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Le idee del Partito democratico

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda pianogrande il 07/01/2018, 16:55

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Ecco altri Calenda.... 8-)

100 Calenda, Fornero e Monti e l'Italia riparte.
100 Berlusconi, Renzi, Salvini, Grillo, Di Maio, Meloni e l'italia continua ad affondare nei debiti e galleggiare come i dannati nella seconda bolgia dell'ottavo cerchio dantesco.

Proprio così.
Tanto debito a spese dei risparmiatori e di chi paga le tasse e regali agli evasori e a chi non ha niente da perdere (o così crede) dal fatto che il paese possa colare a picco.
Punitivi coi virtuosi e premianti verso i furbi.
Per me questa è l’estrema sintesi di questa vile e odiosa campagna elettorale.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 07/01/2018, 18:25

Per me questa è l’estrema sintesi di questa vile e odiosa campagna elettorale.

Beh, l'ha voluto il 60% di italiani.... :oops:

Insomma se la maggioranza degli italiani ...il famoso 60% del No al referendum :D ...è cosi' idiota (nell'accezione di franz e del suo amico o vota per corrotti, corruttori, evasori, etc etc come ci ricorda continuamente flaviomob) di chi è la colpa se non loro??? E perchè se i Partiti di opposizione che li hanno fomentati sparano panzane che certamente saranno credute....visto che sono idioti...il Pd non potrebbe/dovrebbe usare la stessa tecnica???? Perchè qualche Calenda o qualche intelligentone dice che non lo voterà piu' (ma tanto non lo voterebbe lo stesso)?
La Costituzione fu fatta da Partiti completamente opposti eppure trovarono il modo di accordarsi...oggi non è cosi'...di fronte a sparapanzane non puoi non usare la stessa arma! Certo piacerebbe anche a me che ci fosse piu' serietà....ma non è cosi'!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 07/01/2018, 18:42

Bravo Gentiloni!



Gentiloni alla festa del Tricolore: "La politica non disperda i risultati raggiunti"Gentiloni alla festa del Tricolore: "La politica non disperda i risultati raggiunti"
Il premier Gentiloni a Reggio Emilia dove il 7 gennaio 1797 nacque il primo Tricolore come bandiera della Repubblica Cispadana
(ansa)
Appello del premier da Reggio Emilia per le celebrazioni del 221esimo anniversario della bandiera: "Abbiamo imboccato una direzione positiva e cambiare marcia significherebbe assumersi una responsabilità gravissima"

REGGIO EMILIA - I simboli dell'Italia, come l'inno nazionale, la Costituzione e la bandiera, "fanno parte di un patriottismo sereno, che non concede nulla a un nazionalismo ostile verso gli altri Paesi". E' il concetto su cui ha insistito il premier Paolo Gentiloni, nel suo discorso dal palco del teatro Ariosto di Reggio Emilia dove ha partecipato alle celebrazioni del 221esimo anniversario della nascita del Primo Tricolore.

"Un patriottismo sereno", ha insistito Gentiloni, che "investe convintamente sull'Europa: non c'è nessun altro Paese - ha detto - che può vantare di essere stato coerentemente europeista nel corso dei 60 anni dai trattati costitutivi. E dovrà esserlo più che mai. C'è una straordinaria domanda d'Europa, dal punto di vista geopolitico e valoriale e Romano Prodi (presente in sala, ndr) ce lo ricorda", ha aggiunto il premier.

"Non è la stagione delle cicale quella che abbiamo davanti, non può esserci una chiusura impaurita nel piccolo mondo antico delle paure quotidiane: è il tempo di non disperdere i risultati ottenuti". Questo, per il premier Paolo Gentiloni, deve essere l'obiettivo "di tutta la politica in vista prossime elezioni".

La strategia dell'Italia, ha proseguito Gentiloni, "può aprire spazio a una transizione lenta, ma necessaria, dalle migrazioni irregolari e gestite dalla criminalità a quelle regolari che sono indispensabili per equilibrare i flussi". Dunque è "una transizione che si può fare: diminuiscono vittime in mare, i trafficanti. E resta valore il valore dell'accoglienza".

"E' il momento di lavorare con convinzione" perché "la congiuntura economica finalmente favorevole possa tradursi in conseguenze positive dal punto di vista sociale e non solo in constatazione di numeri incoraggianti". E' stato l'auspicio del presidente del Consiglio. "Abbiamo imboccato una direzione positiva", ha detto ancora e "cambiare marcia significherebbe assumersi una responsabilità gravissima".

"Oltre al testo della Costituzione rendiamo omaggio ai costituenti: a una generazione politica che, uscendo dalla Resistenza e dalla guerra, discutendo apertamente e liberamente, arrivò a sintesi unitarie che mantengono una straordinaria utilità e attualità, e lo fecero per servire Paese. E' una lezione per tutti noi", ha aggiunto il premier.

