La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda Giovigbe il 04/10/2016, 12:43

Come ogni mattina ho dato una veloce occhiata al alcuni giornali on-line (Repubblica, Corsera, Stampa, Fatto Quotidiano, Lettera 43..)

Quest'articolo del Fatto Quotidiano illumina (a mio avviso) la pochezza del ceto politico del PD......da far impallidire il "centralismo democratico"


di Giovanna Giannone | 2 ottobre 2016


Cambiare idea è lecito e talvolta anche consigliabile, quando la cambia il presidente del Consiglio. Motivare e giustificare il cambiamento, però, è assai più difficile. Da giorni il premier Matteo Renzi rilancia l’urgenza di costruire il ponte sullo stretto di Messina. Contro il progetto simbolo (mai avviato) degli anni del berlusconismo si sono scagliati, negli anni, molti esponenti di punta del partito democratico. Ne abbiamo raggiunti alcuni per chiedere cosa pensino di questa svolta di Renzi, se la approvano o se restano contrari alla “grande opera”.

GIANNI PITTELLA, Pd, capogruppo del Partito socialista europeo nell’Europarlamento.
“Il centrodestra è troppo impegnato a sostenere il ponte sullo stretto che non si farà mai o rimarrà un cantiere aperto nel segno dello spreco” (21 aprile 2004)

Onorevole Pittella, ha cambiato idea sul Ponte dopo l’annuncio del premier?
Renzi ha precisato con non intende portare avanti progetti per il ponte slegati dalle infrastrutture prioritarie. Io mi ritrovo nella stessa posizione che avevo all’epoca. Se inserito in un piano organico di infrastrutture, io non sono contrario al ponte.

Perché Renzi lo ritira fuori adesso?
(un attimo di silenzio) Perché bisogna essere anche un po’ visionari. Quando lo definivo irrealizzabile, lo dicevo perchè era slegato da altre opere, non era in un contesto come lo è adesso.

E quanto ci vorrà per preparare il contesto giusto?
Che ne so? Io non faccio l’ingegnere, sono un medico.

DARIO FRANCESCHINI Pd, deputato e ministro della Cultura del governo Renzi
“È una presa in giro inqualificabile proporre un’opera faraonica mentre pochi giorni fa le case sono cadute sotto la frana a messina. Piuttosto se si vuole fare ripartire l’edilizia si metta in campo un grande piano di manutenzione delle scuole italiane che cadono a pezzi” (14 ottobre 2009)

Ministro Franceschini, dopo l’annuncio di Matteo Renzi, pensa ancora che il ponte sia una presa in giro?
Un conto è com’era stato progettato il ponte come una cosa simbolica, ma se si vuole portare l’Alta velocità nel Sud Italia, si deve costruire anche il ponte.

Il 14 ottobre 2009, poco dopo la frana che aveva coinvolto Messina, lei diceva che era prioritario mettere in sicurezza le scuole.
Non penso siano due cose alternative, in quel caso il ponte era un’opera a sé, scollegata da una scelta strategica di portare l’alta velocità a Palermo e a Catania. E poi quest’obiezione si potrebbe fare a tutto: perché fare l’alta velocità a Napoli invece di fare le scuole?

Comunque, quali tempi prevede per la realizzazione del ponte e delle altre infrastrutture collegate?
Non mi faccia domande su cose che non sono mie, ci vorrà il tempo che serve.



MATTEO ORFINI, presidente e deputato del Pd
“Il Ponte sullo Stretto di Messina non è una priorità di questo governo e il ministro Delrio lo ha detto chiaramente” (1 ottobre 2015)

Onorevole Orfini, cosa pensa dell’idea di costruire il ponte sullo Stretto, rispolverata dal premier?
Non è la prima delle priorità che abbiamo e non credo sia la prima del governo.

Perché allora rispolverarla adesso?
Il presidente del Consiglio ha ribadito una cosa detta mesi fa: non è la priorità, prima vanno fatte altre cose.

Però ha parlato di posti di lavoro, uno spot elettorale in vista del referendum?
Non credo, mi sembra che produca più polemiche che altro. E ora mi scusi perché sono in sala parto.



