo va da sé che é assurdo utilizzare il metodo scientifico per definire la fede.
Detto questo non spetta a me dire che é fedele o chi fa finta per comodo o per necessità. Farlo sarebbe da superbi e non credo sia il caso

A me non pare di aver proposto un approccio scientifico, per esempio tramite esperimenti ripetibili e in doppio cieco.
Ho parlato di razionalità. Immagino sia possibile tentare di affrontare un problema con la "logica".
La logica mi dice che non è possibile essere sicuri che le scelte religiose siano libere scelte.

In ogni caso solo per te (e ognuno per se) puoi parlare di fede e libera scelta, ma nelle teste degli altri, qui sono d'accordo, superbo discriminare. Io quindi la domanda me la pongo. Visto che non sono io ad aver proposto il tema "libera scelta" vi chiedo come potete essere sicuri .... vedo che in fondo mi stai dando ragione. Ognuno puo' essere sicuro solo per se stesso.
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda gabriele il 02/03/2018, 21:11

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Ho parlato di razionalità. Immagino sia possibile tentare di affrontare un problema con la "logica".
La logica mi dice che non è possibile essere sicuri che le scelte religiose siano libere scelte.


La logica dovrebbe dirti che non si è sicuri nemmeno del contrario. Non c'è logica in questa cosa. Quando si parla di fede, l'unica logica che conta è quella della scelta: credere o non credere. Nel "credere", dato che la questione è relativa ad un rapporto fra il singolo e l'Onnipotente, non vi è indagine che regga. Un rapporto del genere è conoscibile solo da chi lo prova e da Dio.
La libertà sta non nel contesto sociale, non in come ci si veste o nel contesto storico o sociale, ma in quella chiamata che Dio rivolge a tutti, indistintamente, e alla risposta che gli si dà. La risposta verso Dio (non verso gli uomini) è libera. In essa si fonda il concetto stesso di libero arbitrio.
Questo secondo i cattolici.
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda franz il 02/03/2018, 21:33

Abbiamo capito che l'unica logica che conta è quella della scelta. Ma è individuale.
Tu stesso ha sostenuto che sarebbe scorretto discriminare sulla scelte altrui.
E questo ci porta ad un ulteriore passo logico.
Non c'è certezza.
Quindi non è un argomento.
E guarda che non lho usato io ma mi pare lo abbia usato Robyn.
IO ho chiesto "ma siamo sicuri" e tu mi pare fossi convinto di si.
Ora dici che non si puo' sostenere A ma nemmeno Non-A.
In logica questa non è sicurezza.
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda gabriele il 02/03/2018, 21:38

Mah. Io è da qualche post che scrivo che non bisogna mettere la fede, e di conseguenza la religione, nel campo scientifico e quindi analizzarla con metodo scientifico. Ma tant'è siamo arrivati comunque ad un sunto
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda Robyn il 04/03/2018, 13:55

ma che cosa è questo scandalo nella chiesa delle suore sfruttate dal clero?Il servizio và esternalizzato i cardinali se lo pagano è fatto assoluto divieto alle suore di prestarsi al servizio del clero.Le suore possono dedicarsi instancabilmente ed esclusivamente al servizio dei poveri
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda Robyn il 06/03/2018, 10:15

Locke aveva parlato di libera scelta prendendo una frase scritta nel vangelo e riaffermata nei suoi scritti di "La ragionevolezza del cristianesimo" se vuoi seguimi diceva Gesù di Nazaret.Questa frase "se vuoi seguimi" è la base con il quale è nata la laicità in Europa attraverso la epistole della tolleranza scritta da Locke.L'imposizione della fede non è funzionale alla salvezza dell'anima anzi al contrario rende chi è costretto ad aderire ad una fede un'ipocrita.E' la tolleranza fra le fedi che porta alla pace contraddicendo Hobbes che pensava ad una sola fede
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Re: Pericoli secondo la chiesa

Messaggioda flaviomob il 07/03/2018, 1:33

C'è molta differenza tra la chiesa di oggi e il cristianesimo delle origini, perseguitato dal potere dei Romani, organizzato con proprietà comuni in un contesto paleosocialista, con l'elezione democratica dei vescovi locali (che peraltro, come tutti i sacerdoti, potevano sposarsi e metter su famiglia), nel rifiuto della schiavitù. In quel contesto era evidente che se non avevi una fede molto forte e radicata non potevi reggere, mentre i condizionamenti ambientali andavano tutti in direzione opposta.


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