Il ceto medio vota anche centrodestra. Dalle analisi politiche di qualche tempo fa, prima che nascesse il M5S, risultava come il voto per fasce di reddito premiasse, in quella piu' povera, piu' la demagogia del centrodestra che il centrosinistra. Allora Berlusconi prometteva un milione di posti di lavoro e pensioni piu' alte per tutti.
Dividendo in cinque fasce di reddito i nostri connazionali, le due piu' ricche votavano centrodestra, la terza e la quarta fascia Ulivo e la quinta, piu' povera, seguiva il battage pubblicitario dominato da Forza Italia.
Oggi, a spanne, credo che l'elettorato piu' giovane si butti a pesce su Grillo, mentre una buona parte della fascia piu' povera ceda alle sirene razziste di Salvini, visto che il sillogismo che genera la guerra tra poveri (sulla tv dei ricchi) mette chi ha poco contro chi non ha niente (gli immigrati).
Il ceto medio che votava Berlusconi anni fa tornerà a votarlo, perché all'imitazione scimmiottata di Renzi gli aficionados preferiranno l'originale di Arcore.