YORAM GUTGELD, deputato Pd, responsabile della spending review.
L’11 settembre 2013, il deputato Pd Yoram Gutgeld parlava di “superare la gestione dissennata dei fondi comunitari, oscillante tra opere faraoniche, miliardarie e inutili come l’Alta Velocità o il Ponte sullo Stretto e investimenti da poche decine di milioni di euro. Entrambi finalizzati a un immediato consenso politico”.

Onorevole Gutgeld, che ne pensa di questo ritorno del Ponte sullo Stretto?
Non ho nessuna dichiarazione da fare.

Posso chiederle come mai, onorevole Gutgeld?
No, non ho voglia di parlarne.

Però, in passato, del Ponte ne parlava volentieri.
Non voglio dirle niente. Arrivederci.



GIUSEPPE LUMIA, deputato (siciliano) del Pd
“Il fatto che il Ponte sullo Stretto sia un’opera opportuna e necessaria in un Sud che ha ancora poche e inadeguate autostrade, le cui linee ferrate sono ancora per la maggior parte quelle dell’Ottocento, in cui interi territori sono privi di servizi essenziali come l’acqua corrente, qualcuno dovrebbe ancora dimostrarcelo e concretamente”
(26 luglio 2006)

Onorevole Lumia, Renzi ha rispolverato il Ponte sullo Stretto, cosa ne pensa?
(ride) Ne parliamo un’altra volta, ora no, sono in aeroporto.

Ma lei ne ha parlato molte volte in passato…
Lo so, lo so. Non si preoccupi, ne parlerò. Un abbraccio.
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
Giovigbe
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 807
Iscritto il: 23/05/2008, 20:52

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda pianogrande il 04/10/2016, 12:50

Non mi sembra una claque acefala.

Qualcuno aggiusta un po' il tiro; altri se non ne vogliono parlare non è certo perché non trovano le parole per applaudire e lo stesso Orfini non dice che è incazzato ma distribuisce cubetti di ghiaccio sull'argomento.

Tutto questo yes men proprio non lo vedo.

Io al ponte sono e resto contrario ma adesso non usiamolo per attaccare anche a sproposito.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda Robyn il 04/10/2016, 16:44

Oriana Fallaci"vi parleranno sempre del ponte come il sol dell'avvenire"
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11331
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

PONTI

Messaggioda flaviomob il 04/10/2016, 23:02

La ferrovia Catania-Caltagirone-Gela è una linea ferroviaria a binario unico che, trasversalmente, collega il versante jonico e il versante mediterraneo della Sicilia attraversando alcuni grossi centri urbani. Dall'8 maggio 2011 la linea è interrotta, nella tratta Caltagirone-Gela, al km 326+600 per il crollo di un viadotto.
Allegati
catania.jpg
catania.jpg (37.39 KiB) Osservato 2506 volte


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda pianogrande il 05/10/2016, 0:36

Ma no.
Quelle sono prove di ponte a una campata.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda flaviomob il 05/10/2016, 9:05

Già. Un ponte a "tirare a campà", classica tecnica italiana.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda diffidente il 06/10/2016, 0:13

Oh, non é che D'Alema, che stranamente ha ancora molti ammiratori nonostante la brutta prova di sé alle elezioni del 2001, dove perse nonostante partisse da posizioni tutto sommato buone ed i discutibili viaggi in Libano nel 2006, avesse solo consiglieri critici, anche lui aeva e forse ha ancora persone che, per ingraziarselo, dicono sempre "si'" .
diffidente
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 553
Iscritto il: 09/03/2014, 14:25

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda flaviomob il 09/10/2016, 10:33

Non è uno yes man:

«Io trattato come un rottame
L’Italicum cambia? Chiacchiere»
L’ex segretario dem alla direzione del Partito Democratico dirà No al referendum costituzionale: non voglio un governo del capo

