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Le idee del Partito democratico

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 16/01/2018, 15:52

Vabbè... Ovvio che l'estinzione è una cosa seria! E proprio per questo, qualcuno che non ha la mente bloccata dalla razionalità ai limiti della paranoia, dovrebbe capire che per "estinzione", nell'accezione da me usata, sta per "declino identitario"....

Per quanto riguarda Mussolini....non ci sono ovviamente prove che altri avrebbero saputo fare meglio ( a quell'epoca ed a quelle condizioni di ampia povertà diffusa nella stragrande parte del Paese), mentre cio' che è sicuro sono le opere infrastrutturali, edifici, quartieri ed intere città....ma anche qua, vallo a spiegare a ....franz 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 16/01/2018, 19:53

Declino identitario!
ma ti rendi conto di quanto sia soggettivo il "declino identitario"? :shock: :o
Cosa è l'identità? Detto in soldoni: chi credi di essere? Chi credi che noi siamo?
E pensi che la tua idea sia uguale a quella degli altri?

Sulle minchiate mussoliniane penso sia meglio stendere un velo pietoso.

Non ho tempo da perdere per chi ha nostalgie mussoliniane (o craxiane).
Lascio la parola ad un amico.
----
E niente, ciclicamente torna alla ribalta la favola di Mussolini che tolte le leggi razziali e l'entrata in guerra, avrebbe fatto anche cose giuste per l'Italia, soprattutto in ambito sociale ed economico.
Oltre ad averla ripetuta negli anni praticamente tutti i vari leader della destra italiana, come ogni tanto mostra la cronaca, questa idea è purtroppo ben diffusa nel paese.
E a quanto pare in modo più o meno trasversale, ovvero anche in una parte della sinistra.
Ora, non starò a ripetere la storia economica del fascismo.
L'abbiamo già fatto più volte nel passato, mostrando come sia stata assolutamente disastrosa e che l'idea di un fascismo che ha fatto anche cose buone è una balla.

Oggi invece diamo un rapido sguardo a due aspetti di questo tema.
Il primo è il risultato finale delle politiche del fascismo, cercando di rispondere contemporaneamente alla domanda su chi ha realmente portato l'Italia fuori dalla povertà e ha migliorato le condizioni della popolazione.
Per farlo esaminiamo il grafico linkato sotto del pil procapite italiano dall'unità d'italia ad oggi.

[ps: è il grafico che ho postato prima]

l grafico è a prezzi costanti e ci mostra in scala logaritmica il pil procapite durante il periodo preso in considerazione.
Prendiamo il pil procapite in quanto ci dice esattamente ciò che cerchiamo, ovvero l'aumento della ricchezza della popolazione.
E visto che l'indice di distribuzione di questa nei decenni è andando diminuendo, un aumento del pil indica un aumento reale della ricchezza anche delle fasce più povere della popolazione.
Infine l'uso dei prezzi costanti, ovvero tolta l'inflazione, è doveroso in quanto altrimenti non sarebbe possibile una comparazione inter-temporale.
Allora, cosa ci dice il grafico?

Vediamo:
1) l'Italia ha tenuto un tasso di crescita costante ma moderato dal 1861 al 1914.

2) dopo la caduta degli anni bellici c'è stata una immediata ripresa verso il trend precedente fino al 1924-1925, ovvero proprio fino alla trasformazione in dittatura del governo di Mussolini.

3) Dal 1925 fino alla metà degli anni '30, ovvero durante gli anni delle riforme economiche e sociali del fascismo che oggi molti rimpiangono, la crescita si blocca.

Ripetiamo: la crescita del pil procapite si blocca.
4) C'è una piccola ripresa negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della WW2, ma comunque al ritmo del trend precedente.
5) Infine, la vera ripresa con un ritmo enormemente superiore sia a quello del fascismo, sia a quello pre-WWI, si ha negli anni che vanno dal 1947 alla metà degli anni '70, quando il ritmo di crescita inizia a rallentare.

Cosa ci dicono allora questi dati?
Semplicemente che solo nei sogni degli italiani il fascismo è stato positivo per l'economia e la vita sociale degli italiani, visto che durante quei vent'anni il pil procapite è cresciuto di fatto solo in 4 anni su 20.
Se qualcuno dobbiamo ringraziare, piaccia o non piaccia, sono invece i governi democratici dell'Italia post fascista, a partire da quelli moderatamente liberisti dei primi anni '50 (De Gasperi), che hanno abbattuto i dazi doganali e fatto entrare l'Italia nella CEE, cosa che ha permesso di eliminare la sclerotizzazione dell'economia imposta dalle leggi corporative fasciste e quindi creare praticamente tutta la ricchezza di cui ancora oggi beneficiamo.

Detto questo affrontiamo velocemente un secondo tema, sempre connesso alle fantomatiche meravigliose misure sociali del fascismo.

