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Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

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Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

Messaggioda ranvit il 19/09/2017, 9:32

E vediamo se qualcuno attuerà questo piano :roll: :roll: :roll: :mrgreen:




http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEWSuVVC


IL SAGGIO
Debito a quota 100% del Pil in 10 anni, i numeri di Cottarelli e Visco
–di Davide Colombo 19 settembre 2017

Qual è il prezzo che bisognerebbe pagare per eliminare una volta per tutte il deficit pubblico e avviare una discesa rapida del rapporto debito/Pil? Non altissimo e, soprattutto, non lontano dai piani che il governo ha indicato nel Def di aprile e che dovrebbero essere confermati nella Nota di aggiornamento che verrà presentata alla fine della settimana. Evitando l’aumento delle aliquote Iva innescate per il prossimo anno basterebbe un congelamento delle spese primarie reali dell'1,6% nel triennio 2018-2020. Un'austerità sostenibile e non recessiva di 8-8,5 miliardi l'anno. A quel punto, raggiunto il pareggio di bilancio (l'Mto previsto dall'articolo 81 della Costituzione) e in corrispondenza con un surplus primario salito al 4%, la curva del debito, che comincerebbe già a scendere dal 2018 in virtù di qualche privatizzazione, raggiungerebbe il 100% del Pil nel 2028 e il 60% nel 2045.


BANKITALIA 15 settembre 2017
A luglio il debito della Pa sale a 2.300 miliardi, entrate tributarie a -1,2%
La simulazione è offerta da Carlo Cottarelli (Fmi ed ex commissario alla spending review) in un saggio pubblicato sull'ultimo Rapporto di finanza pubblica dal Mulino con il contributo di Unicredit e presentato nei giorni scorsi in Senato. Un testo scritto la scorsa primavera e che nei numeri coincide col passaggio delle Considerazioni finali di Ignazio Visco dedicate al percorso da battere per una riduzione necessaria del debito/Pil. Che cosa aveva detto il governatore della Banca d'Italia a fine maggio è nella memoria di tutti: con un tasso di crescita annuo intorno all'1 per cento, l'inflazione al 2 e con l'onere medio del debito in graduale risalita verso i valori osservati prima della crisi, un saldo primario (ossia al netto degli interessi) in avanzo del 4 per cento del Pil, sostanzialmente in linea con il quadro programmatico del governo, consentirebbe di ricondurre il rapporto tra debito e prodotto al di sotto del 100 per cento in circa dieci anni.

«Un impegno non da poco ma non fuori portata» aveva concluso Visco: basterebbero «misure correttive dell'ordine di 1,5 punti percentuali del prodotto nel triennio 2018-2020». È la stessa ricetta di Cottarelli che, pure, condivide le ipotesi macroeconomiche contenute nel Def per il periodo 2018-2020, cui fa seguire da una prospettiva di crescita del Pil nominale del 3% (+1,25% in termini reali con un'inflazione in media dell'1,75%) nei decenni successivi in cui il mantenimento del pareggio di bilancio “blinda” la discesa del debito/Pil sul sentiero indicato. Secondo Cottarelli dopo lo sforzo dei primi tre anni, la spesa primaria reale potrebbe anche tornare a crescere ma a un tasso inferiore al Pil reale, per far spazio agli oneri per interessi in ripresa in un contesto di politica monetaria normalizzata.

L’ANALISI
Se la curva del debito va in testacoda
Scopri di più
La simulazione contiene una serie di dettagli tecnici che ne avvalorano la palusibilità, come per esempio l'annotazione che un aggiustamento sul lato della spesa, con moltiplicatori molto bassi, non ha effetti anticiclici. E nel testo non mancano prove concrete del fatto che il sentiero tradizionale di riduzione del debito/Pil - scartate le ipotesi traumatiche di ripudio del debito o di una sua rapida monetarizzazione - è davvero percorribile. In una tabella si elencano nove paesi che mantenendo un avanzo primario sopra il 4% per periodi prolungati hanno ridotto velocemente il debito. E sul punto lo stesso governatore in maggio aveva ricordato che già in passato l'Italia ha saputo mantenere un avanzo primario elevato (circa il 5% tra il 1995 e il 2000). Mentre altri paesi hanno ottenuto risultati anche migliori e per periodi più lunghi; tra il 1995 e il 2007 l'avanzo primario è stato pari in media a oltre il 6,5% del PIL in Canada, a circa il 5 in Belgio, in Danimarca e in Finlandia.
Insomma, una riduzione significativa del debito/Pil si potrebbe realizzare senza bloccare la crescita. Il punto debole resta tutto qui: la tenuta e la forza della nostra crescita. Nella presentazione del Rapporto del Mulino l'economista Fedele De Novellis (Ref.) ha ricordato i rischi di chi, come l'Italia, è ripartito per ultimo. I cicli di ripresa della Germania, per fare solo un esempio, sono durati 30 trimestri tra il '93 e il 2001 e 19 trimestri tra il 2003 e il 2008. L'ultimo li ha superati di slancio: dal 2009 a oggi Berlino ha già totalizzato a 34 trimestri di espansione. E il ciclo di crescita americano, aggiungiamo noi, è arrivato a nove anni; solo due volte nella storia recente sono stati cumulati così tanti trimestri consecutivi con il segno più.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
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Re: Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

Messaggioda pianogrande il 27/10/2017, 23:42

Intanto una buona notizia.

