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Motivazioni e prospettive post voto

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda flaviomob il 08/12/2016, 9:27

Tred Tlinstone?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Giovigbe il 08/12/2016, 10:58

ranvit ha scritto:Leggere il mio nuovo tred, please!
....voi siete monotoni 8-)



...................ma nessuno risponde al merito delle questioni poste

un po' come renzi che ieri ha vantato una riduzione delle tasse.(da vedere a favore di chi..).......ma ha completamente dimenticato i vaucher....è il solito racconto di una realtà che vede solo lui
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda ranvit il 08/12/2016, 11:55

.................ma nessuno risponde al merito delle questioni poste

un po' come renzi che ieri ha vantato una riduzione delle tasse.(da vedere a favore di chi..).......ma ha completamente dimenticato i vaucher....è il solito racconto di una realtà che vede solo lui



Alle tue questioni ho risposto tremila volte.....ma tu "non capisci" :lol:

Ma i voucher te li sogni anche di notte? Per te tutto si riduce alla eliminazione dei voucher?
E facciamolo contento giovigbe: eliminiamo i voucher :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Robyn il 08/12/2016, 12:05

Si assiste alle stesse scene di quando Bersani non si voleva dimettere.Ieri era Bersani non mollare resisti oggi Renzi non mollare resisti.Le parti laterali del csx sinistra e centro hanno avuto la possibilità ma l'hanno sprecata.Adesso tocca all'ala lib lab governare il paese e che tutto vada bene.Padoan non è un tecnico ma un politico dell'area lib diessina e ha solo qualche trascorso nell'Fmi ,ma questa non è un'esperienza che compromette ma che arricchisce.La prima cosa anziche la grande coalizione dove si fanno i salti mortali e ci si lancia con le liane per governare una maggioranza definita che però non attua la dittatura della maggioranza ma ascolta i suggerimenti delle opposizioni e delle minoranze interne senza cedere a veti incrociati e ricatti far scendere cioè la febbre nel paese attraverso riforme strutturali che siano per i più deboli applicare cioè un programma lib-lab.Questa è la logica del collegio ascoltare le minoranze
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Robyn il 08/12/2016, 13:01

Luca Lotti non faccia giochi di palazzo con cene e via discorrendo e voti la fiducia al nuovo governo
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda flaviomob il 08/12/2016, 13:04

Al contrario, Bersani fece modificare lo statuto del PD, altrimenti Renzi alle primarie di coalizione non avrebbe nemmeno potuto partecipare.


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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Robyn il 08/12/2016, 13:44

Bisogna anche ammodernare il partito perche renzi lo ha lasciato abbandonato a se stesso.Per ex stimolare le diverse forme di partecipazione rivedere bene il funzionamento delle primarie perche si eleggono i delegati poi i delagati collegati eleggeranno la leadership,valutare se è possibile l'opzione del ritiro di uno o più canditati se nessuno ha la maggioranza dei delegati cosa che evita il ballottaggio ,elezione per acclamazione se si ha la maggioranza dei delegati.Elezione di una figura supplettiva di fiducia a tempo pieno che si occupa del partito magari scelta in precedenza dai candidati e la cui elezione è contemporanea.Attuare la forma banchetto cioè si esce si và per strada e si ascolta l'elettorato,forme varie di finanziamento frundising pubblicità comerciale vendita di libri incontri culturali con gli elettori cioè una forma di partecipazione aperta e non chiusa
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda mariok il 08/12/2016, 14:32

Tra tante chiacchiere, queste mi sembrano le uniche conseguenze concrete di questo voto.