Punti di sintesi nella Carta di cui ricorre il 70esimo anniversario, ha aggiunto il presidente del Consiglio, furono trovati da persone "che avevano contrapposizioni enormi fra di loro sul piano ideologico, molto più grandi di quelle che vediamo nella politica di oggi". Questo, cioè la capacità dei costituenti di elaborare il testo, fu "il miracolo democratico", da cui il premier auspica si possa prendere spunto anche nell'Italia di oggi.

Sulle politiche dell'immigrazione "l'Italia è a testa alta perchè ha fatto quello che doveva fare. Noi siamo stati e siamo i campioni dell'accoglienza. Siamo l'unico Paese europeo che accoglie i migranti che attraversano il mare e contemporaneamente un Paese che dimostra di infliggere un colpo durissimo al traffico di esseri umani".

"L'appeal dell'Italia che altri nel mondo ci riconoscono e ci invidiano deve essere il nostro elemento d'orgoglio. Non possiamo essere italiani riluttanti, non è modo aperto per affrontare le sfide dal mondo", ha detto il premier che ha ricordato i dati "impressionanti" sulla fruizione culturale, "segno della grandissima capacità di attrazione del nostro Paese", così come i numeri dell'export: "Avremo altri dati record".

"Bisogna investire sulla nostra identità e non averne paura. Sarebbe il modo migliore per non lasciare campo aperto a chi, con una visione distorta dell'identità nazionale, vuole costruire odio e conflitti. Noi siamo orgogliosi della nostra identità perché perché sappiamo che può essere giocata in modo completamente diverso". E' stato un altro passaggio del discorso del premier. Proprio la bandiera italiana, ha detto Gentiloni, "è un'occasione per riflettere su di noi, è costitutiva della nostra identità". Per il premier c'è "più che mai bisogno di investire sulla nostra identità, sulla specialissima coesione italiana che si fonda sulla capacità di valorizzare i nostri corpi intermedi e di alimentare forme di inclusione sociale".

"A nessuno può essere consentito di usare il tricolore come vessillo di odio. Deve essere il vessillo del nostro Paese impegnato per il dialogo e la pace. E' il vessillo dei nostri valori sanciti dalla Costituzione e quanto mai attuali". I valori richiamati dal presidente del Consiglio "sono quelli che "le cicatrici della crisi ci mettono davanti ogni giorno: lavoro, inclusione sociale, lotta alla povertà, riduzione delle diseguaglianze".

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P2-S3.4-T1
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda Robyn il 07/01/2018, 21:47

Infatti la Meloni si lamentava che Mattarella nel discorso di fine anno non avesse citato la parola patriottismo.La parola patriottismo non si nomina mai per le ricadute nazionalistiche che può avere,ma un valore unificante è dire "W l'Italia W la Repubblica" viva l'Italia per la sua unità che si articola nelle realtà locali viva la Repubblica perche la sua costituzione ha un respiro internazionale.Altro valore unificante è la bandiera rossa bianco verde affianco naturalmente a quella europea W l'Italia W la Repubblica
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda pianogrande il 07/01/2018, 22:09

Sì Ranvit.
Aver regalato il tricolore e il patriottismo alla destra insieme al concetto di ordine e di autorità/decisione, è uno degli errori storici della sinistra.
Se Gentiloni esprime orgoglio nazionale, questo dovrebbe far piacere a tutti visto che fa il capo del governo per tutti ma la parola nazione puzza troppo di destra e questa è una colpa della sinistra.
In una certa cultura popolare, perfino il concetto di serietà puzza di destra.
Ne dobbiamo fare di strada culturalmente parlando.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 08/01/2018, 22:08

Salario minimo, pregi e difetti della proposta di Matteo Renzi

di Diodato Pirone
Nella corsa alla promessa facile (e irrealizzabile) che caratterizza questa campagna elettorale ieri è emersa la prima eccezione di rilievo: il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha proposto di introdurre in Italia un salario minimo pari a 9/10 euro l'ora.

Per analizzare pregi e difetti di questa proposta è inevitabile partire da un punto: l'idea non peserebbe – perlomeno non direttamente – sulle casse dello Stato.

I pregi dell'ipotesi di introdurre in Italia il salario minimo sono almeno due. Il primo è che l'Italia è fra i pochi paesi a non averlo e, adottandolo, farebbe un salto di qualità. Secondo pregio: si tratta di una misura anti-corporativa. In sostanza per antica tradizione le associazioni di sindacati e imprese da sempre definiscono i livelli salariali attraverso i contratti. Il punto è che spesso i contratti non coprono tutte le categorie e soprattutto non coprono quelle fasce di lavoro che sono poco sindacalizzate o dove si lavora da soli (ad esempio le colf o i ragazzi che consegnano le pizze). Da questo punto di vista il salario minimo è una proposta molto di sinistra perché tutelerebbe lavoratori deboli e darebbe anche un punto di riferimento chiaro ai datori di lavoro impegnati in segmenti marginali ma che non vogliono finire nel sommerso.

