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I conti senza l'oste

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: I conti senza l'oste

Messaggioda ranvit il 13/07/2017, 17:21

Sono io che non leggo e capisco bene o qualcun altro :roll:

Il ministro dell’Economia informa infatti il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici che l’Italia intende mettere in campo con la prossima legge di Bilancio un aggiustamento strutturale del deficit pari allo 0,3% del pil. Contro lo 0,9% (dal 2,1% del 2017 all’1,2% del 2018) previsto dal Def, nel frattempo esaminato e approvato dal Parlamento. Lo sconto richiesto – che Padoan però dà per già ottenuto – vale fino a 10 miliardi di euro. Il deficit scenderebbe di conseguenza a quota 1,7% del pil. 8-) 8-) 8-)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06 ... l/3628971/
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda mariok il 14/07/2017, 9:20

L'articolo della Stampa che ho postato mi pare che lo spieghi abbastanza chiaramente.

Le previsioni per il 2018 contenute nel DEF sono fasulle, in quanto partono dal solito presupposto di operare entro l'anno in corso risparmi di spesa per 15 miliardi (circa un punto di Pil) con la solita clausola di salvaguardia di aumento dell'IVA che puntualmente non si concretizza.

Per questo motivo la commissione ha pubblicato una previsione del 2,3% di deficit per l'Italia nel 2018. Secondo attendibili indiscrezioni, ciò vorrebbe dire che c'è già un accordo per i soliti margini di "flessibilità" da concedere.

Non a caso l'articolo si conclude con l'osservazione : Comunque vada una cosa è certa: questa storia dimostra che l’Europa degli zero virgola non esiste più da un pezzo, e continuare a definirla come tale rischia di apparire ridicolo.


Ad ulteriore conferma che quella di Renzi, al pari delle altre abusate litanie sull'europa madre delle nostre disgrazie, è pura propaganda.
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda ranvit il 14/07/2017, 10:38

Concordo che Renzi sta giocando col fuoco....ma non per l'idea indiscutibile che senza crescita il debito pubblico non calerà mai (o al massimo in 30 anni....) ....quanto per il fatto che lui è il primo che ha ampiamente dimostrato di non avere le palle per battere davvero i pugni!
Lo faranno altri 8-) perchè cosi' come siamo ingabbiati (anche per colpa nostra) nelle regole dei ragionieri di Bruxselles non se ne viene fuori...in pratica ai nostri difetti abbiamo aggiunto quelli dell'Ue in una miscela autodistruttiva...se ci va bene impiegheremo decenni per venirne fuori...
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda pianogrande il 14/07/2017, 12:54

Ma non è ancora chiaro che autorizzando a fare altri debiti una classe politica che ne ha sempre fatti, si ottiene solo un aumento del debito?

Ed ecco l'ultimo aggiornamento su disastro del debito pubblico.
http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... P3-S1.8-T1

Sono decenni che questa (questa) classe politica fa debiti e fa solo debiti.

Sono così abili e furbi che riescono perfino a trasformare chi vorrebbe farli ragionare in un nemico.
Sono così abili e furbi che fanno delle loro malefatte una propaganda a loro favore riuscendo a passare per uomini duri che non si fanno imporre la ragionevolezza da nessuno.

Siamo un popolo di cojoni patentati (o di complici spudorati) e questa classe politica di furbissimi ce la meritiamo e la applaudiamo pure.

Per ridurre il deficit bisogna continuare a fare debiti e lasciarli fare a chi li ha sempre fatti e non sa fare altro.

In un paese... diverso, una stronzata del genere non si potrebbe scrivere nemmeno su un giornale umoristico.
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda trilogy il 14/07/2017, 16:24

Sono cambiate le priorità di Bruxelles. Oggi sono: aumento della spesa militare, espansione della sfera d'influenza dell'Unione. Sono priorità che si integrano a vicenda. Le politiche di potenza costano. Non possono quindi rompere le palle agli Stati sui conti.
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda pianogrande il 14/07/2017, 17:14

trilogy ha scritto:Sono cambiate le priorità di Bruxelles. Oggi sono: aumento della spesa militare, espansione della sfera d'influenza dell'Unione. Sono priorità che si integrano a vicenda. Le politiche di potenza costano. Non possono quindi rompere le palle agli Stati sui conti.


Se "le sfere di influenza" ci portano guai come l'Ucraina, siamo a posto.

L'Europa deve migliorare le sue sfere di influenza interne.

Il pensiero che anche l'Europa si metta a cercare i problemi e magari i nemici all'esterno spero che sia sbagliato ma ce l'ho.

Se il tutto si riduce alla difesa comune e a maggior senso di comunità nella politica, allora, divento un sostenitore entusiasta e non credo nemmeno che questo farebbe saltare il conto economico visto che una attività su larga scala al posto di tante attività su piccola scala e in conflitto tra loro non può che portare a costi inferiori.

L'Europa comincia a funzionare?

Sarebbe una bellissima notizia e una pessima notizia per i parassiti locali.
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda ranvit il 14/07/2017, 19:02

In un paese... diverso, una stronzata del genere non si potrebbe scrivere nemmeno su un giornale umoristico.