Standard & Poor's aumenta il rating dell'Italia.

http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... 0&ref=fbbr

Se non l'hanno fatto per paura delle terribili ritorsioni dell'Italia che li ha messi sotto processo quando ci hanno declassato, è davvero una bella notizia.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

Messaggioda flaviomob il 23/11/2017, 3:49

L’Italia oggi è in Europa in vetta a tre classifiche: ha il debito pubblico più alto, i crediti bancari inesigibili più alti, e di gran lunga, tra i Paesi maggiori dell'Ue, e ha banche con in pancia la quota più alta di debito sovrano nazionale, BtP e simili, rispetto al totale degli impieghi.


http://www.lettera43.it/it/articoli/eco ... ue/215721/

Nell'opinione sulla legge di bilancio 2018, dopo aver preso in considerazione "i fattori rilevanti come l'incertezza sulla stima dell'output gap, il bisogno di bilanciare l'aggiustamento con il sostegno alla crescita, siamo dell'opinione che serve un aggiustamento fiscale di almeno 0,3 punti l'anno prossimo. E' lo stesso pianificato dall'Italia, ma attualmente non lo vediamo ancora interamente presente", Lo ha anticipato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in un'intervista all'ANSA.


http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 79213.html

L'Italia resta ultima in Europa sulla crescita per tutto il nuovo periodo coperto dalle previsioni della Commissione Ue, cioè 2017, 2018 e 2019. Solo il Regno Unito, che però viene per la prima volta escluso dalla tabella Ue-28, ha un andamento del pil quasi uguale a quello italiano. È quanto emerge dalle previsioni economiche dell'organo europeo guidato da Jean-Claude Juncker. Il Paese che cresce di più in Europa è invece Malta che secondo le previsioni dovrebbe segnare un +5,6% nel 2017, +4,9% nel 2018 e +4,1% nel 2019.


http://www.lettera43.it/it/articoli/eco ... ta/215440/

Infografica sul debito globale:

http://startupitalia.eu/80343-20171105- ... co-globale


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

Messaggioda franz il 08/12/2017, 23:58

Aggiungiamo un ulteriore record. Il saldo debitorio di TARGET2.


Immagine

L'immagine è accompagnata de questa didascalia:

Oops! #Italy's Target 2 liabilities hit a new record high in Nov, partly driven by QE BUT also pointing to growing capital flight out of Italy ahead of next year's elections.

In pratica sono soldi usciti dall'Italia, quasi 450 miliardi, in crescita, che dobbiamo al sistema di pagamento BCE.
Se capisco bene ci sono anche i soldi dei vari QE verso l'Italia, che risultano essere una sorta di prestito.
Anche capitali in fuga in previsione delle prossime caotiche elezioni, dall'esito imprevedibile e per vari aspetti funesto per chi ha soldi.

Qui una descrizione del sistema TARGET2, di cuoi però non so valutare l'attendibilità. (Help! Trilogy!)

https://www.linkedin.com/pulse/target2- ... -ponzetto/

Qui i dati più recenti
http://sdw.ecb.europa.eu/servlet/desis?node=1000004859
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: Debito a quota 100% del Pil in 10 anni???

Messaggioda trilogy il 09/12/2017, 22:24

Si quella uscita di capitali che si vede nel grafico è in buona parte un effetto del quantitative easing della bce. Come funziona. Il target2 in pratica è la piattaforma dove le banche centrali dell'eurosistema regolano in tempo reale i movimenti di euro. In pratica è il saldo che ogni banca centrale nazionale ha verso le altre banche centrali UE. Il totale dei saldi fa zero.
Che è successo con l'acquisto di titoli, il QE? L'acquisto materiale sul mercato non lo fa la bce da francoforte ma la banca d'italia coi soldi bce. Bankitalia ha comprato, ma circa l'80% dei venditori erano investitori stranieri, una parte non irrilevante anche investitori extraeuropei che accedono al target2 tramite la bundesbank :mrgreen: (evitiamo dietrologie). Quindi sono uscite centinaia di miliardi di euro dall' Italia, per acquistare btp cct bot in mano ad investitori stranieri. Il target2 evidenzia queste uscite di capitali. Un'altra parte dei flussi in uscita è determinata da investitori italiani che hanno comprato fondi esteri. In buona parte fondi di gestori italiani gestiti dall'estero.
Gli analisti sono abbastanza concordi che non c'è attualmente una fuga di capitali dall'Italia per paura, ma uno spostamento di fondi per mancanza di occasioni d'investimento interessanti in Italia. Insomma c'è molta liquidità e non si sa bene come impiegarla in patria, quindi finisce su altri mercati dove ci sono più occasioni remunerative.
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