Il difetto del salario minimo è che se viene fissato a livello troppo elevato fa tornare interi settori nel nero (in particolare in agricoltura dove il sommerso è regola) oppure induce famiglie e piccole imprese a non assumere o a non allargare le assunzioni. Nel caso italiano, poi, c'è da considerare che le differenze salariali di fatto fra Nord e Sud sono notevoli.

Dunque se la proposta di Renzi non è l'ennesima amenità elettorale è tutto da verificare se quei “9 o 10 euro l'ora” proposti sono realistici o meno. A naso non sono realistici. In Germania, dove le paghe sono più alte, il salario minimo orario viaggia sui 7,5 euro. Di conseguenza in Italia appare più concreta un'ipotesi di paga minima intorno ai 6 euro l'ora che poi equivarrebbero a 50 euro al giorno.

Ma in tempi di campagna elettorale drogata da dosi di demagogia scendere nel dettaglio appare impresa impossibile.
Lunedì 8 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 20:54

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/p ... 70924.html
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda flaviomob il 16/01/2018, 1:30

Firenze, il presidente (Pd) del Quartiere centro: "Nessuno in questo paese ha fatto più di Mussolini in 20 anni"

In serata le scuse e la 'condanna' del partito e del sindaco: "Frasi inaccettabili". Sguanci su Fb aveva anche scritto di essere "lontanissimo dal fascismo", ma non ha evitato le polemiche sui social: "Ma su quali libri di Storia hai studiato?

http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... -P4-S1.8-L


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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 16/01/2018, 8:22

flaviomob ha scritto:Firenze, il presidente (Pd) del Quartiere centro: "Nessuno in questo paese ha fatto più di Mussolini in 20 anni"

Che sia iniziata la rincorsa del PD per avere i voti non tanto del centro ma della destra?

Altra chicca: avete tutto letto della minchiata detta dal candidato del centrodestra per la Lombardia sulla "razza bianca" in pericolo . Ebbene, pare non sia solo. La rincorsa era già iniziata in luglio 2017.

. (cliccare sull'immagine per vederla tutta) Fonte http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... 171600418/

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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 16/01/2018, 11:13

pianogrande ha scritto:Sì Ranvit.
Aver regalato il tricolore e il patriottismo alla destra insieme al concetto di ordine e di autorità/decisione, è uno degli errori storici della sinistra.
Se Gentiloni esprime orgoglio nazionale, questo dovrebbe far piacere a tutti visto che fa il capo del governo per tutti ma la parola nazione puzza troppo di destra e questa è una colpa della sinistra.
In una certa cultura popolare, perfino il concetto di serietà puzza di destra.
Ne dobbiamo fare di strada culturalmente parlando.




Molto bene pianogrande! Questo è quello che penso anch'io!


Un altro errore tipico della sinistra è l'ipocrisia dilagante:
1) Aldilà della parola "razza" è un dato di fatto che come "bianchi" ci stiamo estinguendo.....perchè facciamo pochi figli (grazie alle condizioni ignobili in cui sono le ns giovani donne e perchè stiamo accogliendo troppi non-bianchi). E' un bene o un male?....non lo so, ma non mi piace...
2) Indubbiamente Mussolini ha fatto molte cose....del resto quando si governa senza rotture di scatole per decenni non è difficile mettere in cantiere tante opere.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 16/01/2018, 14:05

ranvit ha scritto:1) Aldilà della parola "razza" è un dato di fatto che come "bianchi" ci stiamo estinguendo.....perchè facciamo pochi figli (grazie alle condizioni ignobili in cui sono le ns giovani donne e perchè stiamo accogliendo troppi non-bianchi). E' un bene o un male?....non lo so, ma non mi piace...
2) Indubbiamente Mussolini ha fatto molte cose....del resto quando si governa senza rotture di scatole per decenni non è difficile mettere in cantiere tante opere.

francamente non si sa da quale parte cominciare per affrontare questa ... razza di argomenti :o

1) l'estinzione è cosa seria. Riguarda i Panda, i rinoceronti bianchi o altre specie a rischio. Gli umani sono 7.5 miliardi. I cosiddetti "Bianchi" sono più di un miliardo e continueranno ad esserlo anche nel 2050. Considerate le minchiate che molti di loro dicono, anche l'estinzione non sarebbe un dramma :-)

2) il fascismo è stato un disastro per l'economia italiana. Non solo per il crollo della ricchezza prodotta con la seconda guerra mondiale, ma durante tutto il famigerato ventennio solo in 4 anni si 20 si registrò una crescita. Invece prima del ventennio e soprattutto dopo, furono anni di notevole e costante crescita. Il grafico spiega a chi vuole capire.



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