DOPO IL VOTO
La vittoria del No, salvacondotto a vita per un Senato intoccabile
Chi avrà mai la forza di riproporre un sia pur minimo ridimensionamento dei poteri della Camera alta, dopo quello che è successo?
di Sergio Rizzo

Dopo la vittoria del No si sono sparse notizie di calorosi festeggiamenti al Cnel redivivo. Reazioni più sobrie, invece, al Senato. Dove qualcuno non ha comunque risparmiato ironie. Maurizio Gasparri, per esempio, ha twittato: «Il Senato c’è, Renzi non c’è più». Niente di più vero. Il Senato c’è e ci sarà sempre, perché il No è soprattutto un salvacondotto perpetuo per Palazzo Madama. Giusta o sbagliata che fosse la riforma, il risultato non può essere che questo. Chi avrà mai la forza di riproporre un sia pur minimo ridimensionamento dei poteri della Camera alta, dopo quello che è successo? E quanti sostengono che ora «si potrà fare una riforma seria» lo sanno benissimo.
Il meccanismo della conservazione, in questo Paese resistente a ogni cambiamento, è super collaudato. In un senso come nell’altro. Basterebbe ricordare in che modo si è salvato il ministero dell’Agricoltura dopo che un referendum popolare l’aveva abolito: semplicemente cambiando nome in «ministero delle Politiche agricole e forestali». O come i rimborsi elettorali siano esplosi proprio dopo un referendum che avrebbe dovuto cancellare il finanziamento pubblico dei partiti.

Idem accadrà per le Regioni, luoghi nei quali l’opposizione a ogni cambiamento è ancor più radicata. Vivrà in eterno quell’assurdo titolo V voluto nel 2001 da un centrosinistra in affanno nel disperato tentativo di arginare l’ondata leghista e poi incredibilmente confermato al successivo referendum dai cittadini ignari (come in questo caso) tanto del merito quanto delle conseguenze. Di più. Non solo le Regioni manterranno l’insensata competenza esclusiva su alcune materie quali turismo o energia, ma il voto del 4 dicembre varrà anche per loro come salvacondotto perpetuo nei confronti di qualunque tentativo di riforma futura. I consiglieri regionali, poi, sono finalmente al sicuro: nessuno potrà più imporre loro tetti alle generose buste paga, né vietare i contributi ai gruppi politici consiliari al centro di gravissimi scandali. L’ex commissario alla spending review Roberto Perotti ci ha già mostrato, del resto, con quale abilità i signori consiglieri siano riusciti ad aggirare il tetto alle retribuzioni imposto dal governo di Mario Monti.
Che dire infine delle Province? Sopravviveranno anch’esse nei secoli a venire. E quei martiri della democrazia che in Calabria hanno affisso una lapide nella sede della ex Provincia con scolpiti i nomi degli ultimi consiglieri «eletti a suffragio universale», troveranno un motivo di riscatto. Perché oggi nessuno si stupirebbe davanti a una proposta di abrogazione della legge Delrio che facesse tornare nuovamente elettivi quegli incarichi.

7 dicembre 2016 (modifica il 7 dicembre 2016 | 19:18)
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Robyn il 08/12/2016, 14:50

Io non dispero perche quando il paese e la classe dirigente avranno abbandonato il folklorismo costituzionale si potrà fare una riforma in linea con i principi costituzionali e i costituenti,modello westminster.I costituenti non ritennero il bicameralismo perfetto la forma definitiva modificabile alla fine della guerra fredda
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Re: Motivazioni e prospettive post voto

Messaggioda Giovigbe il 08/12/2016, 16:57

ranvit ha scritto:

Alle tue questioni ho risposto tremila volte.....ma tu "non capisci" :lol:

Ma i voucher te li sogni anche di notte? Per te tutto si riduce alla eliminazione dei voucher?
E facciamolo contento giovigbe: eliminiamo i voucher :lol:

allora abbiamo ottenuto un primo significativo successo......sei d'accordo a eliminare i vaucer

ma siccome l'appetito vien mangiando ora c'è la questione delle tasse

Tu scrivi , nella tua firma, che non bisogna combattere la richezza ma la povertà. Frase degna del tuo capo ...infatti non dice nulla. manca una postilla non di poco conto.....la ricchezza non macchiata dalla evasione fiscale e dalla corruzione.Comincia a pensare a provvedimenti per evitare che a fine anno l'operaio o l'impiegato pagano più tasse del datore di lavoro. Ciao
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