Gli Usa sono usciti dalla crisi aumentando il debito pubblico... 8-)

E' vero che la loro situazione è diversa ma non c'è alternativa! Se vuoi aumentare il Pil in fase di economia calante ....e nel ns caso enorme (25 punti di Pil)....non puoi fare altro che fare una investimenti pubblici/abbassare le tasse.
Solo dei boccaloni (o dei politici o tecnici venduti allo straniero come quanche premier ed economisti vari del gotha italiano) ....come direbbe mariok....possono pensare di risolvere la cosa facendo austerità a gogò (perchè questo è il tempo che ci vuole mentre le riforme diano frutti) per decine di anni senza ottenere una rivolta popolare (che si spera sarà solo democratica attraverso il voto)


Come ho già detto, alla mediocrità ignominiosa dei ns politici si è aggiunta l'ottusità della UE.....miscela catastrofica che sta distruggendo l'avvenire dei ns figli.
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda franz il 15/07/2017, 9:14

Al ritorno dal mare, ho preso atto delle discussioni in corso.
Questa sulla richiesta di maggiore deficit per favorire la crescita é la piu' surreale ma anche quella che ha fatto divertire maggiormente la rete.
L'idea di fare deficit per stimolare la crescita è surreale, paradossale e sbagliata.
Non funziona dal 30 o 40 anni ed insistere mi sembra piu' tipico di certi personaggi dei cartoni animati, tipo wile coyote.
Se funzionasse dovremmo essere tra l'altro ricchissimi, con una crescita poderosa da decenni.

Concretamente i vari wile coyote che si sono succeduti in questi decenni, indipendentemente dal colore politico, vogliono farvi credere che maggiore spesa (deficit spending) oppure taglio di tasse in deficit (Supply-side economics) inducano una crescita del PIL. L'idea di fondo è quella del fantomatico "moltiplicatore" keynesiano secondo cui ogni € speso comporta più di un € di crescita economica (PIL). Tuttavia anche Keynes stesso sosteneva questa tesi solo nei caso di grave recessioni. Fuori da questo caso, il moltiplicatore esiste ma scende sotto il rapporto 1:1.

Le stime aggiornate tramite studi econometrici indicano come probabile che in fase neutra o di debole crescita, il moltiplicatore sia 0.5. Ogni euro speso dallo stato comporterà quindi la crescita del PIL per mezzo Euro. Ma anche se fosse 0.6 o 0.7 non cambia nulla. In caso di taglio di tasse, per stimolare i consumi, invece gli economisti dicono che il moltiplicatore è sicuramente inferiore. Ben se ne sono accorti gli americani quando Ronald Reagan lasciò un debito elevato dopo aver sperimentato la Supply-side economics.

Comunque vada il deficit poi si traduce in debito da finanziare e se il PIL cresce la metà di quanto ottimisticamente , deteriorando ulteriormente i rapporti deficit/PIL e debito PIL.

Diverso il caso in cui al taglio di tasse si faccia corrispondere un taglio della spesa di importo corrispondente o superiore, perché in questo modo non c'è deficit. Se il servizio pubblico tagliato era inutile è tutto risparmio, se è utile subentreranno i privati e questi si' che stimolerà l'economia, facendola crescere.

Tuttavia quanto descritto è solo quello che wile coyote vuole farvi credere. In realtà vuole continuare a spendere, visto che la spesa pubblica è un importante fattore di consenso elettorale per certe fasce che dipendono quasi totalmente dagli € che lo stato distribuisce. Deve però inventarsi scuse e metodi. Uno è il deficit, l'altro la stampa di moneta.

Buon divertimento!
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda pianogrande il 15/07/2017, 9:53

Grazie Franz.

Purtroppo a "divertirsi" sono sempre i soliti e noi a litigare sul nulla intanto che i ladri di stato ci spolpano.

Un modo di raccontarla lo trovano sempre.

Noi ce la facciamo raccontare da chi dichiara come "stabilizzato" un debito pubblico che è cresciuto di otto miliardi in un mese.

http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... P4-S1.8-T2
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Re: I conti senza l'oste

Messaggioda mariok il 15/07/2017, 10:12

Oltre al taglio della spesa, soprattutto qui in Italia, c'è un'altra fonte di copertura della diminuzione delle tasse: la lotta all'evasione.

Non so più quanti governi avevano promesso di destinare al taglio delle tasse ogni euro di evasione recuperata.

Da ultimo Renzi si vanta di aver recuperato ben 19 miliardi nel 2016. Che fine hanno fatto?

Per il resto sono sostanzialmente d'accordo con franz, col mio solito distinguo rispetto al dogma secondo cui i tagli alla spesa sarebbero la panacea di tutti i mali.

Il problema non è solo la spesa eccessiva, ma la qualità della spesa: a parte sprechi e corruzione, ben diversi sono ad esempio gli effetti della spesa corrente rispetto a quella per investimenti, che con progetti ben pianificati e controllati, possono assicurare ritorni che possono anche giustificare un indebitamento.
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