di Monica Guerzoni

«È un anno che l’Italia mangia solo pane e riforme, ora basta». Pier Luigi Bersani ha deciso. Con sofferenza pari solo alla preoccupazione per il futuro del Paese l’ex segretario del Pd è rassegnato ad ufficializzare il suo No al referendum, domani in direzione nazionale: «Renzi proverà a stanarmi con una proposta sull’Italicum? Chiacchiere. Lo riteneva ottimo e perfetto, tanto che lo approvò con la fiducia. E ora non mi venga a dire che darà l’incarico a Zanda e Rosato di trovare un sistema migliore. Non mi si può raccontare che gli asini volano. Vediamo in direzione, ma io non mi aspetto nulla». Uno strappo che il leader della minoranza considera inevitabile, non tanto per il merito di una riforma votata anche dalla sinistra dem, quanto per le prospettive politiche disegnate dal «combinato disposto» con l’Italicum. È un Bersani deluso e turbato quello che alle 23 di venerdì era ancora lì a ragionare e a sfogarsi nel gremito Auditorium Sant’Ilario, durante un confronto con Giuliano Pisapia organizzato dall’associazione Alice: «Se parlo fuori è perché nel Pd non si può. In un anno e mezzo non ho mai avuto occasione di discutere di riforme nel partito. E dire che un po’ ci capisco».
Si sente messo da parte, come D’Alema?
«Anche con me non sono andati per il sottile, sono stato trattato come un rottame. Non ho ragioni per difendere D’Alema, ma deve esserci un limite a questa cosa volgare del vecchio e nuovo, che riguarda le idee e i protagonisti di una stagione. Nell’Ulivo c’erano anche idiosincrasie e liti furibonde, ma perbacco c’era una cosa da tenere assieme e c’era il rispetto, tanto che D’Alema propose Veltroni segretario e Prodi presidente della Commissione europea».
Luca Lotti ha mancato di rispetto all’ex premier?
«Quando questo Lotti dice a D’Alema che è accecato dall’odio per una poltroncina va fuori dal seminato. C’è un limite, perché se sei dove sei c’è sempre qualcuno che ti ci ha portato. Invece ora tutto quello che c’è prima è da sputarci su... Così vai a sbattere».
Davvero non pensa alla scissione?
«Noi abbiamo cercato di salvare il salvabile, ma a volte trattenersi è molto difficile. E anche adesso dico quel che dico perché un pezzo del nostro popolo non vada via, restando vittima di cattivi pensieri. Non puoi sempre farti vedere con Marchionne e Polegato».
Non le basta che Renzi abbia spersonalizzato?
«Perché riconoscesse l’errore c’è voluto Jim Messina, ma Jim Bettola glielo va dicendo da mesi gratis — scherza Bersani parafrasando il nome del guru americano con quello della sua cittadina di origine —. Tu che sei il premier non puoi dire al mondo che il tuo Paese è davanti al giudizio di Dio, sull’orlo di un abisso, perché così dai adito a tutte le speculazioni. Perché alzi la posta sulla Costituzione? È un precedente gravissimo. Abbassiamo i toni e rassicuriamo il mondo. È solo una cosa italo-italiana».
Per i renziani lei non parla del merito perché ha già deciso di votare No.
«Riformiamo il Titolo V? Bene. Meno navetta tra le due Camere? Ottimo. Ma non stiamo cambiando il sistema, quindi voliamo basso, non carichiamo la molla spaccando l’Italia e il centrosinistra».
Non è esagerato l’allarme sulla tenuta democratica?
«È il tema prioritario, e la legge elettorale è la cartina di tornasole. Aver impugnato la Costituzione quasi in direzione di un meccanismo plebiscitario è consono a una semplificazione troppo drastica».
Però scusi, la riforma non cambia la forma di governo.
«Da sola no, ma in combinazione con la legge elettorale la cambia radicalmente. Si va verso il governo di un capo, che nomina sostanzialmente un Parlamento che decide tutto, anche con il 25% dei voti».
Se la riforma passa, potrà ridiscutere l’Italicum...
«Ci credo poco. In tutta Europa si cercano sistemi in grado di rappresentare quel magma che c’è, e noi ci inventiamo il governo del capo? C’è da farsi il segno della croce. Nella legge elettorale bisogna metterci dentro un po’ di proporzionale, invece che prendere tutta altra strada per sapere alla sera del voto chi comanda».
Ha già la testa al congresso del Pd?
«Al congresso sosterrò la tesi che non si può tenere assieme segretario e premier. Vorrei che il Pd si accorgesse dei rischi, separasse le funzioni e mettesse questo gesto a disposizione di un campo largo di centrosinistra».
E Alfano, Verdini, il partito della nazione?
«Qualcuno sta rompendo i ponti con la tradizione convinto di prendere i voti della destra, ma non ci metto la firma su una prospettiva così. Se passa il Sì, temo che Renzi prenda l’abbrivio e vada dritto con l’Italicum. Ma non sono disposto a mettere in mano il sistema a quella roba inquietante che sento venir su dal profondo del Paese».
Sente aria di elezioni e teme che il sistema finirà in mano a Grillo?
«A turbarmi non è Grillo ma l’insorgenza di una nuova destra in formazione, aggressiva, non liberale, protezionista, che, da Trump a Orbán, cerca le sue fortune. Il ripiegamento della globalizzazione ha portato un aumento bestiale delle disuguaglianze. La sinistra deve trovare una nuova piattaforma di base di diritti del lavoro. La ricetta? Welfare, fedeltà fiscale, basta bonus e voucher».
Lei e Pisapia sarete nella stessa alleanza alle prossime elezioni?
«C’è una urgenza estrema di organizzare un campo largo di centrosinistra».
Un tweet su Ignazio Marino assolto?
«Se il modo ancor l’offende, francamente non ha tutti i torti».
8 ottobre 2016


