Io non trovo che il passaggio di Di Pietro su Napolitano sia insultante,a meno che il non rispetto delle procedure istituzionali previste per gestire le comunicazioni tra soggetti politici ed il Quirinale possa essere visto come offesa;e data l'importanza delle regole non mi scandalizzo per l'opinione di Guido sull'insulto,pur non condividendola.
Il fatto stesso che le dichiarazioni di DP sul silenzio del PDR abbiano generato questo vespaio anche tra noi,secondo me è la dimostrazione che la scelta della piazza per farle è stata come minimo inopportuna,in poche parole una gaffe per dirla come Paolo,che si sarebbe potuta evitare se avesse scelto una via più formale.
Chissà....magari in questo caso i giornali avrebbero riportato dibattitti nel merito della questione invece che il quesito se Napolitano sia stato offeso o meno,e questo ha di fatto sviato l'attenzione da quella schifezza indegna del Lodo Alfano.
Errore politico fatto da un non politico.
Trovo esagerato che qualcuno volesse prendere la vicenda come pretesto per allontanare DP dall'alleanza,ma al tempo stesso trovo positivo che a differenza della destra dove farla "fuori dall'orello" sembra dare punti di merito,nell'Ulivo invece ci si interroga sull'immagine pubblica che deve dare un politico.
Me ne compiaccio.
Ma ricordiamoci che Di Pietro,pur con tutti i suoi difetti,ha ragione;e il suo è stato un errore nella forma,non nel merito.
Perchè quella legge è un insulto,e va esattamente nella stessa direzione di chi pretende di voler negare il diritto di critica (nelle giuste sedi) al Presidente.
In più,Berlusconi e i suo sgherri insultano ( e alle volte vilipendono) quasi settimanalmente :
1.La Costituzione
2.Il Presidente
3.L'opposizione
4.La gente che non li ha votati
Mai nessuno ha pensato di metterli sotto inchiesta formalmente come invece è capitato a Di pietro,anzi ci si ostina nella politica della collaborazione quando è chiaro che è finta e a senso unico,ed è utile solo all'avversario per rifarsi la facciata.
Di Pietro evidentemente sta su un altro binario,e dice quello che c'è da dire,in modo sindacabile e forse controproducente.
Naturalmente se vorranno rimanere alleati occorrerà chiarirsi su una strategia univoca.
Ma il metterlo in croce in questo modo per questa vicenda è stato un errore gravissimo : legittima la gente a pensare che il centrosinistra considera le opinioni di DP molto più gravi delle azioni concrete di questa destra.
Proprio quando invece è necessario svegliare la gente e smascherare questo grottesco nerone del duemila.
Stefano