L'esempio (il caso) postato da Mariok per conto di Gramellini è stupendo.
Come stupefacenti sono certe reazioni automatiche (vere cartine al tornasole) dei soliti compagnucci della parrocchietta (riferimento a Sordi).
Ma come, ... ? Qui abbiamo il caso di un pastore curdo che abbandona i suoi luoghi "nativi" ed in 10 anni a N.Y. costruisce un un'attività economica che:
1) dà lavoro a 2000 persone (1200 secondo altri ma non è il momento di sottilizzare);
2) produce qualche cosa di buono che piace a tutti;
3) ha costruito un'azienda che vale dai 3 ai 5 miliardi (miliardi, non milioni) di dollari;
4) si è costruito un patrimonio personale di 2 miliardi (1.92 secondo altre fonti);
e che dire?
a) se rimaneva in Turkia, a seguire (eventualmente) i compagnucci del PKK, cosa faceva?
b) gli USA anche dopo decenni si rivelano essere la terra delle opportunità
c) e se Hamdi Ulukaya fosse venuto in Italia? Non oso proseguire: fatelo voi!
E che dicono all'ora i compagnucci italiani? Lasciano perdere il caso e si attaccano all'ombelico, pur significativo, della cessione del 10% del capitale azionario ai dipendenti. Come se questo stravolgesse il concetto stesso di capitalismo. Il concetto invece è che costui è riuscito da farsi prestare, da un finanziatore, i soldi per fare impresa (le banche italiane, affaccendate a comprare titoli spazzatura, pardon debito pubblico, gli avrebbero riso in faccia) ed è riuscito a fare impresa perché inserito in un contesto che non lo ha agevolato o sostenuto, ma semplicemente non gli ha messo i bastoni tra le ruote.
A parte queste precisazioni, Hamdi Ulukaya non è sceso in politica, non ha comprato squadre di calcio ma ha fatto tanta beneficenza.
https://en.wikipedia.org/wiki/Hamdi_Ulukayahttps://en.wikipedia.org/wiki/ChobaniCapitalista atipico? Beh, rispetto a quanto siamo abituati in Italia sicuramente.
Ma non rispetto al capitalismo americano (vedi Bill Gates ed il patron di Facebook).
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)