Nella fattispecie le pensioni.
Di nuovo, la narrativa che gira nel paese è che le pensioni sono una invenzione del duce.
Peccato che la realtà sia ben diversa visto che il primo nucleo pensionistico nasce nel 1898 con la fondazione della "cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai".
Fino al 1919 l'iscrizione a tale istituto era volontaria.
Da quell'anno in poi diventa obbligatoria e copre circa 12 milioni di lavoratori.
Cosa fa il fascismo?
Nel 1939 istituisce assicurazioni contro la disoccupazione e viene fissato il limite d'età di 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.
E' invece solo dalla fine degli anni '50, quindi durante i governi democristiani, che l'assicurazione per l'invalidità e la pensione viene estesa a tutti i lavoratori, quindi anche quelli autonomi, i coltivatori diretti, artigiani e commercianti.

nsomma, il fascismo ha creato le pensioni?
Risposta secca: NOOOOOOOOO.
Il sistema pensionistico è stato creato dai governi liberali dell'Italia precedente la prima guerra mondiale e ampliato, troppo, dai governi democristiani degli anni '60.

Fatte queste specificazioni, cosa possiamo dire infine?
Ben poco, se non sottolineare il fatto che un paese che crede alla favola di un dittatore, che grazie alle sue idee corporative e socialiste, avrebbe governato economicamente e socialmente bene un paese, quando la realtà ci dice invece il contrario, è destinato ad un futuro molto, molto, ma veramente molto buio.
Siamo ........
Buona giornata.

[Massimo Fontana, su FB]
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 16/01/2018, 20:05

Siamo d'accordo: nemmeno io ho tempo.... per un arrogante comunista, diventato un arrogante liberista.... 8-) :oops: :oops:
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda pianogrande il 16/01/2018, 20:22

...... spiegare a Franz”

Difficilissimo da spiegare a tanta gente.

Per esempio al vecchio prete del mio paese regolarmente purgato e mandato in giro con i pantaloni legati alle caviglie o a qualche amico di famiglia bastonato è buttato giù per una scarpata.

Se c’è stato un momento di altissima civiltà nel nostro paese (ogni tanto mi scappa da parlarne bene) è stato proprio alla fine del fascismo quando si è pacificata una situazione in cui somministratori di purganti e di bastonate e di morte per lancio da ponti etc si sono ritrovati a convivere e lavorare con le vittime o parenti strettissimi e sono sopravvissuti perché la politica, a quei tempi, non era in mano la cinismo imbecille di oggi.

Qualcosa di buono il fascismo c’è l’ha data ed è stato il post fascismo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 16/01/2018, 23:56

ranvit ha scritto:Siamo d'accordo: nemmeno io ho tempo.... per un arrogante comunista, diventato un arrogante liberista.... 8-) :oops: :oops:

Comunque un intransigente antifascista.
Ora e sempre.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda flaviomob il 17/01/2018, 1:45

Il fascismo ha regalato a questo paese centinaia di migliaia di morti, città distrutte, leggi razziste, donne stuprate dai soldati asiatici alleati dei nazisti (una realtà diffusa tra le sfollate tra Oltrepo' pavese ed appennino ligure, ma nascosta e taciuta per vergogna, con conseguenze psicologiche devastanti persino sulle bambine di allora e perdurate per tutta la loro esistenza), persino i soldati italiani che sopravvissero all'inverno russo vennero fatti prigionieri dai tedeschi dopo l'otto settembre. Mio nonno, alto un metro e novanta, tornò per miracolo a casa: pesava 40 chili.

http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/a ... 06p16.html

http://lombardia.anpi.it/voghera/fantas ... li/fm1.htm


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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 17/01/2018, 7:51

franz ha scritto:Comunque un intransigente antifascista.
Ora e sempre.


Anch'io.... 8-)
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 17/01/2018, 8:03

Ehi! Non ho mica fatto l'elogio del fascismo che è lontano da me milioni di anni luce!
Ho solo sostenuto e lo ribadisco che nel ventennio sono state fatte molte opere infrastrutturali che oggi non si fanno!

Ho orrore per tutte le violenze perpetrate dai fascismi, dai comunismi. dalle mafie... e dai tecnocrati del mondo multinazionali/finanziarie!
Ma tutto cio' non si combatte con il disconoscimento della realtà degli uomini!
La Storia insegna che le piu' grandi cose sono state quasi esclusivamente opera di uomini e/o Stati violenti e spietati!
Evidentemente qualcosa non quadra :roll:
Io umilmente ne tengo conto; evidentemente voialtri, presuntuosamente, no!
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La famigghia

Messaggioda flaviomob il 18/01/2018, 15:22

Firenze. Nardella assume per chiamata diretta la figlia della pm che archiviò Renzi

https://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... vio-renzi/


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Re: La famigghia

Messaggioda ranvit il 18/01/2018, 16:31

flaviomob ha scritto:Firenze. Nardella assume per chiamata diretta la figlia della pm che archiviò Renzi

https://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... vio-renzi/



Se è cosi' non va bene 8-)
Vediamo come evolve :roll:
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