(Corriere)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda pianogrande il 09/10/2016, 11:33

Vogliamo un paese senza guida?

"Il governo del capo".

Ma Bersani se lo sono proprio lavorato bene.

Ormai spara perle di saggezza ogni volta che apre bocca.

Il referendum sfogatoio sta compiendo la sua missione salvifica.

Non è vero che in Italia non ci sono movimenti violenti grazie ai 5S.

Non ci sono grazie al referendum e quindi grazie a Renzi.

Da oggi in poi, il capo del governo lo chiameremo collaboratore tuttofare del consiglio dei ministri.

Qualcuno, poi, scoprirà che il ministero si chiama anche dicastero e vorrà un direttorio di dieci persone perché se no abbiamo un uomo solo al comando.

Signor direttore..... per carità! Non si permetta! Mi chiami assistente al coordinamento.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Gli yes men di cui ama circondarsi Renzi

Messaggioda Giovigbe il 09/10/2016, 11:53

pianogrande ha scritto:Vogliamo un paese senza guida?

"Il governo del capo".

Ma Bersani se lo sono proprio lavorato bene.

Ormai spara perle di saggezza ogni volta che apre bocca.

Il referendum sfogatoio sta compiendo la sua missione salvifica.

Non è vero che in Italia non ci sono movimenti violenti grazie ai 5S.

Non ci sono grazie al referendum e quindi grazie a Renzi.

Da oggi in poi, il capo del governo lo chiameremo collaboratore tuttofare del consiglio dei ministri.

Qualcuno, poi, scoprirà che il ministero si chiama anche dicastero e vorrà un direttorio di dieci persone perché se no abbiamo un uomo solo al comando.

Signor direttore..... per carità! Non si permetta! Mi chiami assistente al coordinamento.


Pianogrande a quanto sembra, da questo e da altri interventi consimili, chi "personalizza" (in perfetta sintonia con Renzi) siete voi sostenitori del Si con continui paragoni e riferimenti a Bersani e D'Alema e a loro aspetti personali (sono vecchi, hanno sentimenti di rivalsa......) ma con interventi che nel merito non dicono nulla di immediatamente comprensibile.

Io osservo che la costituzione del 48 ha egregiamente assolto il suo compito in tempi davvero difficili, che certamente potrebbe essere utile una maggior precisazione delle materie di competenza centrale (non è ammissibile - tanto per fare un esempio che per fare una linea elettrica di alta tensione occorrano permessi differenti in funzione delle regioni attraversate) ma tentare di risolvere il problema politico di maggioranze dissimili tra camera e senato facendo di questa un ulteriore camera di nominati ....con tutto ciò che ne consegue in termini di potere di colui che nomina ........bè ...non mi piace. Come non mi piace il tentativo - di fronte ad una tripartizione sostanziale dell'elettorato - di risolvere il problema assegnando un premio di maggioranza (quindi di nominati) ad un partito che può avere circa il 30% dei voti.

Queste alcune note - molto generali e certamente lacunose - di merito.....poi c'è l'aspetto politico: Renzi cerca voti a destra (dopo quelli di Alfano e Verdini che però non sempre bastano a dimostrazione che il problema è politico) .....liberissimo di farlo. Ma non avrà il mio voto
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
Giovigbe
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 807
Iscritto il: 23/05/2008, 20:52

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti